Che parola sarebbe adatta a definire la relazione tra Amy Santiago e Jake Peralta? Cool. Cool cool cool cool cool, cool, cool, cool, cool! Cool!
Ok, è una pessima battuta, però non è così lontana dalla realtà. Brooklyn Nine-Nine ci ha mostrato che non sempre per far mettere insieme due personaggi servono eventi incredibili, pianificati in 13 punti (e ve lo ricordiamo qui), o con dichiarazioni che interrompono un matrimonio.
Certe volte le relazioni sono quello che sono, e l’amore tra Jake ed Amy è qualcosa di cool. Bello, dolce, e normale.
Colleghi di lavoro, compagni di scrivania, caratteri opposti ma obiettivi simili. Tra Peralta e Santiago c’è sempre stata quell’affinità amorosa mista a una rivalità sul mondo del lavoro. Non sono pieni di cose in comune, non sono i due opposti che si attraggono e si completano a vicenda. Sono due persone simili su certi aspetti, meno in altre cose, che hanno trovato nell’altro qualcuno da amare… perché sì.
Perché a volte l’amore non ha spiegazione, a volte se provi sentimenti per qualcuno devi semplicemente provarci. Ed è così che i due si baciano la prima volta, tristi per l’addio del capitano Holt, nello sgabuzzino del distretto, facendo sfociare tutta la tensione amorosa che provavano man mano che la serie proseguiva. Non è un bacio al tramonto, non è premeditato, non è studiato nei minimi dettagli. È un bacio in cerca di conforto in un momento difficile per entrambi. Un bacio che riempie i due colleghi di domande: se portare avanti la relazione, se farlo pubblicamente, quando dirlo agli altri, come comportarsi.
Il carattere da perfettina di Amy e quello incasinato di Jake rendono la situazione difficile da gestire per entrambi, e lo fanno in modo credibile.
Sono giovani, si conoscono tanto ma non basta dal punto di vista amoroso, e non è tutto rose e fiori come molte volte accade nelle serie tv.
È una relazione normale, non esente da momenti poetici, ma che non basa la sua esistenza su di essi. I due iniziano a uscire insieme, convivere, comprare cose in coppia, e la relazione sfocia in una delle scene più belle ma meno spettacolari della serie.
Nella 5×04, durante l’iconico episodio di Halloween (una delle puntate migliori) che si ripete ogni anno come da tradizione, l’intero distretto 99 pianifica l’ennesima gara con furto per decretare il vincitore annuale. Una cintura in palio, della quale venire in possesso entro mezzanotte: niente di nuovo rispetto agli altri Halloween in gruppo.
La puntata prosegue nel più classico dei modi: i personaggi a vicenda vengono in possesso della cintura, si ingannano, sono uno un passo avanti all’altro. E nel momento in cui Amy sembra aver sconfitto Jake all’ultimo minuto, scopre che la cintura trovata è un falso, e riporta sopra la proposta di matrimonio dell’uomo. Una proposta a due, in uno sgabuzzino impolverato, scritta su una cintura di wrestling all’oscuro da chiunque. La perfetta rappresentazione di amore atipico ma semplice in perfetto stile Brooklyn Nine-Nine.
Perché la forza del loro amore è la vita di tutti i giorni, la sofferenza durante il periodo in incognito di Jake, la difficoltà di Amy di aprirsi emotivamente con lui.
Il lavoro nel distretto e sul campo ha rafforzato la loro relazione. La paura che all’altro possa succedere qualcosa, il timore di perderlo durante una sparatoria, sono tutti fattori che hanno consolidato il loro rapporto. Un rapporto basato sulla fiducia e la competitività che avevano da colleghi, e sul timore e la premura che hanno consolidato durante la relazione.
Perché poi, alla fine, non è che hanno così tanto altro in comune. Le due famiglie si sopportano a stento, e quando vengono presentate hanno degli attriti. Non hanno gli stessi gusti in fatto di film: uno adora Die Hard, l’altra a malapena sopporta il 2.
E sì, sono dettagli piccoli, perché la loro relazione si basa anche su quelli. Sull’amare l’altro e sopportarne i difetti, sull’essere felici finché possono goderselo. Anche quando Jake si è sentito inadatto a lei, man mano che il matrimonio si avvicinava, Amy gli ha ricordato che il suo essere diverso non lo rende inferiore. Brooklyn Nine-Nine vuole ripetercelo: non hanno lo stesso modo di pensare, non hanno gli stessi interessi ma, come abbiamo detto prima, hanno superato il tutto per stare insieme.
Non sono banali, non lo sono stati singolarmente e non lo sono come coppia, sono unici ma semplici. Esattamente come il matrimonio che li ha uniti.
Dopo che la cerimonia preparata per mesi salta per un allarme bomba, i due sono costretti a dover ripiegare in una cerimonia in piccolo, ma che forse li rappresenta meglio. E come ha detto il capitano Holt:
Vi conosco ormai da cinque anni ed è stato un vero piacere vedere la vostra sciocca rivalità infantile evolversi in uno sciocco corteggiamento infantile, ed ora in quello che sono certo sarà uno sciocco matrimonio infantile
Perché non dovremmo stupirci: la follia è una certezza nell’amore di Jake ed Amy. Lo è stata ieri, lo è oggi e lo sarà domani. E i due non riescono comunque a non essere felici delle loro vite e di ciò che li unisce. Perché insieme sono la persona giusta con cui superare qualsiasi cosa.
Il loro amore è una bomba, come le loro chiappe: semplice e unico.