9. L’esecuzione di Andrea (5×15)
Ci avviciniamo al gran finale.
Jesse è ormai uno schiavo nelle mani dei trafficanti di Jack. Pestato a sangue, deperito, legato come un animale mentre lavora, rinchiuso in una buca sotterranea. Pinkman pensa che ormai peggio di così non potrebbe andare, ma si sbaglia. Tenta la fuga ma viene prontamente catturato, questa volta però decidono di fargliela pagare. Imbavagliato e legato in macchina è costretto a guardare quel miserabile di Todd che con l’inganno si reca da Andrea. Esiste qualcosa di peggio che assistere all’uccisione della donna amata? Ah sì, assistere all’uccisione della donna amata completamente immobilizzato, senza poter urlare per esprimere la propria immensa disperazione e senza poter almeno provare a salvare la ragazza.
Il ragazzo prima tenta di gridare inutilmente per avvertire Andrea, poi è solo uno spettatore inerme e alla fine si dimena sconvolto quando la donna viene vigliaccamente freddata. Non può far altro che dare testate al finestrino come un animale selvatico in gabbia e le urla sono soffocate dal bavaglio alla bocca.
Tutto ciò che Jesse tocca sembra destinato a finire tre metri sotto terra. Per lui si tratterà dell’ultima persona a cui vuole davvero bene che morirà a causa sua.
10. Il Finale (5×16)
La resa dei conti è arrivata.
Jesse, ormai in stato quasi larvale, viene condotto nel magazzino dove ci sono Walter, Jack e la banda di quest’ultimo. Walter gli si butta addosso simulando un’aggressione, così facendo lo tiene al sicuro mentre la sua arma assassina fa una strage dei trafficanti. Quando il caricatore è terminato Jesse si rialza scioccato, preoccupandosi di strangolare a mani nude Todd. Senza rimorso e senza rimpianto.
I giochi sono finiti, Jesse è libero e Walt gli consegna una pistola, chiedendo di sparargli. Ecco la sua possibilità, vendicarsi di chi lo ha ingannato, ferito e di chi ha ucciso tanti innocenti. La persona che lo ha trascinato in questa discesa negli Inferi.
Tutti noi ci aspettiamo il colpo di grazia, quando Jesse punta l’arma! Ma Pinkman nota la brutta ferita di Walt e decide di non essere più la sua pedina, sceglie di non essere più manipolato. Così con un ultimo sorriso al suo mentore, carico di sconforto, Jesse se ne va. Ci piace pensare che questo sia un primo piccolo-grande passo di una nuova vita per lui.
Una volta in macchina corre via, lontano, lasciandosi andare ad un urlo folle. Liberatorio? Di gioia? Dolore? Rassegnazione? Può davvero ritenersi libero? Può davvero pensare di ricominciare una nuova vita? Questa esperienza gli avrà insegnato come tentare di vivere al meglio, senza auto-sabotarsi? Sono domande che rimarranno sempre con noi, quesiti ai quali non possiamo dare una risposta certa.
La cosa certa è che in quest’ultima inquadratura di Jess emerge tutta la complessità di un personaggio che spesso mostrava la stessa faccia, ma nascondeva mille sfaccettature.
Questo e molto molto altro è stato Jesse Pinkman!
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