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Breaking Bad – I 5 motivi per cui il finale di ‘Granite State’ è un capolavoro assoluto

Breaking Bad

2- IL CAMBIO DI ESPRESSIONE DI WALTER WHITE – Può un semplice cambio di espressione trasformarsi in un capolavoro di sottotesti e far alzare il giudizio di una puntata che da ottima si trasforma in eccellente? Generalmente no, ma può se di mezzo ci sono Walter White Breaking Bad. White è nervoso ed arrabbiato, dopo aver sentito le parole dei suoi ex amici. Ma riesce ancora a controllarsi. La goccia che fa traboccare il vaso arriva quando Gretchen pronuncia queste parole: “Walter White non esiste più”. In quel momento Walt, che si stava accartocciando su se’ stesso, ha un sussulto. E nei suoi occhi si rivede Heisenberg. Il cambio di espressione è repentino, scenicamente pazzesco. Quando sente quelle parole gira la testa, deglutisce, arriccia le sopracciglia. Ed il suo sguardo tradisce nel contempo emozioni dal duplice significato. C’è la rabbia, c’è la cattiveria, c’è il ‘Ora ti faccio vedere io se Walter White non esiste più’. Ma scavando a fondo, si nota nei suoi occhi anche una luce. Come se in un singolo momento, quando proprio non ci sperava più, gli fosse venuta un’idea geniale risolutiva per dare un senso alla fine della sua esistenza, per chiudere tutti i conti. Come poi effettivamente accade. Spettacolo allo stato puro.

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