3. Un’atmosfera incredibile
Per descrivervi questo punto devo rifarmi ancora una volta ai video degli Honest Trailers che girano su Youtube, e più in particolare a quello dedicato a Breaking Bad. Ecco come ce lo descrive la voce narrante del trailer:
Viaggiate in un Nuovo Messico da cartolina (perché le norma fiscali dello stato rendono più economico girarlo là piuttosto che a Los Angeles)
Lasciate perdere la parentesi ironica e concentratevi sulla prima parte della frase, perché le atmosfere che troverete in Breaking Bad sono assolutamente uniche: cieli sterminati che anziché mettere allegria infondono ansia, con la loro distesa di blu priva di qualsiasi punto fermo (come a dire che là in mezzo si rischia di andare alla deriva, che è ciò che il protagonista fa per tutte le cinque stagioni); deserti assolati, lo stile di vita un po’ allentato che si respira solo in quelle zone di confine in bilico tra sante tradizioni, loschi personaggi, malavita e la siesta pomeridiana. La sabbia, il Cartello, i Mariachi.
Perché un Breaking Bad ambientato a Los Angeles avrebbe fatto veramente schifo!
4. Gli occhioni di Jesse Pinkman
Breaking Bad non ha nulla a che fare con estetismi inutili o attori hollywoodiani di plastica, perciò ora non parlerò della bellezza di Jesse per attirare il pubblico femminile: ne parlerò semplicemente perché l’aspetto di questo ragazzo ha molto a che vedere con la trama, e vale la pena di essere visto e compreso.
Secondo me Jesse rappresenta la dolcezza, l’innocenza macchiata ma senza reale consapevolezza (a differenza di quella di Walt), un’infanzia prolungatasi troppo a lungo e improvvisamente rovinata dalla durezza della vita, e per certi versi la debolezza.
Egli deve essere bello perché ha ancora una speranza, perché in fondo resterà sempre un liceale svogliato eppure bravo a intagliare oggetti in legno (vi toccherà aspettare l’ultimo episodio per capire cosa intendo, ma per adesso fidatevi di me).
Jessie e Jane sono i personaggi fisicamente più attraenti dell’intero show, però lo sono per motivi opposti: lui, l’abbiamo detto, perché incarna la speranza; e lei, beh… E’ stato un vero peccato.
5. Perché Breaking Bad è Breaking Bad
Questo punto da solo basterebbe per giustificare la scelta di qualunque spettatore di cominciare a guardare BB. E vi dovrei parlare della storia, dei significati, del dolore e della forza, ma vi rovinerei la soddisfazione di vedere tutto ciò con i vostri occhi.
So che alcuni di voi non sono interessati a Breaking Bad e probabilmente non ne vedranno mai una puntata, e va bene così perché i gusti non si possono cambiare: pazienza, le belle serie tv esistevano prima di Walter White e continuano a esserci ora che la sua storia è finita.
Agli altri posso soltanto dire di essere molto, molto grata a me stessa per aver cliccato su Breaking Bad quel giorno di un paio di anni fa, per aver letto la trama e aver pensato “perché no?“