Gioiello di punta della rete Rai, Che Dio Ci Aiuti è una serie tv italiana che ha riscosso molto successo grazie alla sua originalità e simpatia.
La serie, ambientata in un convento, è andata in onda per la prima volta nel dicembre 2011. All’epoca nessuno poteva immaginare che col tempo sarebbe diventata così famosa da conquistare con ogni episodio almeno il 20% dello share.
L’idea di base è tanto semplice quanto efficace: Che Dio ci Aiuti è la storia di suor Angela che, assieme le sue consorelle, gestisce un convitto e un bar dal nome Angolo Divino. Tra le ragazze e i ragazzi che vivono con loro e i clineti del bar suor Angela, un po’ ficcanaso e sempre pronta ad aiutare gli altri, entra in contatto con tantissime vicende quotidiane diverse e si ritrova sempre più coinvolta nei loro problemi.
La serie è prodotta da Lux Vide di Luca Bernabei per Rai Fiction diretta dal regista Francesco Vicario (I Cesaroni), mentre la sceneggiatura è di Elena Bucaccio (Tutti pazzi per amore) e l’idea di base della fiction è di Carlotta Ercolino Mauro Graiani e Andrea Valagussa. Tutte le stagioni sono disponibili in streaming sulla piattaforma Rai Play, ma sono numerose anche le repliche che vengono mandate in onda su Rai 1.
Per conoscere i motivi che si celano dietro il successo Che Dio ci Aiuti ecco 10 curiosità raccolte per voi.
1) Nasce come uno spin-off
La prima volta che incontriamo suor Angela (intrepretata dalla bravissima Elena Sofia Ricci) e suor Costanza (Valeria Fabrizi) infatti è in una puntata di un’altra fiction famosissima a tema religioso di Rai 1: Don Matteo.
Nell’episodio dell’ottava stagione “Don Matteo sotto accusa”, le due suore hanno un breve cameo in cui incontrano il prete-detective più amato della televisione pronto a suggerirgli il nome per il nuovo bar del loro convitto: l’Angolo Divino. Anche la prima volta che sentiamo dire il famoso motto della serie – nonchè titolo della fiction – è dritto dalla bocca di Terence Hill. A fine puntata, infatti, viene bucata la quarta parete per presentare la nuova serie: Che Dio ci Aiuti. Tutto ciò nel lontano 2011, ma la serie continua ad andare avanti!
2) Nasce come un giallo
Vista la vicinanza tematica con Don Matteo, inizialmente le due serie si assomigliavano molto di più.
Il genere principale di Che Dio ci Aiuti nell’arco della prima stagione era infatti il giallo: suor Angela si ritrovava a dover risolvere non solo i problemi delle sue protette, ma anche e soprattutto veri e propri crimini. A partire dalla seconda stagione in poi il format ha subito un repentino cambio di rotta: il punto focale è diventato quello della commedia, più leggero e fruibile per il pubblico della fiction, ormai affezionatissimo.
3) Che Dio ci Aiuti cambia spesso location
La serie ha più volte dovuto cambiare location per adattarsi non solo alle volontà di trama, ma soprattutto per gestione degli spazi pubblici.
Le prime due stagioni sono state ambientate e girate nella città di Modena. Con l’inizio della terza stagione, invece, Che Dio ci Aiuti si è dovuto spostare a Fabriano nelle Marche. L’entrata del nuovo convento corrisponde all’Oratorio, mentre il bar si affaccia sulla piazza del Comune.
Alla fine della quinta però c’è stato un nuovo cambio che ha spostato la produzione della fiction nella bellissima Assisi, non senza qualche polemica: il sindaco della cittadina marchigiana, infatti, ha minacciato di querelare la Lux Vide per richiedere un risarcimento danni. A suo dire infatti non sono stati rispettati gli accordi tra il comune di Fabriano e la produzione Rai: la scelta di spostarsi in Umbria deriverebbe, a suo dire, da motivi finanziari.
Molti degli interni, invece, sono girati in vari quartieri della città di Roma: non solo l’atrio dell’Università Tor Vergata, ma anche alcune vie di Trastevere sono diventate protagoniste nelle vicende seguite da suor Angela.
4) La quinta stagione è stata un enorme successo
Come sottolineato anche dal direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta, Che Dio ci Aiuti è un grande successo, tra le comedy più longeve e seguite di sempre.
Non solo ci sono milioni di persone che hanno seguito la quinta stagione della serie – arrivando nell’ultima puntata a vette altissime di 5.7 milioni di spettatori – ma il dato più rilevante sta nel constatare quali fasce della popolazione si sono avvicinate a questa storia. La fiction spopola tra le ragazze più giovani, in particolare le ragazze 8-14 anni che raggiungono il 33% del totale e nella fascia 15-24 anni che costituiscono il 35%. E’ facile immaginare anche il perchè: i valori e gli insegnamenti di suor Angela sono un esempio positivo a cui molte giovani donne possono ispirarsi.
5) Ha lanciato Lino Guanciale
Grande plauso va anche al cast della fiction più amata di Rai 1: sono moltissimi infatti gli attori e le attrici che hanno prestato il proprio viso alla serie, sia per un episodio o intere stagioni.
Nelle prime stagioni infatti i personaggi principali erano affidati a grandi attori che, per un motivo o per un altro, hanno poi lasciato spazio ad altri. Da Serena Rossi – che in Che Dio ci Aiuti interpretava Giulia, una ragazza madre che per crescere sua figlia Cecilia ha dovuto abbandonare gli studi in Informatica – a Lino Guanciale.
L’attore ha sempre affermato di non voler rimanere legato a un singolo ruolo, ma nonostante abbia abbandonato la fiction come personaggio principale alla fine della terza stagione, è sicuramente molto grato alla popolarità ottenuta con Che Dio ci Aiuti.
Il suo personaggio, Guido, è un ex avvocato di successo divenuto professore universitario. Uomo colto e intelligente, all’inizio della serie è sposato, ma la sua relazione termina dopo un tradimento. La grande storia di amore del suo personaggio è con Azzurra Leonardi – interpetata da Francesca Chillemi – con cui forma una famiglia. Dopo il matrimonio con Azzurra, all’inizio della quarta stagione, Guido parte per Londra con suo figlio Davide al seguito, tò la sua partenza in tragedia: morirà in un incidente stradale sei mesi dopo la loro partenza, lasciando Azzurra, nella quinta stagione, distrutta dal dolore.
6) Nel cast c’è anche una Miss Italia
Grande amore di Guido, Azzurra Leonardi è anche una delle protagoniste più importanti e divertenti di Che Dio ci Aiuti.
Il suo personaggio cambia più volte col passare delle stagioni: ad inizio serie è una ragazza molto superificiale e viziata, ma col tempo si trasforma in una persona buona e compassionevole. Alla fine della quinta stagione il terribile lutto la porta ad avvicinarsi a Dio, pensando di prendere i voti. Azzurra è interpretata dalla bellissima Francesca Chillemi. A soli 18 anni la ragazza è diventata Miss Italia nel 2003 ricevendo la corona da Claudia Cardinale.
Da allora è entrata nel mondo della televisione tramite parti in varie fiction famose come Il Commissario Montalbano, Carabinieri e Un Medico in Famiglia.
7) Suor Costanza ha iniziato coi fotoromanzi
Se il personaggio di Elena Sofia Ricci è giovanile e birichino, suor Costanza è il suo esatto opposto.
Ligia alle regole, devota e testarda, la madre superiora del convento ha dato sin da subito filo da torcere non solo a suor Angela, ma anche e soprattutto agli ospiti del convitto. Sotto questa corazza di rigore e freddezza però si nasconde un cuore d’oro pronto ad aiutare gli altri. Il ruolo è interpretato da Valeria Fabrizi, grandissima attrice italiana. Amica d’infanzia di Walter Chiari, Fabrizi esordisce nel mondo dello spettacolo con i fotoromanzi. Qualche anno dopo nel 1957, invece, partecipa al concorso di Miss Universo dove si posiziona quarta.
E’ difficile immaginare suor Costanza indaffarata tra un servizio fotografico e un concorso di bellezza, ma la bellezza di Valeria Fabrizi e la sua interpretazione della madre superiora sono un testamento anche al suo talento.
8) Gianmarco Saurino interpreta sempre l’avvocato
A partire dal 2017 il vuoto lasciato dal personaggio di Guido – e nella fiction da un attore così bravo come Lino Guanciale – è stato riempito dall’introduzione di un altro personaggio, Nico, interpretato da Gianmarco Saurino.
Il suo esordio televisivo corrisponde infatti con l’inizio della quarta stagione di Che Dio ci Aiuti: Nico, amico e testimone di nozze dell’ormai defunto marito di Azzurra, si trasferisce nel convitto di suor Angela ed entra a far parte dei personaggi ricorrenti delle stagioni successive.
La sua performance come avvocato deve aver convinto così tanto gli spettatori da avergli permesso di interpretare sempre un avvocato in un’altra serie tv italiana firmata Rai 1: in Non dirlo al mio capo infatti interpreta Massimo Altieri, giovane avvocato nello studio legale di Enrico Vinci. Anche questa fiction è disponibile in streaming sulla piattaforma di Rai Play.
9) Elena Sofia Ricci e i suoi problemi con la fiction
Durante le riprese della quinta stagione di Che Dio ci Aiuti Elena Sofia Ricci si è dovuta dividere tra il set e l’ospedale.
L’attrice ha dovuto infatti affrontare prima la malattia e poi la morte della madre Elena Ricci Poccetto, figura di spicco per la storia del cinema e della televisione (viene considerata infatti la prima scenografa donna italiana). In un’intervista rilasciata a DipiùTv, infatti, ha raccontato come è stato difficile per lei dividersi tra questa tragedia privata e lo spirito felice della fiction Rai:
“Mi sono affidata molto alla fede per trovare il conforto che mi serviva per andare avanti. Ho fatto avanti e indietro dall’ospedale al set per tutto il tempo necessario. Ho continuato a lavorare anche se mia mamma stava poco bene. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha dato una grandissima forza in questo periodo così difficile”
10) La sesta stagione è stata interrotta per via della pandemia
A Gennaio del 2020 era stato annunciato l’imminente inizio delle riprese della sesta stagione di Che Dio Ci Aiuti (ne abbiamo parlato anche qui).
Questo, come tanti altri progetti, è stato improvvisamente messo in pausa con lo scoppio della pandemia. Il covid ha però rallentato e non fermato le riprese che sono ripartire nel Giugno 2020 e hanno permesso l’uscita della fiction per l’inizio del 2021. La produzione della fiction Rai però continua a subire numerosi rallentamenti. Nonostante questo le dieci puntate già girate sono un ottimo antidoto contro la tristezza e l’angoscia del momento. Come ha anche detto Diana del Bufalo, Monica nella fiction:
Si respira quest’aria un po’ pesante che hai voglia anche di alleggerire la situazione, quindi hai voglia di scherzare. A volte il regista si arrabbia, giustamente, siamo tutti giovani, siamo tutti amici ci vogliamo tutti bene, facciamo casino.