Broadchurch è una serie nata nel 2013, ideata da Chris Chibnall (sceneggiatore di Torchwood e nuovo showrunner di Doctor Who) per la rete britannica ITV. In pieno stile “crime investigation” la serie racconta la storia della cittadina di Broadchurch, località balneare famosa per una scogliera a precipizio sulla spiaggia, scossa dall’omicidio ai danni dell’appena undicenne Danny Latimer. Ad indagare arriva il serioso e meticoloso Alec Hardy, il quale è appena stato promosso al ruolo di ispettore ai danni di quella che diventerà successivamente la sua vice, il sergente Ellie Miller.
Sebbene non ne condivida l’elemento fantastico, come in Twin Peaks è la città ad essere protagonista, con le sue contraddizioni e i suoi (all’apparenza) cordiali abitanti, i quali però, parafrasando una delle frasi più conosciute della serie di Lynch “non sempre sono quello che sembrano”: dal giornalaio all’idraulico, dal giovane prete al reporter, fino ad arrivare alla famiglia Latimer e a quella del sergente Miller, tutti hanno segreti e scheletri nell’armadio da nascondere.
Accanto alla trama principale (l’indagine dell’omicidio nella prima stagione, il processo nella seconda) e alle sottotrame dei vari personaggi che popolano la città di Broadchurch, vi sono anche quelle, parallela alle indagini, che riguardano strettamente l’ispettore Hardy, interpretato da un sontuoso David Tennant (il decimo Doctor Who e, recentemente, Kilgrave in Jessica Jones): infatti Hardy affronterà una rischiosa operazione al cuore durante la prima stagione, mentre nella successiva dovrà vedersela nuovamente con problemi avuti in passato tra vicende sentimentali e casi irrisolti.
La spalla investigativa di Hardy è Ellie Miller, interpretata da Olivia Colman (The Iron Lady, The Night Manager), donna che deve districarsi tra due figli, un promozione mancata e un caso di omicidio, fatto piuttosto raro in una città come Broadchurch. A peggiorare la situazione vi è anche il fatto che il figlio di Miller (chiamata esclusivamente per cognome da Alec Hardy) fosse uno dei migliori amici di Mark Latimer, e che i due avessero litigato proprio pochi giorni prima dell’efferato omicidio.
Il rapporto tra Hardy e Miller non è dei migliori, almeno inizialmente, visto che l’uomo ha scalzato da un posto quasi sicuro la donna. I due inizialmente si detestano, soprattutto per le loro differenze in ambito investigativo: Hardy estremamente meticoloso, Miller (che non hai quasi mai avuto a che fare con casi di cronaca nera) decisamente impreparata, ma comunque brava a tastare il polso della gente, conoscendo praticamente ogni abitante di Broadchurch.
Nella seconda stagione, quella del già citato processo all’omicida, arrivano nuovi personaggi a smuovere le già turbolente acque di Broadchurch, ossia Lee Ashworth, indagato con la moglie Claire in un vecchio caso irrisolto di Alec Hardy (il “caso Sandbrook”, citato diverse volte nella stagione precedente), e Jocelyn Knight (interpretata da Charlotte Rampling), ex-avvocatessa ritiratasi a vita privata che torna a lavorare per mandare l’accusato dell’omicidio di Danny Latimer in prigione.
Quel che più colpisce in Broadchurch è l’aver saputo delineare con molto realismo e senza troppi virtuosismi una storia che prende molto dal noir (soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio di Tennant), dai thriller e da serie di gialli come Luther, per fare l’esempio più recente.
Nonostante in Italia non abbia avuto il giusto successo, e sebbene il remake americano – sempre con Tennant, coadiuvato stavolta da Anna Gunn (la Skyler White di Breaking Bad) – dal titolo Gracepoint sia stato chiuso dopo appena la prima stagione, Broadchurch si appresta ad un’ultima stagione conclusiva, in corso di produzione, che dovrebbe essere trasmessa nel 2017, nella quale forse si saprà ancora un altro po’ dell’oscuro passato di Alec Hardy e come è cambiata la vita delle persone di Broadchurch dopo il processo che ha scosso l’intera comunità.