5) All’appello non poteva di certo mancare “Mr. Autoritario”

Il preside della scuola risulta diversamente apprezzabile per la sua mentalità ristretta e il suo atteggiamento ostile nei confronti di Buffy e degli altri studenti. Anche se è un personaggio comico in alcuni momenti, la sua natura di antagonista e il suo modo di comportarsi lo rendono una figura per lo più sgradevole. Di fatto, la sua posizione di potere come preside della Sunnydale High (qui i motivi per non dimenticare Sunnydale) lo porta a esercitare il suo controllo sugli studenti in modo spesso ingiustificato.
Si scontra regolarmente con Buffy, che è spesso vista come una figura ribelle e problematica. Ma la sua ostilità verso di lei non è mai motivata da preoccupazioni davvero giustificate. Ed è chiaro, tra le altre cose, quanto questi non mostri mai alcun interesse nel riconoscere il bene che Buffy sta facendo per la comunità. Ma non solo. Nonostante sia a capo della scuola, non è assolutamente in grado di gestire i problemi reali che affliggono il suo istituto, come la presenza di vampiri e altri mostri. Anzi, sembra sempre più concentrato sulle apparenze e sulla messa a punto dei suoi studenti per essere conformi alle sue rigide regole.
Tanto che, quando la protagonista tenta di riportargli gli eventi sovrannaturali che si verificano, Snyder la ridicolizza e la accusa di avere una “mente disturbata”. Ciò detto, la sua mancanza di umanità lo rende un personaggio antipatico, incapace di comprendere le reali difficoltà degli altri e di essere un punto di riferimento positivo. Il suo ruolo, infine, tende a prendere spazio a trame più serie, diventando a tratti diventa un po’ un cartone animato in un contesto che altrimenti sarebbe molto più profondo.
6) Non giudicare mai il libro di Buffy dalla copertina… o forse sì

Faith Lehane (ecco un focus sul personaggio) è uno dei personaggi più complessi e amati del telefilm. Ma all’inizio della sua apparizione, è stata anche una figura che ha suscitato molta irritazione. Quando Faith fa il suo ingresso, infatti, assume un atteggiamento di totale ribellione e disprezzo per l’autorità. Nello specifico, è un’anti-Buffy in molti sensi. Così, mentre la Slayer è molto più riflessiva sulle implicazioni morali delle sue azioni, Faith è decisamente più impulsiva e non ha alcun problema a infrangere le regole.
Si presenta come una persona che vuole godersi la vita senza rimorsi, senza preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni. La sua attitudine spavalda e il suo comportamento da dura non sono ben accolti, soprattutto in un contesto dove Buffy è vista come la figura principale della lotta contro il male. Questo atteggiamento crea una rivalità tra le due, e Faith finisce per apparire una sorta di antagonista interna. Una minaccia alla stabilità del gruppo e alle dinamiche che Buffy ha faticosamente costruito.
Inoltre, un altro aspetto che inizialmente la rende poco simpatica è la sua apparente mancanza di empatia. Non sembra preoccuparsi degli altri personaggi, presentandola come un’egoista incapace di stabilire legami significativi. E, per certi versi, è una giovane donna che fa delle scelte relazionali spesso “sessualizzate”, utilizzando spesso la sua forza attrattiva per ottenere ciò che vuole. Pertanto, tale contrasto con lo spirito positivo della Scooby Gang, la rende una figura difficile da accettare.