Cari amici che non avete mai visto Buffy l’Ammazzavampiri,
Questa lettera è dedicata a tutti voi. Chi vi scrive è una grande fan di questa serie, una vera e propria appassionata che ha passato anni e anni della sua vita a cercare di diffondere la bellezza di questo show alle persone che le stavano intorno. Fin da piccola ho sempre avvertito il dovere di raccontare a quante più persone possibile quanto Buffy fosse grandiosa, quanto questa serie fosse diversa da ciò che la gente immaginava a primo impatto.
La mia perseveranza nel voler convertire le persone all’universo di Buffy va probabilmente ricercata nella propensione che ho sempre avuto nel tenere le persone lontane dai pregiudizi, nel proteggere quei prodotti rari e belli che troppo spesso vengono immotivatamente etichettati come banali. Da sostenitrice della serie ho sempre vissuto con tristezza i commenti di chi la reputava semplicemente un teen drama di basso livello, sentendomi continuamente in dovere di esprimere un punto di vista diverso nelle discussioni con tutti coloro che disprezzavano Buffy senza mai averlo visto.
Sapevo quanto Buffy fosse straordinaria, quanto avesse da dare e da dire, e volevo che più persone possibili lo capissero.
Così, quando ho scoperto la mia passione per la scrittura, ho subito capito di avere finalmente in mano il mezzo migliore per mettere nero su bianco tutte le parole che da tempo desideravo dire a chi ancora si rifiutava di dare un’opportunità a questo telefilm.
Ritrovandomi di fronte a questo foglio bianco, però, un panico improvviso mi ha colto, impedendomi per giorni di scrivere. Una domanda mi ronzava per la testa, un interrogativo a cui non riuscivo a dare risposta. Come si fa a spiegare la grandezza di Buffy a qualcuno che non l’ha mai vista?
Una domanda di difficile risposta. Sì perchè, per quanto bella, Buffy l’Ammazzavampiri è una serie che è difficile da presentare. Come un libro bellissimo condannato a essere esposto con una pessima copertina, questo show presenta infiniti punti di debolezza estremamente visibili che sono negli anni riusciti a scoraggiare quei pochi che avevano deciso di dare un’occasione alla storia.
Il passare del tempo non aiuta di certo a rendere le cose più semplici. Buffy l’Ammazzavampiri diventa sempre di più un prodotto vecchio e, come tale, presenta una miriade di punti deboli che sono difficili da ignorare per chi non ama già la serie. Gli effetti speciali appaiono obsoleti al giorno d’oggi, le controfigure sfrecciano evidenti in numerose scene, rendendo un po’ meno magico il mondo di Buffy, e la scelta di porre al centro della narrazione un gruppo di liceali lascia presumere agli adulti che questo show possa non fare per loro. Dubbi in parte veri, in buona parte no. Perché per quanto sia incontestabile che Buffy l’Ammazzavampiri sia una serie realizzata con uno scarso budget e in un periodo molto diverso da quello dei grandi effetti speciali, questa storia possiede una marea di racconti degni di essere ascoltati e di scene meritevoli di essere godute.
Tuttavia, nella mia testa continuavano a circolare miliardi di motivi per consigliare alle persone di non iniziare Buffy, ma solo uno per convincerle del contrario: questa serie è stupenda.
Una frase poco utile se priva di argomentazione e sicuramente poco convincente se rivolta a persone che non mi conoscono e non possono semplicemente fidarsi del mio metro di giudizio. Ma allora come fare? Solo vedere questa serie poteva permettere alle persone di capire cosa volevo dire, ma per vedere Buffy bisogna amarla, amarla al punto da ignorare tutti i punti negativi dello show. Insomma, un cane che si morde la coda.
Eppure Buffy meritava almeno un tentativo. Così mi sono rimboccata le maniche, ho preso il mio pc e ho semplicemente lasciato che il mio cuore parlasse per me. In questo testo non troverete bugie o menzogne, non troverete una falsa rappresentazione della perfezione di questo show. Perché Buffy non è perfetta, e nessuno più di me ne è consapevole. Tutto quello che troverete è la verità , il racconto di come uno show troppo spesso giudicato male possa in realtà rapire i vostri cuori così come ha rapito il mio.
La storia che Buffy l’Ammazzavampiri ci racconta è all’apparenza semplice ed estremamente banale: da un lato c’è una bella ragazza con dei superpoteri, dall’altro dei mostri cattivi che devono essere uccisi. Tra una battaglia e l’altra, la cacciatrice si dedica ai suoi amici e alla sua vita sentimentale. Una storia vista e rivista, un semplicissimo racconto della lotta tra bene e male, in cui tutto è solo bianco o nero e dove i buoni alla fine vincono sempre. Niente di più sbagliato.
Certo, il punto di partenza di Buffy l’Ammazzavampiri è proprio questo, la storia di una prescelta, il racconto di una lotta contro il male. Ma all’interno di questo schema, che funge solo da contorno e da premessa al racconto, Buffy riesce a introdurre infiniti argomenti, divenendo una serie di grande spessore e mettendo sullo schermo una serie di temi di cui poco si parlava in quegli anni ’90 in cui lo show nasce.
Al tempo della messa in onda di Buffy, le serie tv presentavano quasi tutte uno schema tipico: le puntate erano solo ed esclusivamente autoconclusive. A questo schema Buffy si conforma nella sua prima stagione (forse la più difficile da vedere per uno spettatore del ventunesimo secolo), ma se ne inizia ben presto a distaccare, iniziando a intensificare un racconto di tipo stagionale e puntando con grande attenzione alla crescita dei personaggi principali.
Ogni personaggio in Buffy è costruito con estrema attenzione e cura, dotato di una propria storia e di un proprio rilievo. Niente è lasciato al caso, l’evoluzione di ciascuno dei protagonisti che vediamo muoversi sulla scena racconta un piccolo pezzo di vita in cui chiunque di noi si può ritrovare.
Buffy ci racconta la grande battaglia di una donna emancipata e forte, ma anche piena di debolezze e paure proprio come qualsiasi essere umano, seppur dotato di superpoteri. La classica bionda svampita e poco acuta diventa il volto di una serie che vuole rompere ogni stereotipo, spezzando i più radicati pregiudizi umani a colpi di battute e mostri da uccidere.
Ma a costituire il vero punto di forza di questa serie è, senza dubbio, lo spettacolare uso della metafora che il suo creatore, Joss Whedon, pone al centro di tutti gli episodi. Innumerevoli livelli di lettura connotano ogni puntata, rendendo la serie godibile per ogni età . Se da ragazzini la serie viene apprezzata per la sua comicità e per il racconto della lotta contro il male, gli adulti riusciranno a cogliere dietro ogni mostro e ogni situazione presentata l’invito a riflettere su temi di grandissimo interesse. A un primo livello di lettura, Buffy sarà in grado di fornire ai suoi telespettatori insegnamenti importanti sull’amicizia e sulla perseveranza, sul senso del dovere e sugli ostacoli della vita.
Eppure è solo scavando più a fondo che la serie riesce a esprimere il meglio di sé. La solitudine, la depressione, la morte, l’amore, il rimorso e l’odio sono solo alcuni degli innumerevoli temi trattati. Dietro i mostri terribili, le più grandi debolezze dell’uomo vengono portate sullo schermo in una forma concreta, più visibile e più facile da comprendere, divenendo il mezzo per illuminare la mente sulle domande più importanti della nostra vita.
Non solo bene e male, in Buffy ci viene mostrato come anche i sentimenti più puri quale l’amore e la passione possano essere pericolosi se gestiti male, ci vengono presentati i pericoli più forti a cui l’animo umano può andare incontro. Lo spettatore viene messo di fronte a se stesso, ai suoi limiti, alla sua vita, comprendendo pian piano che la più vera e forte battaglia di Buffy non è contro un mostro gestito dal demonio, ma si trova dentro l’uomo stesso, capace da solo di racchiudere bene e male, gioie e dolori.
Buffy l’Ammazzavampiri ci mostra un’immagine senza censure del male, riportandoci indietro alla rappresentazione più vera e antica dei vampiri e tenendo fede alla sua appartenenza al genere horror. Ma nel suo essere fedele alla tradizione, la serie riesce a mostrarsi anche in maniera estremamente innovativa, introducendo temi come l’omosessualità in un periodo in cui nessuno aveva il coraggio di portare sullo schermo questa forma d’amore.
Ma non solo i temi trattati riescono a rendere Buffy una serie grandiosa. Dal punto di vista cinematografico, questo show è una vera e propria pietra miliare, che apre le porte ai più grandi capolavori dei nostri anni.
In Buffy innumerevoli generi vengono uniti e portati alla loro massima espressione. C’è tensione, mistero, romanticismo, ma c’è anche posto per un umorismo sempre acceso e mai banale. Tra le puntate è possibile rintracciare diversi episodi di puro stile comedy, ritrovando i protagonisti intenti a mettere in atto una vera e propria parodia del loro stesso show in momenti che si inseriscono perfettamente nella linea narrativa della serie e sono coerenti con il suo stile.
I riferimenti alla cultura pop sono innumerevoli e, uniti a un’estrema freschezza dei dialoghi e a un linguaggio televisivo incapace di invecchiare, rendono Buffy una serie estremamente godibile da guardare. Nel corso delle stagioni Buffy si è cimentata in diverse puntate innovative, che hanno dato spunto a diversi generi narrativi che oggi vediamo abitualmente nelle serie moderne. Al suo interno troviamo un esempio perfetto di episodio musical e una puntata quasi interamente muta che è un vero e proprio capolavoro di stile gotico e che valse una doppia candidatura agli Emmy Awards per la serie.
Insomma, dietro un titolo banale e il falso stereotipo di un guilty pleasure, Buffy l’Ammazzavampiri si rivela, in verità , essere un piccolo gioiello televisivo, meritevole di essere guardato per l’infinità di insegnamenti in grado di fornirci e per le emozioni immense in grado di suscitarci.
Allora non importa che voi siate grandi o piccini, uomini o donne, amanti del fantasy oppure no. Mettete da parte i vostri pregiudizi, sedetevi comodi e iniziate la visione. Storcerete il naso, lo farete tante volte, ma se avrete la perseveranza di andare avanti, di superare le prime puntate e di proiettarvi nel messaggio che Buffy vuole lanciarvi, più che sulla sua realizzazione low cost, scoprirete un universo meraviglioso da cui non vorrete mai più uscire.