Poco più di un mese fa i fan di Breaking Bad sono stati scossi dalla notizia bomba di un film sequel a cui Vince Gilligan starebbe lavorando (ne abbiamo parlato qui). Dopo averci regalato una visuale pre-Breaking Bad con lo spin-off Better Call Saul, Gilligan si appresta ancora una volta ad allargare l’universo immaginato ad Albuquerque. Stavolta fornendoci – molto probabilmente – risposte ad alcune domande rimaste aperte dopo le note di “My Baby Blue”. Infatti, Breaking Bad, pur essendo complessivamente abbastanza “completa” in termini di sceneggiatura, lascia aperte delle questioni circa il destino di alcuni personaggi. Quindi è altamente probabile che il film punti a chiudere il cerchio dando una definitiva conclusione all’intero universo Breaking Bad.
Un’ipotesi avvallata dalle dichiarazioni dello stesso Bryan Cranston durante un’intervista rilasciata a Cosmopolitan il mese scorso. L’attore ha affermato che, pur sapendo lui ben poco della sceneggiatura, il film nasce dall’idea di dare una giusta chiusura ad almeno un paio di personaggi rimasti aperti nel finale di Breaking Bad.
Jesse Pinkman risulta ovviamente essere il riferimento più lampante di queste parole. Nell’ultima puntata lo abbiamo lasciato solo, in lacrime, alla guida di una macchina che lo portava a gran velocità via da un inferno che lo ha distrutto nel corpo e nello spirito. L’ultima puntata di Breaking Bad ci regala il barlume di vitalità rimasto in Jesse, usato per uccidere l’odiato Todd e, al contempo, risparmiare la vita dell’amato/odiato maestro. Subito dopo l’urlo lacerante di un uomo che ha avuto l’occasione di scappare via da tutto ciò che gli ha distrutto la vita. La stessa che, durante la prigionia, dopo l’assassinio di Andrea, non sembrava più voler vivere. Nel film potremmo finalmente sapere cosa ne ha fatto Jesse di tale opportunità.
Sarà riuscito il piccolo Junkie dal cuore tenero a spezzare le proprie catene coniugando la sua umanità con l’universo spietato di Breaking Bad?
Anche Skyler e Walter Junior ci lasciano nel finale con domande di cui non potevamo avere risposta, all’epoca. Nell’atto finale di Breaking Bad vediamo ciò che resta della famiglia White venir risucchiato in un vortice di indignazione ed emarginazione sociale. Privati di tutti i beni dalla DEA, relegati in uno squallido appartamento di periferia. Potremmo sapere se Skyler sarà riuscita a ripulire il suo nome almeno dai sospetti e dalle accuse di complicità nelle attività del marito. Se “Flynn” avrà perdonato suo padre. Se Elliott e Grace avranno mantenuto fede alla promessa fatta a Walter consegnando al suo primogenito i dieci milioni di dollari lasciati sul loro tavolo. Sapremo se saranno stati convincenti abbastanza – proprio come Walt voleva – nel ruolo di benefattori delle “vittime” della droga. Magari sapremo anche se Marie avrà superato o meno i suoi problemi di cleptomania. Avrà triplicato le sedute con Dave o sarà tornata alle vecchie abitudini poco apprezzate dagli agenti immobiliari?
Di certo, conoscendo lo stile del padre di Breaking Bad, non ci si aspetta solo meccaniche chiusure di personaggi rimasti aperti. Gilligan ha sempre sottolineato, con le parole e con i fatti, la sua priorità contenutistica: l’esplorazione emotiva dei personaggi.
C’è da aspettarsi che il film tratti al medesimo modo gli stessi nel raccontare la complessità dell’apocalisse scatenata da Heisenberg.
Oltre ciò si potrebbe comunque speculare anche sulla possibilità di sapere definitivamente che fine hanno fatto anche altri personaggi che hanno giocato, a loro modo, parti decisive nel corso di Breaking Bad. Magari sapremo se Lydia Rodarte-Quayle è riuscita a farla franca per l’ennesima volta o se la furia di Heisenberg è riuscita a mettere sotto terra a colpi di veleno anche lo squalo della Madrigal. Il che dispiacerebbe davvero a pochi. D’altronde, come disse Mike, “nessuno meritava di morire più di quella donna” e, nell’ultima puntata, non sembrava passarsela molto bene. E magari riusciremo anche a dare una risposta al destino di Huell, domanda che ci siamo posti tempo fa in questo articolo.