3) Milly – Vampiro per gioco
Milly – Vampiro per gioco è una serie animata che racconta le avventure di una bambina fuori dal comune. La protagonista cerca di trovare un equilibrio tra la sua identità soprannaturale e la sua voglia di vivere un’esistenza simile a quella degli umani. Milly, essendo nata in una famiglia di vampiri, ha ereditato alcune caratteristiche tipiche di queste creature. Dorme in una bara, ha una carnagione pallida e canini appuntiti, e mostra una forte avversione per la luce del sole. Tuttavia, a differenza degli altri vampiri, è curiosa del mondo umano e vorrebbe sperimentare le attività quotidiane dei suoi coetanei. L’aspetto macabro della serie si manifesta nella sua ambientazione e nei dettagli gotici che permeano la vita di Milly.
La casa della protagonista è un luogo oscuro e pieno di misteri. Arredata in uno stile classico e tenebroso, con candelabri, tende pesanti, ragnatele e una generale atmosfera da vecchio castello. La serie riesce a trasformare l’immaginario dei vampiri in qualcosa di giocoso. Il rapporto di Milly con il mondo umano è costantemente complicato da piccoli dettagli macabri: il suo amore per bevande dall’aspetto “sanguigno” e la necessità di nascondere la sua natura di vampira ai coetanei. Milly – Vampiro per gioco utilizza questi elementi in modo intelligente, riuscendo a offrire ai giovani spettatori una prospettiva simpatica e avvincente sul mondo dei mostri, con un messaggio positivo sull’accettazione di sé stessi e delle proprie differenze.
4) Invader Zim
Tra i migliori cartoni animati horror c’è sicuramente anche Invader Zim, serie animata trasmessa su Nickelodeon dal 2001 al 2006. La serie segue le disavventure di Zim, un alieno della razza Irken inviato sulla Terra con la missione di conquistarla per il suo impero galattico. Zim, però, non è un invasore particolarmente brillante e, in realtà, i suoi superiori lo hanno spedito sulla Terra solo per allontanarlo e liberarsi di lui. Ignaro di questo, Zim si dedica con un entusiasmo smisurato e caotico alla sua “missione”, mettendo in atto piani stravaganti e assurdi per conquistare il pianeta. Ad accompagnarlo nelle sue folli imprese c’è il suo fedele ma disfunzionale robot aiutante, GIR, imprevedibile e piuttosto difettoso. GIR è goffo e confusionario, si interessa molto di più ai tacos e ai divertimenti terrestri che alla conquista del pianeta. Il principale antagonista di Zim è Dib, un compagno di scuola umano ossessionato dall’occulto e convinto che Zim sia un alieno, sebbene nessun altro gli creda.
Dib cerca costantemente di smascherare Zim e sventare i suoi piani, ma spesso fallisce a causa dell’indifferenza generale delle persone intorno a lui e della sua stessa incapacità di trovare prove concrete. La serie si distingue per il suo tono oscuro, uno stile visivo eccentrico e un umorismo pungente che la rendono unica nel panorama dell’animazione per ragazzi. Invader Zim non si limita a un’animazione convenzionale: ha un’estetica volutamente distorta e inquietante, con colori cupi e un’attenzione particolare per il design bizzarro dei personaggi. Questa scelta estetica, insieme ai dialoghi stravaganti e a una narrazione spesso imprevedibile, contribuisce a creare un’atmosfera surreale e fuori dagli schemi. Sebbene la serie non sia durata a lungo, ha guadagnato uno status di culto grazie al suo stile unico e ai temi poco convenzionali.