5) Compleanno di terrore (3×12)
La terza stagione di Buffy l’ammazzavampiri regala agli spettatori uno degli episodi più intensi e psicologicamente complessi dell’intera serie: Helpless (Compleanno di terrore). Questo episodio segna un punto di svolta significativo, mettendo alla prova la fiducia di Buffy nei confronti di Giles e, più in generale, nel sistema gerarchico che regola il ruolo della Cacciatrice. In vista del diciottesimo compleanno di Buffy, il Consiglio degli Osservatori ha deciso di sottoporla a una prova brutale e potenzialmente letale, nota come Cruciamentum. Questa tradizione secolare prevede che la Cacciatrice venga privata dei suoi poteri e costretta ad affrontare un vampiro particolarmente forte senza alcuna abilità sovrumana. L’obiettivo del test è valutare l’ingegno e il coraggio della Cacciatrice, ma la sua crudeltà appare evidente sin dall’inizio. Il tradimento di Giles si consuma silenziosamente e subdolamente. Senza che Buffy sospetti nulla, il suo fidato Osservatore le somministra di nascosto un siero debilitante, che progressivamente la priva delle sue capacità straordinarie.
Per Buffy, la perdita dei poteri è devastante, sia fisicamente che emotivamente. La ragazza si sente vulnerabile e impotente, incapace di comprendere cosa stia accadendo al suo corpo e alla sua forza. La sensazione di fragilità diventa ancora più opprimente quando scopre la verità. Giles, l’uomo che considerava una figura paterna e un alleato fidato, ha volontariamente partecipato a questo complotto. Nell’episodio, la paura non deriva unicamente dalla minaccia rappresentata dal vampiro che Buffy deve affrontare, ma soprattutto dal tradimento e dalla perdita di fiducia. La protagonista si ritrova a fare i conti con la propria vulnerabilità fisica, ma anche con l’angoscia di essere stata ingannata da chi avrebbe dovuto proteggerla. Tuttavia, proprio quando la situazione sembra disperata, Giles si ribella al Consiglio, riconoscendo l’ingiustizia della prova e rischiando tutto per aiutare Buffy a sopravvivere.
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6) Passioni (2×17)
La seconda stagione di Buffy introduce uno dei più iconici e temuti antagonisti della serie: Angelus, la versione senza anima di Angel. Questo lato oscuro del personaggio emerge quando Angel perde la sua anima e si trasforma in un demone crudele e spietato, privo di ogni traccia di umanità. L’episodio si apre con una sequenza inquietante, in cui Angelus osserva Buffy al Bronze di nascosto, mentre una sua voce narrante riflette sul concetto di passione. Le sue parole, cariche di un’inquietante malinconia, descrivono la passione come una forza irresistibile e inarrestabile, capace di guidare le azioni e i sentimenti degli esseri umani. Fin da subito, si percepisce l’atmosfera cupa e minacciosa che caratterizzerà l’intero episodio. Angelus, ormai libero dai vincoli dell’anima, intensifica la sua campagna di terrore contro Buffy e i suoi alleati, rivelandosi in tutta la sua malvagità.
Il culmine dell’orrore viene raggiunto quando Angelus prende di mira Jenny Calendar, uno dei personaggi più amati delle prime stagioni. Deciso a spezzare il cuore di Giles e, indirettamente, di Buffy stessa, Angelus la insegue e la uccide brutalmente, spezzando il collo della donna in un impeto di pura crudeltà. La scena della morte di Jenny è tra le più scioccanti dell’intera serie. Non solo per la brutalità dell’atto, ma soprattutto per il modo subdolo con cui Angelus sfrutta il suo omicidio per infierire ulteriormente su Giles. Dopo aver ucciso Jenny, infatti, Angelus prepara una macabra messa in scena. Allestisce l’appartamento dell’Osservatore come se fosse stato organizzato un incontro romantico. Accende candele, dispone rose rosse e lascia un disco sul giradischi, creando l’illusione di una serata intima e piena d’amore. Quando Giles arriva a casa, la speranza di un momento felice si spezza in un attimo: sul letto, tra petali di rosa, giace il corpo senza vita di Jenny.