Brooklyn Nine-Nine e New Girl sono due comedy che coabitano nello stesso contesto e tempo. Proprio per questo motivo in una puntata della serie con a capo Zooey Deschanel viviamo un vero e proprio crossover tra i due show. Analizzando i personaggi e le varie vicende, abbiamo notato un dettaglio curioso: i personaggi, se mischiati tra loro in un unico prodotto, potrebbero avere delle interazioni davvero interessanti. Proprio su questa base abbiamo pensato che uno dei rapporti che più ci piacerebbe vedere sullo schermo è quello che potrebbe instaurarsi tra Nick Miller e Gina Linetti.
Lo sappiamo: i due personaggi sembrano essere nati per essere agli antipodi. Ma forse, analizzando meglio la questione, potremmo sorprenderci. Proviamo?
Per ogni persona frustrata, con debole autostima e brontolona ne esiste un’altra completamente diversa. Per ogni Nick Miller, in un mondo giusto, c’è una Gina Linetti.
Nick tende sempre a voler buttarsi da un dirupo. Sceglie, ogni giorno, di scoprire i suoi talenti e lasciarli marcire dentro se stesso perché non ci crede e non gli sembra possibile che lui possa riuscire a fare qualcosa. La sua bassa autostima è ciò che lo conduce verso il dirupo e le sue fragilità sono la cosa che lo spinge facendolo buttare. Non riesce e non comprende come possa fare per migliorarsi e ogni esperimento per rendersi più maturo sembra essere solo un fallimento. Tutto ciò accade perché Nick Miller è il miglior sabotatore di se stesso e per ogni soluzione lui sa solo proporre un problema che spesso identifica nella sua persona.
Ma nello stesso posto, a qualche isolato di distanza c’è lei, Gina Linetti.
Gina non permetterebbe mai a un problema di farla sentire impotente e ancor meno accetterebbe di sentirsi fonte di quest’ultimo. Lei è potente, forte, spavalda, determinata. Riesce a risolvere cose in cui nessuno è riuscito ed è ben consapevole di essere la chiave per molti problemi. Intendiamoci: è chiaro che la Linetti sappia bene come sopravvalutarsi, ma questo meccanismo spesso l’ha salvata, portandola a essere migliore di quello che è. Questa è l’essenza della sua personalità: spingersi sempre dove nessuno si spingerebbe, darsi l’opportunità di sentirsi brillante e così facendo cercare di reggere il confronto rispetto alle sue aspettative e la realtà.
Il suo egocentrismo è il punto focale e il suo narcisismo l’ha resa – all’interno di Brooklyn Nine-Nine – ancor più bella di quanto potesse sembrare. Per molti questo involucro non è altro che una serie di difetti che rendono il suo personaggio insopportabile, ma il punto è che tutto questo è sempre stato accompagnato da una reale intelligenza, furbizia e creatività che la rendono estremamente interessante.
Proprio per questo motivo l’incontro con Nick Miller sarebbe un vero e proprio passo verso l’equilibrio per entrambi.
La conoscete la regola, no? Gli opposti si attraggono, e chissà se loro due insieme non sarebbero la vera e propria conferma di ciò. Nick, insieme a Gina, camminerebbe verso una strada asfaltata che gli indica la luce ogni volta che vede solo il buio. Riuscirebbe – grazie a lei e alla sua velocità mentale – ad analizzare il problema scoprendo come affrontarlo senza più scappare. L’autostima di Gina lo potrebbe portare in uno spazio nuovo in cui riuscire a scoprire i suoi talenti senza tirarsi indietro riconoscendosi, finalmente, in un umano che – come tale – contiene dentro di sé varie moltitudini non solo negative. Tutto, in questo mondo ideale, potrebbe compensarsi per arrivare a creare un Nick Miller più fiducioso verso l’umanità e più equilibrato nei confronti dei giudizi che tende sempre a dare.
Ma anche Nick potrebbe aiutare Gina a essere meno Gina Linetti.
Non sarebbe male per lei, qualche volta, riuscire a scoprire di avere qualche dubbio, di non essere onnipotenti. Le fragilità in fondo esistono per tutti. Vivere le proprie debolezze senza avere un’immediata risposta per ognuna di esse non è un sacrilegio, concedersi alla tristezza neppure. Gina cerca sempre di scappare alla parte di sé che potrebbe renderla meno felice ma non è così che si fa: ci vuole equilibrio e una dose opportuna di dubbi per migliorare e coltivarsi. Insieme potrebbero innescare quella che si potrebbe tradurre in una vera e propria evoluzione e rivoluzione che li vedrebbe alle prese con il lato più lontano da loro, ma forse quello che più dovrebbero far crescere.
Quello che forse adesso penserete è: si, ma anche se in maniera diversa, loro sono due egocentrici. Come fanno a stare insieme?
Questa domanda, assolutamente legittima, ci è frullata in testa da subito e la risposta – incredibilmente – è arrivata in maniera spontanea e immediata.
Due egocentrici fanno perennemente a botte tra di loro, starete pensando. Il loro bisogno di attenzione ostacolerebbe in maniera devastante ogni chiarimento dopo una discussione perché si aspetterebbe sempre che l’altro facesse un passo verso la pace, con tanto di scuse annesse. Ma Nick e Gina sono quegli opposti che insieme potrebbero solo compensarsi perché – conoscendosi – saprebbero che tipo di persona hanno di fronte e come, questa, riesca a essere egocentrica in una maniera tutta sua. Trovare un equilibrio in questi casi non è così impossibile: coscienti delle loro differenze, saranno uniti da un solo fronte comune che gli permetterà di vedere le cose da un punto di vista diverso, scoprendo che quello che per tutti è un difetto, per loro è un punto di incontro.
L’egocentrismo è il filo che li lega e insieme saprebbero addomesticarlo. Ogni qualvolta uno dei due avrà bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione, l’altro componente della coppia ne capirebbe il motivo identificandosi. Passo dopo passo, la comprensione potrebbe diventare una vera e propria roccia all’interno di un rapporto che ogni giorno regala una nuova lezione, una nuova sfumatura. Più che sentirsi amati a volte ci si vuol sentir compresi e in questo senso loro sarebbero perfetti per creare di ciò una vera e propria arte raffinata. Stiamo parlando di due persone che in un mondo ideale saprebbeo capirsi andando oltre le battaglie e mettendo al primo posto il famoso passo indietro che si fa ogni volta che si ci riesce a comprendere, e questo aspetto – unica similitudine tra i due – non sarebbe altro che un filo che gli permetterebbe di sentirsi vicini almeno in qualcosa.