Il giornalista Andrea Gentile, autore del libro La scienza delle Serie Tv, alla domanda su quale sia la serie più accurata scientificamente ha risposto Breaking Bad. Gli sceneggiatori sono stati affiancati dagli agenti della DEA, l’agenzia che si occupa di droghe e narcotraffico sul suolo americano.
Perfino la sigla di Breaking Bad è studiata nei minimi dettagli. Composta da una chitarra con slide, tipico del blues, e tamburi di varie dimensioni accompagnati da vari strumenti secondari. Scelta del compositore Dave Porter che da un lato voleva richiamare i cambiamenti caratteriali di Walter White e dall’altro il set del New Mexico.
Eppure, vi siete accorti che le svolte decisive in Breaking Bad sono state dettate dal destino?
Senza il fato la storia che conosciamo avrebbe avuto uno sviluppo e un epilogo differente. O forse non sarebbe mai cominciata.
Tutto ha inizio quando Walter White, il giorno del suo cinquantesimo compleanno, scopre di avere un cancro terminale ai polmoni. La sua più grande preoccupazione è il futuro economico della sua famiglia. Tutto è incredibilmente reale.
Durante la festa di compleanno di Walter, Hank sintonizza il televisore sul notiziario per mostrare il servizio in cui parlano di come lui e i suoi colleghi hanno arrestato alcuni spacciatori di metanfetamina. Walt resta sorpreso dalla quantità di denaro sequestrato ai criminali. Per questa ragione, una volta scoperta la diagnosi, chiede a Hank di portarlo sul luogo di una retata. E chi trova? Il suo ex allievo e futuro socio cuoco Jesse Pinkman intento a fuggire dalla finestra. Ecco come il destino è intervenuto nella vita del professore e ha fatto in modo che Breaking Bad avesse inizio.
Non hai niente. Sei al punto di partenza ma tu sei nel giro e io conosco la chimica. Stavo pensando che io e te potremmo diventare soci
Breaking Bad da questo momento dà sfoggio di nozioni chimiche e ci fa conoscere Walter White come un uomo estremamente meticoloso e calcolatore. Sembra avere sempre la situazione sotto controllo. Non si fa prendere dal panico perché di fronte a ogni problema sa che la scienza gli fornirà la soluzione.
Nonostante ciò, ci sono almeno quattro momenti fondamentali in cui il destino ha avuto un ruolo decisivo.
1) Il disastro aereo di Albuquerque
Walt, dopo aver portato i soldi che Jesse e Jane gli hanno chiesto dietro ricatto, si reca in un bar dove incontra il padre di lei. L’uomo gli darà due grandi suggerimenti sull’essere genitori. Il primo, ignorato da Walter, riguardante Holly, la nuova arrivata in casa White: “Le dia amore. Basta solo quello”. In questa frase è racchiuso il senso della serie. Holly non ha bisogno di tutto il denaro che poco prima lui mostra alla piccola dicendole la sua più grande bugia “Papà l’ha fatto per te”. L’altro suggerimento è invece la prima pedina con la quale il destino si diverte a giocare.
Mai arrendersi con loro. I figli. Che altro rimane?
Walter ha un’illuminazione. Accetta il consiglio e corre a casa di Jesse perché sente il bisogno di proteggerlo. Lo troverà a letto abbracciato alla sua ragazza con nelle vene una dose di eroina. Tenta di svegliarlo provocando il suo movimento che spingerà Jane in posizione supina. Proprio la stessa che poco prima Walt aveva evitato alla sua bambina posizionandole un asciugamano dietro la schiena. Aveva spiegato alla cognata Marie come fosse più sicuro tenerla sdraiata su un fianco dopo la poppata per evitare che un rigurgito potesse soffocarla. È quello che succede a Jane. Walt corre a soccorrerla. Ma qualcosa si accende in lui e decide di lasciarla morire nel suo vomito. La ragazza esala l’ultimo respiro sotto i suoi occhi e lui si lascia andare alle lacrime.
Avete mai pensato a come, in un certo senso, sia stato proprio quell’uomo incontrato al bancone di un bar a causare la morte della sua stessa figlia? Se non avesse attaccato bottone con Walter, se non gli avesse dato quel suggerimento, Jane sarebbe viva. Quante probabilità c’erano di incontrare proprio lui in una città di oltre 550.000 abitanti? È il caso di dire: destino crudele.
Ma la morte della ragazza non è l’unica che Heisenberg avrà sulla coscienza. Se Walter non si fosse presentato a casa di Jesse, o se avesse salvato Jane, il padre non sarebbe andato a lavoro sconvolto e non avrebbe causato un catastrofico disastro aereo.