5) Kurt Sutter – Sons of Anarchy
Il regista e creatore di Sons of Anarchy similmente a Vince Gilligan in Breaking Bad ha prestato un’estrema cura nella creazione di un immaginario fatto di simboli ricorrenti. Così avviene con gli abiti dei personaggi che li caratterizzano e definiscono immediatamente. Dalle felpe larghe di Jax, alla sciatteria di Unser fino al cuoio da dura di Jemma. Tutto è finalizzato alla riconoscibilità iconica degli interpreti. E ogni abito ha una connotazione socio-culturale ben precisa.
Oltre a questo, Sutter gioca spesso, in modo quasi maniacale, con la ricorrenza di immagini. Tanto per fare un esempio, quando Jax ottiene la leadership, la sua figura affiancata a quella di Tara richiama immediatamente alla mente la foto di Gemma con John Teller. Stessa acconciatura, stessa posa, stesso profondissimo simbolismo.
Infine, un accenno dovuto al simbolismo che emerge particolarmente nel più recente Mayans MC. Quello legato agli animali. Già in SoA la splendida chiusura di serie aveva visto protagonista il corvo, animale citato anche nella canzone che accompagna la scena, Come Join The Murder. Simbolo di morte. Così in Mayans MC ogni animale assume un valore preciso e dà il titolo a ciascuno dei dieci episodi. Animali totemici che accompagnano ed esprimono uno specifico comportamento umano (qui un articolo di approfondimento sullo scorpione).