Tra i numerosi episodi di Breaking Bad ce n’è uno che ha fatto discutere molto sia i fan che la critica: si tratta di Fly. Per chi non lo ricordasse (ma dubito sia possibile), Fly è l’episodio in cui viene presentato un unico lungo dialogo tra Walt e Jesse, mentre Walt è concentrato nell’inseguimento di una mosca nel laboratorio. Ma perché la produzione ha deciso di girare questo episodio?
Nel linguaggio televisivo un episodio come Fly di Breaking Bad è definito “episodio bottiglia”.
Un “episodio bottiglia” è per definizione una puntata televisiva pensata per essere prodotta a costi minimi. Molte persone tendono a definire questo tipo di episodio come riempitivo, ma in realtà può essere molto rilevante. Gli scrittori devono essere in grado di fare emergere l’importanza di ciò che è in scena. La loro abilità sta soprattutto nella stesura di discorsi profondi per queste puntate che siano in linea con la trama complessiva della serie tv. In Breaking Bad, Fly soddisfa queste condizioni.
Il budget a disposizione è basso e viene concentrato nel dialogo tra poche persone. Inoltre, i settings sono ben pochi rispetto alle solite puntate. Come già anticipato, imbattersi in questo episodio rappresenta una sfida per gli autori e gli showrunners, il cui scopo principale è quello di intrattenere gli spettatori.
Ma perché Fly non è da considerare come un semplice episodio bottiglia? Semplicemente perché si è incastrato alla perfezione nello stile della trama di Breaking Bad. In un primo momento Walt e Jesse dialogano mentre una mosca contamina il laboratorio (almeno, per Walt è così). Ma nel corso dell’episodio assistiamo al proseguimento dell’evoluzione del personaggio di Walt: si rabbuia e per poco confessa a Jesse il suo grande segreto relativo alla morte di Jane. La bravura dei due attori in questa performance ha poi contribuito a rendere Fly un episodio indimenticabile, tanto che si è anche guadagnato un Emmy.