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Jesse Pinkman è il co-protagonista di Breaking Bad insieme a Walter White, tuttavia condivide con quest’ultimo poco e niente; spesso, anzi, il ragazzo rappresenta nelle varie fasi della Serie modi diversi di essere ago della bilancia della criminalità in cui si è buttato con il professore di chimica. A causa della sua ingenuità (mista, a volte, a stupidità) è uno dei personaggi con cui lo spettatore più facilmente empatizza, soprattutto man mano che la Serie prosegue; come tutti in Breaking Bad, anche Jesse è protagonista di un’evoluzione che lo porterà a rivalutare i suoi principi morali e a sacrificare il suo onore per un bene non solo personale ma anche più importante.
Vediamo, dunque, 10 motivi per amare Jesse Pinkman.
1) Bitch
Inutile negarlo: quando Jesse dice quella parola (che sia serio o meno) riesce sempre a strapparci un sorriso. Usato quasi come intercalare, questa parola (tradotta in diversi modi in base alla circostanza in italiano) è il vero marchio di fabbrica dei dialoghi di Pinkman. Notevoli e meritevoli di menzione sono tra i tanti “Heil Hitler Bitch”, “Yeah bitch, magnets!” e “What’s up, bitch?”.







