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Perché preferisco Willow Rosenberg a Buffy Summers

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Amare i protagonisti di una Serie Tv è relativamente semplice: la trama, l’avanzare degli episodi e la presenza più frequente di un determinato personaggio in confronto agli altri ci porta quasi automaticamente ad amarlo di più. Nonostante ciò, a volte non accade esattamente ciò che tutti si aspetterebbero: capita di affezionarsi più a un personaggio secondario e meno al protagonista della Serie Tv che stiamo guardando. Buffy l’Ammazzavampiri è stata la mia prima Serie Tv: la prima che ho seguito, la prima di cui ho visto tutti gli episodi, la prima che ho veramente amato. Nonostante ciò, ho sempre considerato Willow Rosenberg superiore a Buffy Summers.

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Sin dai primi episodi di Buffy l’Ammazzavampiri, la protagonista ci viene presentata come allegra, vivace, simpatica e decisamente amabile, al contrario della sua nuova amica Willow: timida, riservata, molto intelligente e studiosa oltreché un po’ ingenua. Tuttavia, ognuno di noi conosce quale sarà l’evoluzione che la nostra strega dai capelli rossi dovrà affrontare nel corso delle sette stagioni di Buffy.

Uno degli aspetti che maggiormente apprezzo nella Serie Tv in questione è senza dubbio la capacità che Joss Whedon ha avuto di far crescere i personaggi che aveva creato. Buffy, Willow, Xander, lo stesso signor Giles e tutti gli altri membri della Scooby Gang sono molto cambiati nel corso delle stagioni: da adolescenti sono diventati uomini, donne e persino vampiri migliori.

Nonostante tutti siano cambiati, a mio parere il personaggio ad aver avuto un’evoluzione a dir poco ammirevole è stato quello di Willow Rosenberg. Sin dalle prime apparizioni della ragazza coi capelli rossi abbiamo compreso che Willow non era assolutamente consapevole delle proprie potenzialità, del grandissimo contributo che poteva portare agli Scoobies. Si riteneva soltanto una ragazza come tante, dedita allo studio ma senza capacità particolari.

Poi ha scoperto la magia.

Willow ha fatto il suo primo incantesimo alla fine della seconda stagione di Buffy l’Ammazzavampiri, quando ha restituito l’anima ad Angel utilizzando un vecchio rituale scovato da Jenny Calendar prima di morire. Da quel momento in poi la neo strega ha cominciato a interessarsi sempre di più al mondo della magia, divenendo sempre più esperta e sempre più forte. Quando ha conosciuto Tara, inoltre, ha iniziato a praticare degli incantesimi anche con lei, il che l’ha avvicinata ancora di più alle arti occulte.

Abbiamo avuto un primo accenno di quello che sarebbe stato il vero potenziale della nostra Willow Rosenberg durante l’episodio Something Blue nella quarta stagione della Serie Tv: nella puntata in questione la strega dai capelli rossi è talmente triste per il tradimento e la partenza di Oz che, tentando di fare un incantesimo per mandare via il proprio dolore, finisce per fare una magia su se stessa in modo che ogni suo desiderio si realizzi. La ragazza non è consapevole, inizialmente, di ciò che la sua magia ha prodotto e appena scopre la verità fa di tutto per annullare l’incantesimo.

Pensate, però, se Willow avesse provato a fare un incantesimo così semplice qualche anno dopo, da strega esperta: quanto sarebbe stato facile avverare ogni proprio desiderio indipendentemente dalla volontà di tutti gli altri? Quale altro membro della Scooby Gang potrebbe vantare tale abilità?

Tuttavia, non è soltanto per la sua potenza nel campo della magia che ho sempre apprezzato il personaggio di Willow Rosenberg; la qualità che ammiro di più nella strega è, senza ombra di dubbio, la sua forza d’animo.

La partenza di Oz, nella quarta stagione, l’aveva distrutta: il suo primo amore, il ragazzo che sembrava quello giusto per lei, l’aveva tradita con un altro licantropo e poi era fuggito via per cercare di capire la vera natura del lupo che dimorava in lui. Nonostante il forte dolore iniziale Willow aveva deciso di reagire, di riprendere in mano la propria vita e di andare avanti.

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É stato in quel momento che ha incontrato Tara. Dolce, affettuosa, magica: se ne è innamorata perdutamente.

Ha dovuto affrontare l’aggressione di Glory nei confronti della sua amata e, successivamente, anche la sua morte. Ha dovuto toccare letteralmente il fondo, lasciandosi andare alla magia più oscura, per poi risalire a galla più forte di prima.

C’è poco da dire: nell’episodio finale di Buffy sono stati Willow e Spike a fare la differenza. Loro, un vampiro sanguinario che amava torturare le sue vittime e una strega che aveva tentato di distruggere il mondo. Un Campione e una Dea.

Amare il protagonista di una Serie Tv è facile, anche fin troppo; farlo con un personaggio secondario lo è un po’ di meno. Personalmente ho adorato Buffy, ma ho amato alla follia Willow Rosenberg.

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