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Buffy the Vampire Slayer ha cambiato la storia del piccolo schermo e la vita di milioni di persone (qui 5 elementi chiave che l’hanno resa iconica). Una serie che potrà essere sottovalutata a occhi poco attenti e superficiali, ma che nasconde invece significati profondi che sarebbero d’ispirazione e crescita per molti. È infatti ricca di metafore, ogni stagione e personaggio si fa portavoce di un messaggio o di un disagio sociale. Abbiamo cercato così di descrivere il sentimento o il tema che più prepotentemente emerge in ogni stagione, descrivendola con una parola.
Facciamo quindi un salto indietro e torniamo all’inizio di Buffy the Vampire Slayer.
Prima stagione: Destino

“Per ogni generazione c’è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre.
Lei è la Cacciatrice.“
Ma perché proprio lei? Buffy Summers arriva a Sunnydale dopo una turbolenta espulsione dalla sua vecchia scuola a Los Angeles. Lei è la Cacciatrice, la sola e unica prescelta. Mentre cerca di fare i conti con la sua nuova vita, il destino sembra incombere su di lei, pronto a piombarle addosso da un momento all’altro senza neanche darle il tempo di prepararsi. Buffy tenta di opporsi: è un’adolescente a volte anche un po’ frivola che si vede all’improvviso investita di responsabilità e problemi molto più grandi di lei. Eppure, non c’è modo di scappare dal proprio fato: puoi correre via il più veloce possibile, ma alla fine dovrai sempre farci i conti. L’unico modo per sventare l’apocalisse (la prima di una lunga serie) è offrire la sua vita. Ma è davvero tutto già scritto?