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Catch-22 merita tutta la vostra attenzione

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Vi avevamo già parlato di Catch-22 dopo l’anteprima a Roma. Adesso, in seguito alla visione completa di tutti gli episodi, vogliamo approfondire le ragioni per le quali vi consigliamo di dare una chance a questo piccolo gioiello in onda su Sky Atlantic.

La miniserie antimilitarista è stata ideata da George Clooney, basandosi sull’omonimo romanzo del 1961 scritto da Joseph Heller. Gli episodi sono solo sei, ognuno della durata di circa 40 minuti. Sebbene si sia concluso il periodo della prima visione, le repliche di Catch-22 andranno in onda su Sky Atlantic ancora per un po’. Inoltre, la serie è interamente disponibile su Sky On Demand e su Now TV.

Un cast d’eccezione

george clooney

La prima caratteristica di Catch-22 che salta all’occhio è la scelta ponderata degli attori, alcuni dei quali sono ben noti al pubblico. George Clooney doveva interpretare l’antagonista principale della serie, ma ha preferito concentrarsi sul ruolo da regista e ha scelto un personaggio minore, quello del tenente Scheisskopf. Il compito di sostituire la star americana è toccato a Kyle Chandler (Friday Night Lights) nei panni del colonnello Cathcart. Un altro ruolo militare è riservato a Hugh Laurie (Dr. House), che interpreta il maggiore de Coverly. Infine, quando le scene si spostano nel cuore di Roma, i membri dell’esercito trascorrono il loro tempo in un bordello gestito da Marcello (Giancarlo Giannini).

Ma il protagonista assoluto di Catch-22 è John Yossarian.

catch-22

Il bombardiere dell’esercito americano è interpretato da Christopher Abbott e, grazie alla sua storia, vediamo le conseguenze della guerra nella vita dei militari. Yo Yo si era unito alla squadra del tenente Scheisskopf convinto che la fase di addestramento sarebbe durata a lungo e l’avrebbe tenuto lontano dalla guerra vera e propria. Le cose non vanno come aveva previsto e la squadra viene trasferita a Pianosa, sotto il comando del colonnello Cathcart.

La vita di Yossarian si intreccia con quella dei suoi compagni. La questione interessante è che l’aspetto di tutti i giovani attori scelti per far parte della serie sembra combaciare perfettamente con l’epoca della Seconda guerra mondiale. Sarà per i costumi o, forse, per l’effetto “seppia” delle immagini, ma il risultato è che lo spettatore si sente immerso in un altro contesto storico, dimenticando per un attimo che molti dei protagonisti di Catch-22 non erano neanche nati all’epoca dei fatti. Eppure, l’intero cast riesce a trasmettere tutte le complesse emozioni che la guerra ha suscitato nell’animo degli uomini.

Il nemico invisibile e l’importanza dell’apparenza

Kyle Chandler

L’intera trama di Catch-22 è un manifesto contro l’assurdità e la crudeltà della guerra. George Clooney e tutta la troupe cercano di lanciare il messaggio con vari espedienti. Uno di questi è la ridicolizzazione di tutto il processo bellico, tramite gag comiche e drammatiche allo stesso tempo. L’altra “arma” degli sceneggiatori è l’invisibilità del nemico. I personaggi lottano contro qualcuno che non viene mai mostrato. Le missioni dei protagonisti sono praticamente tutte uguali e aumentano inesorabilmente.

Lo scopo della guerra non è chiaro a nessuno, ma quello di Yo Yo sì.

Il colonnello Cathcart continua ad alzare il numero delle missioni da compiere, perché l’unica cosa che gli interessa è fare bella figura. Ogni evento viene trasformato in un pretesto per migliorare la propria reputazione e quella della sua squadra. Per questo l’uomo cerca di coprire gli errori con promozioni e premi di dubbia utilità.

Yossarian vuole finire il suo mandato al più presto, per non dover vedere più i suoi compagni morire uno dopo l’altro davanti ai suoi occhi. Il protagonista cerca in tutti i modi di ottenere un congedo appellandosi al Comma 22, il grande paradosso della serie.

Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.

La pazzia che Yo Yo cerca di fingere a tutti i costi comincia ben presto a insinuarsi davvero nella sua mente.

Nessun eroe

Yossarian

Se pensate di vedere grandi atti di coraggio e morti inscenate in maniera commovente, vi sbagliate di grosso. Al contrario, Yossarian e gli altri personaggi mostrano spesso la loro codardia. C’è chi si interessa di più alle costolette d’agnello rispetto alle questioni militari, come il maggiore de Coverley. C’è chi scappa dalle responsabilità, nascondendosi dentro al suo ufficio e poi c’è chi ne approfitta per cimentarsi nel commercio, come Milo Minderbinder.

A nessuno importa veramente di salvare la patria e combattere per un bene superiore.

Catch-22 dimostra la grande maturità artistica di George Clooney, che ha usato la sua vasta esperienza per farci riflettere, raccontando una storia scritta nel 1961, ma spaventosamente attuale.

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