La qualità, il ritmo, la storia. Sono solo alcune delle parole che sentiamo spesso e volentieri rimbombare sia nelle recensioni dei più autorevoli critici televisivi e cinematografici, sia nelle più modeste chiacchiere tra amici. Trovare una serie tv che sia costante nella qualità nel corso delle stagioni è raro. Trovarne alcune che possano avere una crescita esponenziale ancora più difficile. Breaking Bad probabilmente è una di queste.
In questo articolo proveremo a indicare cinque serie tv che hanno nella seconda stagione il momento della consacrazione che ha permesso a (quasi) tutti di amarle o di farle entrare nel nostro immaginario come “serie di qualità”. Questo, ed è una premessa importante, non vuol dire che la prima stagione sia stata necessariamente di basso livello. Vuol dire semplicemente che l’esplosione è coincisa con le stagioni successive.
1) The Office (U.S.)
Una delle serie tv comedy più iconiche degli anni 2000, si è affermata come tale dopo una prima stagione leggermente al di sotto di quelle successive. Si guardi ad esempio al numero di puntate: la prima stagione ne ha 6, la seconda ben 22. Anche a causa di questa differenza quantitativa, la serie di Ricky Gervais con Steve Carell ha una prima stagione in cui le storie dei personaggi sono ancora molto embrionali, comportando la presenza di alcuni episodi un po’ piatti. La seconda stagione, invece (come anche le successive), con più di 20 episodi ha tutto il tempo di decollare ed entrare nel cuore di noi spettatori.