Ci sono Serie Tv che inevitabilmente ti entrano dentro. Le inizi per puro caso e hanno quel qualcosa, un elemento particolare che le rende speciali, uniche, di cui non possiamo fare a meno. E Brooklyn Nine-Nine è proprio una di queste.
La serie ha debuttato nel settembre del 2013 sul canale Fox. Il tutto è ambientato nel fittizio 99° distretto della polizia di New York, dove tra casi improbabili e tanto tanto divertimento si destreggia un team di poliziotti alquanto particolare. Troviamo Jake Peralta: giovane e brillante detective poco incline al rispetto delle regole, sorvegliato dal severo Capitano Holt. Non dimentichiamoci di Charles Boyle: miglior amico di Peralta e amante della cucina, oppure di Terry, un tenente che parla continuamente delle sue figlie, o Amy investigatrice ambiziosa e precisa fino all’inverosimile. Gina: la segretaria d’ufficio, scettica e una vera e propria Queen. Rosa, giacca di pelle e tanta tostaggine, fino ad arrivare a Hitchcock e Scully: i due detective più anziani ma anche più pigri dell’intero distretto.
Un team davvero unico nel suo genere
La serie, ormai confermata per una sesta stagione – dopo il rischio di cancellazione – negli anni ha avuto un grandissimo successo. Tanto da vincere due Golden Globes nel 2014: uno come Miglior Serie o Commedia musicale, l’altro come Miglior Attore in una Serie o Commedia per Andy Samberg.
Come fa Brooklyn Nine-Nine a piacerci così tanto?
B99 ha moltissimi elementi per cui possiamo definirla una serie grandiosa: la freschezza, la comicità, l’irriverenza. Ma uno fra tutti rende questo prodotto così speciale, così unico nel suo genere: la schiettezza.
In che senso? Brooklyn 99 ha la capacità di saper raccontare, descrivere con la più completa semplicità, senza mai esagerare o essere fuori luogo. Attraverso i suoi strani personaggi ha saputo dare un volto ai diversi aspetti della società, in tutte le sue sfaccettature, fornendo una serie vera, dove i protagonisti sono autentici e impossibili da non amare. Vengono trattati argomenti delicati con battute incisive e intelligenti, che oltre a farci ridere ci danno anche un vasto campo di riflessione.
La Serie Tv ex-Fox sa dipingere un quadro vero, senza attenuanti e senza nascondere niente.
A suo modo sa essere spietata offrendoci una realtà nuda e cruda, a volte circondata da una grandissima quantità di umorismo. Non ci credete? Eccovi le prove.
1) Capitano Holt
Partiamo analizzando uno dei personaggi migliori che sia mai stato scritto. Inizialmente viene presentato come il classico capitano severo e insensibile. E possiamo dirlo: veniamo fregati alla grande. Nel corso delle puntate scopriamo poco per volta chi è davvero Raymond Holt: un capitano stoico, intelligente, un po’ noioso. Un uomo che ha saputo essere un poliziotto di colore e gay nell’ostico ambiente dell’NYPD degli anni ’80. Un personaggio essenziale per la storia, che riesce attraverso il suo umorismo e la sua intellettualità a dare una marcia in più alla serie e allo stesso tempo essere un simbolo.