Breaking Bad è stata una delle Serie Tv che più ha indagato sullo sviluppo psicologico dei personaggi e, soprattutto, sulle loro tendenze comportamentali quando messi alla prova da situazioni particolarmente estreme e di difficile interpretazione. L’egoismo è senza dubbio uno dei protagonisti della serie di Gilligan, perchè, come nella vita reale, tocca sempre le vite di tutti in qualche modo, con ovviamente un’intensità diversa.
Per questo è necessario creare una scala per quei personaggi che, in maniera differente, hanno dimostrato di avere dentro di sè diverse tonalità dell’egoismo, prendendo in considerazione solo i casi in cui la ripetitività del comportamento prende il posto della occasionalità: da ciò emergono sei personaggi macchiati dall’egoismo. Prima però è opportuno soffermarsi sul significato della parola per capire di cosa parliamo.
L’egoismo, dice il vocabolario Treccani, è “l’atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità, tendendo a escludere chiunque altro dalla partecipazione ai beni materiali o spirituali ch’egli possiede e a cui è gelosamente attaccato”. Importante, secondo me, è concentrare l’attenzione sull’espressione “beni materiali o spirituali“: spesso, infatti, si crede che l’egoismo si manifesti solo attraverso l’attaccamento alle cose materiali, invece si può essere egoisti anche (e soprattutto) in merito a beni spirituali e, più generalmente, ai sentimenti. La radice del termine, infatti, deriva dal latino (e a sua volta dal greco) ego, che significa io. La filosofia, con Kant e Nietzsche per esempio, ha parlato di questo atteggiamento catalogandolo come conseguenza sociale del tempo in cui il soggetto vive (diverse, infatti, sono le letture dei due filosofi citati).
Tornando a Breaking Bad, i personaggi protagonisti e al centro di questa scala, come detto, vengono considerati per la ripetitività dell’atteggiamento egoistico, caratteristica fondamentale per poter parlare di una persona egoista e non di un caso di egoismo.