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Christian 2×01/2×02 – Predestinati, angeli e santi

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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Christian 2×01/2×02, le prime due puntate della serie Sky appena tornata in onda!!

Noi siamo il posto in cui siamo cresciuti. Dobbiamo difenderlo come si difende un castello. Città-Palazzo è un quartiere abbandonato e fatiscente incastonato nel vuoto desolante della periferia romana. È un aggregato urbano di casermoni sbrindellati che svettano sul niente circostante. La geometria compiuta degli edifici fa a cazzotti con il marasma di miserabili che ci fluttuano dentro, tutti appesi a una speranza sgretolata. Spacciati, sfiancati, depressi. Un posto che ha bisogno di evocare un santo è un posto pericoloso. Racimola pezzi di squallore per tenere la bellezza a debita distanza, non accessibile a quelle anime disperate che devono limitare l’orizzonte del proprio sguardo entro confini già predefiniti e stabiliti. Assoggettare le persone è più facile quando si sbarra loro la visuale sul mondo. E in questo, la Città-Palazzo in cui è cresciuto Christian somiglia più a un’isola abbandonata che a un quartiere metropolitano. È dislocata nel mondo di mezzo che separa l’eleganza e il dinamismo della città moderna dalla disperazione più totale. E in questo regno di infelici e disgraziati, la speranza è corrosiva. Christian 2×01/2×02 segna il ritorno della serie Sky sui nostri schermi. Un ritorno attesissimo dai fan della prima ora, ma anche l’occasione buona per il pubblico di Sky che se lo fosse perso, di recuperare questo gioiellino che sembra essere purtroppo passato inosservato.

La serie creata da Roberto Saku Cinardi e diretta insieme a Stefano Lodovichi torna con una seconda stagione che tenta di sfruttare il successo della prima.

Christian 2x01/2x02 (640x360)
Christian 2×01/2×02 (640×360)

Christian è la storia di uno scagnozzo di periferia al soldo del boss del quartiere che scopre di avere il “dono” di curare le persone. Un eroe con le stimmate che di eroico non ha proprio nulla. Obbedisce e non fa domande, picchia quando deve picchiare, rompe ossa come fosse una qualsiasi mansione da operaio o manovale. I confini del suo mondo sono ristretti, vive in uno spazio angusto e non ha particolari aspirazioni, perché la vita di periferia annacqua pure quelle. Quando però gli compaiono all’improvviso delle stimmate sulle mani, il ruolo di Christian nel mondo viene completamente stravolto. Il ragazzo scopre di avere il potere di curare gli ammalati, di strappare alla morte i tossicodipendenti, di risvegliare le persone dal coma. Il “dono” di Christian crea però una serie di problemi a tutto il sistema di potere pazientemente edificato da Lino, il boss di Città-Palazzo, perché i miracoli hanno la capacità di riaccendere la speranza nei disgraziati. E la speranza anticipa stravolgimenti e cambiamenti che i leader saldamente ancorati al potere non possono permettersi il lusso di concedere. Nella prima stagione di Christian abbiamo visto come la serie è stata capace di andare al di là dei confini del bene e del male. Tutto, nella prospettiva di questo show, è molto più fluido, scivoloso, variabile. Angeli e demoni, Cristo e Anticristo, abitano la stessa dimensione e si contendono uno spazio dimenticato e abbandonato da tutti.

Christian 2×01/2×02 spalanca le porte alla nuova era della serie Sky.

Christian 2x01/2x02 (640x360)
Christian 2×01/2×02 (640×360)

Quando un re muore, finisce che tutti gli altri si ammazzino tra di loro per trovarne uno nuovo. È ciò che accade nella Città-Palazzo dopo che Christian ha ucciso Lino e creato una vacatio di potere destinata a non rimanere tale. I nigeriani sono determinati ad approfittare della scomparsa del grande capo per capovolgere lo schema di potere ed estendere la propria influenza all’interno del quartiere. Dall’altro lato, i fedelissimi di Lino tentano di riorganizzarsi e riassestarsi dopo la scomparsa del loro capo per non concedere nulla ai potenziali nemici. E in tutto il caos che segue il rovesciamento di un sovrano, Christian si presenta come il nuovo leader da seguire. Il suo particolare dono ha riacceso la speranza negli abitanti della Città-Palazzo – che accorrono alla sua porta per farsi toccare dalle mani “sante” – ma ha anche destato le attenzioni del Vaticano, che tramite un suo postulante, Matteo (Claudio Santamaria), cerca di capire quale sia l’origine di un tale potere. Il bene o il male? Il finale della prima stagione ha capovolto il nostro punto di vista, ma quel che ci attendiamo dal nuovo ciclo di episodi è un ulteriore cambio di prospettiva. Per la Santa Sede, Christian è un falso profeta messo in circolo dal maligno, una potenziale minaccia da annientare servendosi dei servigi del “miracolato” Matteo. Per il Biondo, invece, Christian è un prescelto, un uomo dotato di libero arbitrio che deve scegliere che tipo di re vuole essere.

È tutto molto fluido, tutto molto relativo.

Bene e male sono forze che partecipano al caos. Il fine è quello di ristabilire l’ordine? Christian 2×01/2×02 riesce ad affrontare dei temi già sviscerati dalle serie Sky con grande originalità. La scrittura di questo show è sottile e brillante e a beneficiarne sono sia il racconto che i personaggi. Edoardo Pesce è tornato a vestire i panni del protagonista. È un eroe (o antieroe?) ingenuotto e fondamentalmente bonaccione. Il potere che si è ritrovato tra le mani lo ha elevato dalla condizione di anonimato a quella di angelo, profeta, predestinato. Il contatto con l’elemento sovrannaturale lo rende una specie di supereroe da graphic novel trapiantato nella borgata romana, dove l’ironia è una componente ineliminabile del contesto. Accanto a questa specie di santone con la parlata biascicata, c’è Rachele (Silvia D’Amico), la vicina di casa di Christian salvata da un’overdose. La ragazza è uno dei personaggi più interessanti della serie. In Christian 2×01/2×02 vediamo come sia legata al protagonista da una forza misteriosa e sovrannaturale che le impedisce fisicamente di allontanarsi da lui. Ogni tentativo di lasciare la Città-Palazzo viene vanificato da questa molla invisibile che la respinge continuamente indietro, almeno fin quando l’emissario del Vaticano non la “libera” dalle catene del maligno. In questi primi episodi ritroviamo anche Davide (Antonio Bannò), il figlio di Lino rimasto all’improvviso orfano e senza gambe, che completa il triangolo di personaggi estratti da Città-Palazzo.

Christian 2×01/2×02 (640×360)

La new entry di Christian 2×01/2×02 è invece Laura Morante, nei panni della Nera, un angelo dell’esercito del Bene. Il personaggio di Morante non è mai apparso nella prima stagione della serie, mentre sarà una delle novità di Christian 2. La Nera è posta in contrapposizione al Biondo (Giulio Beranek). Tutti e due rappresentano la personificazione dei concetti antitetici di bene e male. La loro influenza su Christian e Matteo è ravvisabile già in queste prime puntate. Se c’è una cosa infatti che appare chiara sin da subito, guardando Christian 2×01/2×02, è che stavolta i personaggi “umani” somigliano molto di più a delle pedine nelle mani di forze sovrannaturali e misteriose che dirigono il gioco dall’alto. E questo malgrado il libero arbitrio. C’è chi spinge per il caos e chi riporta l’ordine: bisognerà capire da quale prospettiva inquadrare tutta la questione.

Intanto, Christian cerca di edificare un regno nuovo, che passi attraverso il superamento dei vecchi schemi e delle storiche rivalità.

La Città-Palazzo, nelle mani di un boss santo, è destinata a diventare una città utopica, un regno illuminato. Solo un po’ più coatto. L’utopia è una cosa perfetta destinata a non realizzarsi, dice il Biondo. Ma Christian ha il potere (letteralmente) per farlo sul serio e i primi passi che muove all’interno del suo nuovo regno sembrano inaugurare una nuova era. Ogni grande rivoluzione passa però sempre attraverso una scia di vendette e tentativi di arginarla. Per cui immaginiamo che nei prossimi episodi ci attendano scontri, faide tra bande rivali e sottili giochi di potere tra le fazioni del bene e del male. Ad ogni modo, sono bastate già le prime puntate per capire che, dal punto di vista della regia, Christian si conferma una grandissima serie tv. L’elemento sovrannaturale viene inserito all’interno di un contesto profondamente terreno, quasi profano. La scena in cui i nigeriani accerchiano il protagonista sembra ritagliata da una pagina di un vangelo blasfemo: il popolo che lancia il cibo come arma di offesa a protezione del suo profeta, le mani al cielo di Christian, il fascio di luce che ne illumina il profilo, l’anello che finalmente riesce a infilarsi al dito, suggellano la presa di potere di un predestinato che sembra ergersi a difensore degli ultimi, in uno strano regno di sporcizia, squallore e tanta umanità bisognosa di speranza.

Il ritorno di questa serie Sky è una gran bella notizia per il mondo della serialità italiana. Che speriamo sappia rivalutarla e darle il giusto peso.