9) Freaky Fred – Leone il cane fifone
Se pensate che il sorriso di Freaky Fred (uno dei 10 personaggi che ci ha terrorizzato durante l’infanzia insieme a questi qui) sia la caratteristica più agghiacciante di questo personaggio, forse non vi ricordate della sua mania di tagliare il pelo al povero Leone. Una vera e propria ossessione, alla quale è riservata un intero episodio che mostra Fred immerso nel suo lavoro di barbiere. Maniacale e terrificante, Freddy è in grado di far passare la stragrande maggioranza dei mostri del cartone per dei teneri cuccioli. Questa fissazione per i capelli lo porta a radere compulsivamente chiunque incontri, un atto che egli stesso descrive come “naughty”.
La parola “naughty” diventa quindi un ritornello disturbante che Fred ripete con una cadenza che oscilla tra il divertito e il maniaco.
Il personaggio appare nell’episodio intitolato “Freaky Fred”, andato in onda nel 1999. È presentato come il cugino di Muriel, la dolce padrona di Leone il Cane Fifone e, fin dal suo arrivo alla fattoria, Fred emana un’aura di malvagia inquietudine. Alto, magro e con un sorriso perennemente stampato sul volto, Fred si distingue subito come un perfetto psicopatico che terrorizza il povero cane protagonista. L’animazione e il doppiaggio di Fred, affidato a Paul Schoeffler, contribuiscono notevolmente al suo fascino inquietante. La voce di Schoeffler, caratterizzato da una intonazione morbida e da una peculiare risata diabolica, dona tridimensionalità al personaggio superando l’ovvia caricatura.
L’episodio di Fred è costruito come una sorta di poesia, con il personaggio che racconta la sua storia in rima, aggiungendo un tocco di perturbante.
La serie esplora spesso la paura e l’ignoto, e Freaky Fred rappresenta d’altronde una paura molto reale e tangibile: quella di perdere il controllo su ciò che ci definisce. Nonostante poi appaia in un solo episodio, la sua figura è spesso citata dai fan della serie come uno dei momenti più memorabili e disturbanti dello show. Tanto che la sua risata e il suo modo di parlare sono diventati iconici, spesso parodiati e omaggiati in vari contesti.
10) Il Clown – Spawn
Venghino signori venghino, vi offriamo due villain al prezzo di uno. Il Clown fa il suo debutto nel numero 1 di “Spawn”, pubblicato nel maggio 1992 dalla Image Comics. Dietro questo bizzarro e grottesco personaggio si cela una delle menti più diaboliche dell’Inferno: il demone Violator. Creata da Todd McFarlane, la serie Spawn narra la storia di Al Simmons, un assassino governativo riportato in vita come un hellspawn (un soldato infernale) dopo essere stato tradito e ucciso. Il Clown/Violator è inviato sulla Terra per monitorare e manipolare Spawn, assicurandosi che segua il destino infernale riservatogli.
Se non bastasse l’aspetto fisico esteriore a renderlo spaventoso, ci pensa quello nascosto alla vista.
Da fuori, infatti, Il Clown è basso, grasso e caratterizzato da un trucco grottesco, ma al suo interno si cela un mostro ancora più terribile: Violator, un demone brutale e terrificante. In più di un’occasione il demonio cerca di spingere Spawn sulla strada del male provando a convincerlo di prendere le redini dell’esercito infernale cercando, altresì, di sfruttare la sua confusione e rabbia. Nel corso della serie, il Clown ha giocato ruoli cruciali in molte delle trame principali. Nel numero 8 di “Spawn”, viene rivelato il suo vero aspetto demoniaco, svelando ai lettori la portata della minaccia che rappresenta. La sua rivalità con Spawn raggiunge un picco durante la “Violator vs. Badrock” miniserie, dove si confronta con un altro personaggio dell’universo Image, mostrando ulteriormente la sua brutalità.
Nel film del 1997 “Spawn”, diretto da Mark A.Z. Dippé, il Clown è interpretato da John Leguizamo, mentre nella serie animata (che da piccoli ci faceva davvero paura insieme a questi cartoni animati), trasmessa su HBO dal 1997 al 1999, viene doppiato da Michael Nicolosi. L’aspetto, anzi gli aspetti inquietanti e la voce sibilante di Nicolosi rendono il villain uno dei più terrificanti degli show per ragazzi. Tanto da renderlo in realtà poco adatto a un pubblico di giovanissimi. In generale la serie tv è rimasta molto fedeli ai toni oscuri e maturi del fumetto e, anche per questo motivo, particolarmente elogiata dalla critica.