9) Futurama
Immagina di trovarti seduto sul divano, occhi incollati allo schermo mentre le avventure di Fry, Leela, Bender e il resto della ciurma della Planet Express si susseguono una puntata dopo l’altra. È come se il futuro, con tutta la sua innovazione e stranezza, si mescolasse con la comicità, creando una sorta di cocktail intergalattico. Nel 1999, Matt Groening torna con un’altra creatura: Futurama (il cartone animato che sta a Disincanto come I Simpson stanno ai Griffin).
In questa figlia minore, Groening immagina un futuro coloratissimo e stramboide raccontato attraverso gli occhi di un tipo della pizza che è stata catapultato per sbaglio (!) nel futuro. Fry rappresenta un po’ tutti noi in questo futuro bizzarro, sempre sorpreso dalle stranezze che il destino gli riserva. Accanto a lui ci sono Bender, robot alcolizzato e sesso dipendente con manie di grandezza, il suo pronipote il geniale dottor Farsworth e tutti gli altri pazzi membri della Planet Express. Soprattutto, c’è Leela, capitano della nave e grande amore di Fry. E poi ci sono le avventure spaziali, gli incontri con alieni di ogni forma e dimensione, le trovate geniali mescolate con una buona dose di satira sociale.
È una serie che fa ridere, ma anche riflettere, che ci porta a guardare il nostro presente attraverso la lente distorta del futuro.
Un cartone animato in cui Groening sperimenta con leggerezza optando per una narrazione decisamente meno orizzontale dei Simpson in cui le singole avventure nascondono indizi sparsi per una trama generale molto più ricca. Ci sono eventi della prima stagione che hanno rilevanza anche molti anni dopo e non dimentichiamo che i personaggi di Futurama crescono concretamente traendo insegnamenti dalle mille avventure che affrontano.
Dopo diversi film animati poter vedere un film live action o un serie tv sarebbe davvero un sogno che si realizza. Il materiale per tirar fuori un ottimo prodotto sci-fi c’è tutto: personaggi variegati, una storia d’amore epica, pianeti da esplorare, segreti e misteri. Futurama potrebbe davvero funzionare in carne e ossa creando una serie tv che combini la satira di The Orville con la potenza espressiva di Star Wars.