Hank Schrader (Dean Norris) è uno di quei personaggi di Breaking Bad che, come altri, nonostante non sia protagonista possiede una struttura e una solidità che non ha niente da invidiare a quella dei protagonisti, come Walter White per esempio. Si risolve tutto in un uno contro uno, criminale contro poliziotto, cognato contro cognato. Tutto, in realtà, è un grande paradosso: Hank per un anno intero ha dato la caccia a Heisenberg, ne ha fatto la sua priorità, aveva messo insieme quasi tutti i pezzi ma non si era accorto che mancava proprio ciò che aveva sotto il suo naso, prova che il motto di Gustavo Fring “nascondersi in piena vista“ potrebbe funzionare.
Tuttavia, Walter White non è stato impeccabile: ha commesso un errore che ne ha scatenati altri, fino a far accadere l’irreparabile.
In Breaking Bad, la lotta fra Hank e Walt è qualcosa che hanno pagato entrambi, ma se il secondo ha pagato per le sue azioni da fuorilegge, il primo ha pagato per non aver capito con chi avesse a che fare.
Una chiave di lettura ci porta a considerare un tema comune ai due personaggi, quello dello sdoppiamento. A prima vista potremmo tuttavia affermare che in Walt lo sdoppiamento è evidente ma non può invece farsi lo stesso discorso per Hank; pensiamo, però, innanzitutto a come Hank sia obbligato, per il mestiere che svolge, a separare e sdoppiare la propria vita privata da quella lavorativa e a come la questione lavorativa sia diventata mentalmente insostenibile per lui dopo l’episodio a El Paso, evento che ha causato una serie di reazioni che lo hanno poi portato a non camminare più per parecchi mesi.
Uno sdoppiamento diverso, certo, ma che porta entrambi alla stessa conclusione: l’inevitabile unione fra la vita privata e quella “professionale”; Walter White, infatti, involontariamente coinvolge la sua famiglia nelle sue azioni, in diversi modi (il fatto stesso di utilizzare i soldi sporchi rappresenta un coinvolgimento); Hank è invece costretto a unire le cose nel momento in cui smaschera il cognato.
Visto che Breaking Bad è un’espressione che si può ricondurre all’area semantica della degenerazione, è ovvio che ciò che succede ai personaggi nel corso delle puntate è una costante e irrefrenabile degenerazione. Abbiamo accennato all’episodio di El Paso come scatenante per le crisi di panico di Hank, che lo rendono più violento e sospettoso, al punto da perdere il distintivo dopo aver brutalmente picchiato Jesse Pinkman e al punto di quasi perdere la vita dopo essersi scontrato con i cugini Salamanca.
Hank ci mostra che per sconfiggere i cattivi bisogna sporcarsi le mani, ma quando si rende conto di non aver capito nulla di Walter White per più di un anno, cosa succede nella sua testa?
Quella che possiamo definire la rivelazione permette ad Hank di cambiare la sua prospettiva sulle cose: se è vero, come abbiamo detto poco sopra, che il primo esito è quello dell’unione tra vita privata e vita professionale, questa unificazione degenera diventando esclusivamente una questione personale. Hank non può sopportare l’idea che una persona a lui così vicina e legata sia la stessa che lo ha fatto penare per le tremende azioni che ha compiuto nel tempo; egli parla infatti di “caccia ai mostri”, palesemente sconvolto dopo aver appreso che Heisenberg aveva fatto eliminare tutti i suoi testimoni in carcere. L’errore di Walter White, lasciare in giro il libro regalatogli da Gale, rappresenta ciò che Hank non avrebbe mai voluto scoprire, perchè capisce bene anch’egli che ciò significa la fine di ogni cosa. La fine della famiglia.
Questo è il motivo per cui il confronto non può che avere effetti collaterali; questo è il motivo per cui Walt vuole arrendersi, e lo fa, ma è ormai troppo tardi e dovrà pagare le conseguenze delle sue azioni. Come? Proprio con la morte di Hank: essa è una delle prime e più profonde punizioni che Walt dovrà subire prima di regolare i suoi conti e morire. Un discorso tra Hank e Walt, molto indicativo di ciò che questi due personaggi hanno condiviso e trasmesso, è quello nel garage di Hank, momento in cui quest’ultimo comunica rabbiosamente al cognato che ha capito tutto:
“Io non so chi sei. Non so nemmeno con chi sto parlando…”
“Se è vero, se non sai chi sono…forse la tua scelta migliore sarebbe quella di andarci piano”.
Per quanto possa suonare come una minaccia velata, Walt dice la verità: Hank deve andarci piano e non sottovalutarlo e, purtroppo per lui, i fatti hanno dato ragione all’uomo che credeva di conoscere ma che in realtà non aveva capito chi fosse.