I cartoni animati per bambini sono solitamente sinonimo di leggerezza e spensieratezza, ma tutti noi abbiamo avuto un primo approccio con l’horror già dall’infanzia. Alcuni cartoni animati hanno saputo spingersi oltre, creando atmosfere inquietanti e personaggi bizzarri rimasti impressi nella memoria degli spettatori più giovani. Questi cartoni, pur essendo destinati ai più piccoli, si sono distinti per la loro capacità di esplorare le basi dell’horror mantenendo un tono adatto all’età. Tra mondi sovrannaturali, creature mostruose e situazioni grottesche, questi prodotti hanno saputo introdurre sottilmente l’elemento del terrore nell’intrattenimento per bambini. Nel seguente articolo esploreremo alcuni tra i migliori cartoni animati per bambini più inquietanti della storia. Quei programmi amati e ricordati con affetto che hanno lasciato un segno indelebile di paura nelle varie generazioni.
1) Uno dei migliori cartoni animati horror di sempre: Le tenebrose avventure di Billy e Mandy
Non potevamo non cominciare questa lista con un cult assoluto generazionale come Le tenebrose avventure di Billy e Mandy. La serie Cartoon Network, trasmessa dal 2001 al 2008, ha un seguito ancora oggi molto forte tra il pubblico. La storia si incentra sui personaggi di Billy, un ragazzino ingenuo e imbranato e Mandy, una bambina estremamente fredda e manipolatrice. Insieme a loro c’è il Triste Mietitore, Tenebra, un personaggio sarcastico, disilluso e sempre frustrato. Tenebra si ritrova costretto a servire i due bambini a causa di una scommessa persa. Da quel momento, il Mietitore è legato a loro, e i tre vivono una serie di avventure sovrannaturali, macabre e grottesche. L’ambientazione della serie spazia tra mondi ultraterreni, dove i protagonisti incontrano creature mitologiche e mostruose, e la loro quotidianità, caratterizzata da elementi assurdi e horror.
I tre protagonisti sono circondati da personaggi altrettanto eccentrici, tra cui Irwin, ragazzino goffo e segretamente innamorato di Mandy, e Hoss Delgado, improbabile cacciatore di mostri. Elemento distintivo di questo cartone è il black humor, che gioca sui temi della morte, della paura e della follia con ironia. Questo approccio ha permesso alla serie di trattare tematiche spesso considerate tabù per un pubblico giovane, sfidando i limiti della comicità per ragazzi. L’umorismo, tuttavia, è bilanciato dal carattere dei protagonisti: Billy è innocente e sciocco, Mandy fredda e calcolatrice. Nel frattempo Tenebra cerca invano di mantenere una certa dignità nonostante sia costantemente sottomesso e umiliato. La popolarità della serie è dovuta anche alla sua capacità di mescolare riferimenti alla cultura pop e omaggi al cinema horror, creando episodi che, pur restando nel genere dell’intrattenimento leggero, presentano un livello di complessità e profondità raro per i cartoni dell’epoca.
2) Hotel Transylvania – La serie
Si tratta di uno spin-off televisivo animato della popolare saga cinematografica omonima. Andata in onda nel 2017, la serie si concentra sulla vita dell’adolescente Mavis Dracula, figlia del celebre conte Dracula. Rispetto ai film che seguono le avventure di Dracula e della sua gestione dell’hotel per mostri, la serie è ambientata anni prima. Mavis e i suoi amici sono coinvolti in una serie di avventure e guai all’interno dell’hotel, di cui la protagonista sogna di prendere il controllo. La trama si incentra sulle dinamiche tra Mavis e i suoi amici. Hank è il timido figlio di Frankenstein, Pedro è una mummia insicura e spesso maldestra e Wendy, una creatura gelatinosa dolce e leale.
Insieme, si trovano a vivere situazioni stravaganti e talvolta surreali, legate agli ospiti mostruosi dell’hotel e agli imprevisti che del mondo soprannaturale. Le situazioni inquietanti sono stemperate dal tono comico. Il macabro risiede nell’uso di personaggi classici dell’orrore come vampiri, lupi mannari, mummie e fantasmi, tutti riuniti nell’iconico Hotel Transylvania. Anche se la serie non spaventa davvero, questi elementi richiamano l’estetica dell’horror tradizionale. Il tono macabro è anche evidente nelle attività quotidiane dei mostri, che dormono in bare, bevono sangue e partecipano a feste “spettrali”. Mavis e i suoi amici vivono situazioni horror: esplorano stanze proibite e evocano incantesimi, il tutto sempre trattato con un registro umoristico che prende in giro i cliché horror.