2) Walter White Jr.
Una figura certo necessaria, estremamente presente negli episodi ma che non gode mai di una storyline che abbia un qualche rilievo. Walter Jr. è il riempitivo alla voce “famiglia”, la pedina necessaria per avvallare il compromesso morale che porterà suo padre alla trasformazione in Heisenberg.
A parte questa qualità “risultativa”, però, il personaggio non smuove di una virgola Breaking Bad. Gli spazi di trama dedicati a lui sono sempre i meno affascinanti, scolastici perfino. Lo ricordiamo per il cambio di nome in Flynn a sancire un distacco dal padre, per la raccolta fondi che mette in piedi e per le scene di scuola guida con il genitore.
In questi ultimi casi non è certo Junior il focus della scena ma Walter White. Si tratta, infatti, di episodi funzionali a mettere in risalto alcune caratteristiche del professore. Nel caso della raccolta fondi, il disprezzo rabbioso per la carità altrui, fatto che si ripropone nel rapporto con Elliot e Gretchen, i suoi ex-soci. Nella scena della lezione di guida, invece, a essere posto in evidenza è il carattere impositivo di Walter e la sua incapacità di accettare la diversità del figlio. In sostanza, come per Lydia, il valore di Walter Jr. è strumentale, sempre funzionale ad approfondire qualche altro personaggio.