Attenzione: l’articolo può contenere spoiler sulle storyline di Skyler White (Breaking Bad) e Wendy Byrde (Ozark)
Tuo marito è un criminale e finisce in guai enormi: cosa pensi? Come reagisci? E cosa fai? A dover fare i conti con questa situazione spinosa sono state due figure femminili di grande forza e indipendenza appartenenti a due delle serie tv di più alta qualità che Netflix abbia mai partorito: da una parte troviamo Wendy Byrde di Ozark, dall’altra Skyler White di Breaking Bad. Entrambe mogli, entrambe madri, entrambe costrette a fare i conti con qualcosa di pericoloso e imprevisto, nello scenario di due serie tv che ci hanno mostrato come i personaggi non debbano essere necessariamente bianchi o neri. In mezzo ci sono tutte le sfumature del grigio, sfumature che dipingono anche i caratteri e le personalità di Wendy e Skyler, seppur in modo diverso. Perché le due donne, anche se accomunate da alcuni tratti – dal colore dei capelli alle dinamiche in cui si scoprono immerse -, sono diversissime.
Il grado di consapevolezza relativo a ciò che accade è il primo grande fattore distintivo tra Wendy Byrde e Skyler White.
Per comprendere questi due personaggi, bisogna innanzitutto analizzare il modo in cui si ritrovano in mezzo alle pericolose vicende di spaccio, riciclo di denaro e cartelli messicani. All’inizio di Ozark, si ha l’impressione che Wendy sia innocente e a muovere tutti i fili sia Marty Byrde, l’uomo più tranquillo del mondo che non perde le staffe nemmeno sotto tortura. In uno degli episodi successivi, invece, si ha la possibilità di approfondire la figura di Wendy nel passato e si scopre che è stata lei stessa a spingere il marito verso il riciclo di soldi per il cartello Navarro. E quando Marty comunica la decisione – o meglio, l’obbligo – di trasferirsi negli Ozark, Wendy capisce al volo le dinamiche che si stanno scatenando e dà subito l’impressione di sapere come muoversi, come agire.
Per Skyler White non è affatto così. La donna non immagina nemmeno lontanamente cosa stia combinando il marito, professore di chimica e sfortunato uomo alle prese con il cancro. Essere all’oscuro della situazione influisce non poco sulle reazioni di Skyler: la donna comincia a capire che c’è qualcosa che non funziona, ma il buio in cui brancola la riempie di ansia e apprensione. Si ritrova a dover fare congetture, comincia a mettere insieme qualche filo intuendo il coinvolgimento di Jesse Pinkman, anche se non il suo reale ruolo (e tantomeno il reale ruolo del marito). Mentre Wendy ha a disposizione tutte le informazioni del caso e le può subito sfruttare a suo vantaggio, Skyler si ritrova nella situazione di una madre che deve difendere la famiglia da qualcosa di ignoto.
Quando Skyler finalmente riesce a mettere insieme i pezzi del puzzle è scioccata e viene assalita dalla paura: ha di fronte un uomo che pensava di conoscere e invece ritrova come sconosciuto e, soprattutto, ha di fronte un uomo che potrebbe mettere in pericolo i suoi figli. All’inizio cerca una via di fuga, ma si rende ben presto conto di avere poche alternative: dovrà accettare la presenza del marito in casa, nonostante il timore che ne suscita, insieme alla sua rete di bugie. E anche quando diventerà sua alleata per un breve periodo – senza dare mai l’impressione di appartenere a quel mondo -, sarà per istinto di protezione nei confronti dei figli, perché Skyler cerca sempre di proteggere chi ama.
E se Skyler cerca di allontanarsi il più possibile dal mondo del marito, Wendy ci si immerge fino al collo.
Più Skyler cerca di scappare dal fuoco, più Wendy si avvicina per toccarlo direttamente con la sua mano. La moglie di Marty Byrde sembra non farsi mai troppi scrupoli di livello morale: si sente a suo agio in questo mondo di criminalità, forte di una personalità ambiziosa e cinica. Non solo si rivelerà una perfetta alleata per Marty, ma arriverà addirittura a sorpassarlo, prendendo lei stessa le redini del gioco e trovandosi perfino contro di lui in più di una circostanza.
All’interno della narrazione, il ruolo ricoperto da Wendy in Ozark è molto diverso da quello ricoperto da Skyler in Breaking Bad: la prima muove spesso i fili della trama, diventando protagonista in varie situazioni, prendendosi la scena con i suoi eccessi e la sua agitazione sempre in contrasto con l’estrema calma del marito. Skyler, invece, difficilmente avvia dinamiche importanti, la vediamo più a lato, ma non per questo più sbiadita: nel tentativo di salvaguardare il bene della famiglia, Skyler è determinata e agguerrita.
Ognuna delle due ha le sue priorità.
La forza di Skyler scaturisce proprio dal suo essere madre: non c’è nulla che le farà mai cambiare idea, il suo obiettivo principale è il benessere della famiglia e se la famiglia è messa in pericolo da colui che per primo dovrebbe proteggerla, allora anche suo marito potrà diventare il suo nemico. I figli sono al primo posto e Skyler è pronta a sacrificarsi per loro: lascia più volte che Walter Jr. pensi male di lei e la ritenga insensibile pur di tenerlo all’oscuro da quello che sta facendo Walter. Inoltre, Skyler agisce sempre in conseguenza a una moralità ben radicata: sa cosa è giusto e cosa è sbagliato, non perde mai di vista il confine tra le due cose. Quando aiuta Hank, ad esempio, lo fa perché sa che è la cosa giusta da fare.
E Wendy? Difficilmente potremmo dire che nella sua piramide delle priorità ci sono i figli al vertice. All’inizio di Ozark potrà anche sembrarci così, ma più si prosegue con gli episodi più è chiaro che il vero interesse della donna sia un altro. La sete di ricchezza e l’ambizione sono i due elementi che spingono Wendy all’azione, facendole spesso mettere da parte la moralità che invece Skyler tiene ben presente. Se poi riesce anche a tenere al sicuro i figli, ben venga. Ma non è il primo pensiero della donna. Lo stesso concetto si allarga all’intera famiglia, si pensi a Ben: è vero che il suo omicidio sembrava l’unica strada percorribile, ma qualcuno immaginerebbe Skyler decidere di far ammazzare Marie?
Wendy Byrde è il carnefice. Skyler White è la vittima.
Due donne indipendenti, forti e capaci di combattere per raggiungere i propri – diversi – obiettivi. Abbiamo analizzato la situazione di partenza, la loro vicinanza o lontananza con gli affari dei rispettivi mariti e il loro ruolo di madri. Ma la sostanziale differenza tra le due risiede nel ruolo che ricoprono. Partendo dal presupposto che comunque, come si diceva all’inizio, in serie tv come Ozark e Breaking Bad i personaggi sono perlopiù grigi, non esiste una netta distinzione tra buoni e cattivi e non ci sono eroi, bensì antieroi, Wendy si avvicina molto di più alla posizione del carnefice, mentre Skyler a quella della vittima.
Wendy vive in maniera attiva la situazione, immergendosi nella criminalità fino al collo, muovendo i fili, facendo calcoli, camminando imperterrita nella propria direzione, ammantata di cinismo. Chi ostacola il suo percorso viene spazzato via. Più di una linea viene oltrepassata dalla moglie di Marty Byrde che si rivela spesso senza scrupoli e pronta a tutto, davvero a tutto. Per lei, il fine giustifica i mezzi. In qualunque circostanza.
Skyler è costretta a subire quello che succede e fare il possibile affinché i figli non ne risentano. Ama Walter White, ma è obbligata ad avere a che fare con Heisenberg, che – in un certo senso – la tiene prigioniera. Non ha molte scelte, se non quella di rimanere fedele a sé stessa e alla propria morale. E lo fa nel modo più dignitoso possibile.