William il sanguinario, meglio noto nel Buffyverse con il nome Spike, è uno dei personaggi principali della Serie Tv Buffy l’ammazzavampiri. Spike è comparso inoltre in uno dei primi episodi dello spin-off Angel, per poi diventare un membro fisso del cast nella quinta stagione.
Inizialmente Joss Whedon aveva pensato di far avere un posto al vampiro biondo soltanto in alcuni episodi di Buffy l’ammazzavampiri, ma poi l’ampia approvazione del pubblico lo fece tentennare e il regista decise di rendere William il sanguinario uno dei personaggi principali. Ad oggi possiamo dire con assoluta certezza che Spike è uno dei personaggi più ben riusciti di tutto il Buffyverse: il suo cambiamento, la sua evoluzione e il suo carattere anticonformista ma al contempo sentimentale hanno fatto affezionare a lui la maggior parte del pubblico.
Quando abbiamo conosciuto Spike, ci si è presentato come un vampiro un po’ sbruffone che, al contrario degli altri, non tentava di nascondersi dalla Cacciatrice: il biondo la cercava, la studiava, tentava di comprendere quale fosse la strategia più adatta per ucciderla e aggiungere un’altra Prescelta alla lista di coloro che aveva ucciso.
Spike venne soprannominato “William il sanguinario” quando era ancora un umano, poiché veniva deriso a causa delle sue poesie che facevano “sanguinare le orecchie”; paradossalmente questo soprannome gli rimase incollato anche quando fu generato, riferito però al fatto che il temibile vampiro fosse solito inchiodare e torturare le proprie vittime e bearsi della loro sofferenza.
Sin dall’inizio abbiamo potuto notare che, a dispetto della sua sete di sangue, Spike è sempre stato capace di amare. Quando lo abbiamo conosciuto era infatti molto innamorato della sua Sire, Drusilla; come ben sappiamo il loro amore non poteva essere considerato “sano”, ma abbiamo comunque sempre avuto la consapevolezza che Spike, pur senz’anima, era capace di provare dei sentimenti profondi. Abbiamo avuto delle ulteriori prove di tutto ciò alla morte di Joyce, ma anche quando si dimostrava affettuoso nei confronti della piccola Dawn.
Che dire, inoltre, dell’amore per Buffy?
Spike si è dichiarato innamorato della Cacciatrice nella quinta stagione, ma come ben sappiamo il suo sentimento si è evoluto ed è cambiato nel tempo. È passato dall’essere un’ossessione a divenire profondo e puro.
Inizialmente il rapporto tra Buffy e Spike non poteva essere considerato d’amore: era dettato dalla passione e dall’oscurità che accomunava la Cacciatrice ed il vampiro. Buffy aveva fisicamente bisogno di Spike, aveva bisogno di qualcuno che la facesse sentire libera e di non doversi preoccupare costantemente di tutti. Spike, d’altra parte, accettava di buon grado il trattamento riservatogli dalla Cacciatrice.
Il punto più buio della relazione tra i due non è stato, tuttavia, quando cercavano di uccidersi a vicenda. Il gradino più basso è stato raggiunto alla fine della sesta stagione, quando uno Spike accecato dalla rabbia e dal desiderio ha cercato di violentare la donna di cui era innamorato. Da quel momento in poi ha iniziato a farsi largo nel vampiro la consapevolezza di dover cambiare, di non poter essere più un essere senz’anima: non poteva pretendere di essere amato, doveva meritarlo.
Le torture subite in cambio della restituzione della propria anima non hanno mai fatto tentennare il sanguinaro: il vampiro biondo era ormai deciso a fare tutto ciò che poteva pur di apparire diverso agli occhi di Buffy.
Tornato a Sunnydale, però, il desiderio di Spike non era più quello di stare con Buffy. L’anima gli aveva fatto aprire gli occhi e prendere consapevolezza di tutte le atrocità commesse, arrivando a fargli odiare sé stesso.
Ciò che ha realmente permesso a Spike di redimersi non è stato il chip e neppure l’amore per Buffy: la sua anima, “un po’ arrugginita per scarso utilizzo”, gli ha permesso di odiarsi prima e in seguito di accettarsi. L’anima gli ha permesso di amare davvero Buffy, di aiutarla a credere in sé stessa e a lottare ancora una volta.