Il bene contro il male è una dicotomia su cui si fonda gran parte della produzione cinematografica dai suoi albori fino ai giorni nostri. Una lotta eterna, dove tradizionalmente il favore del pubblico va alle forze del bene, eppure ci sono stati alcuni villain che hanno fatto vacillare le nostre buone intenzioni. Personaggi come Darth Vader, impossibili da non amare e la cui ammirazione ci ha causato sofferenza. Perché si, sapevamo che avremmo dovuto odiarli, eppure non ci riuscivamo. E allora abbiamo odiato noi stessi, per aver amato follemente quei villain tanto affascinanti quanto oscuri e minacciosi.
Il cinema è pieno di personaggi del genere, di cattivi che hanno incantato e conquistato i cuori di milioni di fan. Difficilmente siamo finiti completamente per “fare il tifo” per loro, ma li abbiamo rispettati e ammirati e la loro sorte, per quanto giusta, ci ha causato una fitta di dispiacere inevitabile. Ognuno ha i suoi villain preferiti, oggi scopriamo i dieci che personalmente ho amato follemente, nonostante la ragione mi portasse a non doverlo fare. Però, come si dice, al cuor non si comanda.
I 10 villain che ho amato follemente: Darth Vader
Impossibile non partire da qui. Darth Vader è stato uno dei primi villain mainstream, il suo esordio risale al 1977, anno del primo e indimenticabile film di Star Wars. Da quel momento, questo oscuro servo del terribile Impero Galattico è entrato a pieno titolo nel patrimonio culturale dell’umanità intera, affermandosi come uno dei villain più iconici e amati della storia del cinema. La sua vicenda si dipana, poi, attraverso diversi film, dalla trilogia originale a spin-off come Rogue One, fino alle recenti serie tv. Un percorso lungo più di 40 anni, in cui il fascino di Darth Vader è rimasto immutato.
È impossibile non amare un villain costruito così sapientemente, introdotto da un jingle apposito che ha alimentato in maniera indiscutibile il suo fascino. Eppure, le connotazioni di Darth Vader sono altamente negative. La sua rappresentazione è ispirata a quella dei nazisti, con l’elmo che ricalca proprio uno dei copricapi dell’esercito tedesco del tempo. D’altro canto, lo stesso Impero ha una connotazione fortemente dittatoriale e riconducibile all’ideologia dei fascismi che hanno imperversato in Europa nella prima metà del Novecento. Insomma, culturalmente è un personaggio deprecabile e nei film è spietato e cinico, eppure quale fan di Star Wars non ha mai comprato o posseduto un gadget dedicato a Darth Vader?
Darth Vader e i villain che ho amato follemente: Lord Voldemort
Un altro villain di un’altra saga iconica come quella di Harry Potter. Per chi è cresciuto con i libri della Rowling e i film sulle avventure del maghetto con la cicatrice, Lord Voldemort è una sorta di equivalente dell’uomo nero. Il suo arrivo è una minaccia costante per anni, poi si materializza, esattamente a metà della saga, e scopriamo che quell’oscuro mago ci piace molto più del dovuto. Ormai siamo affezionati a Harry e dovremmo odiare con tutte le nostre forze l’uomo che ha ucciso i suoi genitori, eppure non possiamo ignorare il suo fascino.
Non è un caso se dalla sua comparsa fisica ne Il Calice di fuoco, l’attenzione viene spostata sempre più su di lui, gelido e magnetico, tremendamente affascinante. Il suo arrivo fa fare all’intero franchise un salto di qualità immenso e alla fine ci rendiamo conto di avere avuto a che fare con uno dei villain più riusciti della storia del cinema.
Hannibal Lecter
Ok, qui i sensi di colpa aumentando esponenzialmente. Serve una precisazione, però: la versione di Hannibal Lecter in questione è sostanzialmente quella de Il silenzio degli innocenti. La grandiosità di Anthony Hopkins, non a caso premio Oscar nel 1992 per questo ruolo, è evidente proprio nel riuscire a rendere un personaggio a dir poco deprecabile come Hannibal Lecter un villain amato e ammirato. Un’operazione non riuscita, ad esempio, a Gaspard Ulliel, che ha interpretato lo stesso ruolo in Hannibal Lecter – Le origini del male.
L’ammirazione per questo spietato killer suscita un senso di disgusto personale non indifferente, perché stiamo parlando di una persona che ha letteralmente mangiato le sue vittime. Eppure, nei dialoghi con la giovane recluta Clarice Sterling non riusciamo a staccare lo sguardo dal magnetico e ipnotico Anthony Hopkins, un attore in grado di dare fascino a uno dei più malvagi killer della storia cinematografica.
Darth Vader e i villain che ho amato follemente: Thanos
Il grande villain dei giorni nostri. Thanos è il cattivo supremo della mega costruzione narrativa che ha contrassegnato i primi dieci anni dell’universo cinematografico Marvel, il più grande franchise attivo in questo momento. Parte del fascino di questo personaggio sta nella sua attesa: per anni la Marvel ha costruito storie su storie paventando l’arrivo di una minaccia costretta a riunire tutti i grandi supereroi non solo del pianeta, ma dell’universo intero. La sua figura si è delineata nell’ombra, ha assunto i contorni della leggenda già prima della sua comparsa. Poi, al suo arrivo, non ha deluso le aspettative.
Thanos è un personaggio riuscitissimo perché coerente e razionale. È responsabile letteralmente di un genocidio universale, sterminando il 50% della popolazione dell’universo intero. Un numero di vittime nemmeno calcolabile. Eppure, non ci sono furia e squilibrio nelle sue azioni, la sua non è una crudeltà delirante o fine a se stessa, ma è cinicamente ragionata. Proprio questa coerenza conferisce un’aura di rispetto al personaggio, la sua volontà e la solennità con cui compie il suo insano gesto sono fonte di ammirazione. Poi ci rendiamo conto di quello che ha compiuto e, riflettendoci, ci sentiamo in colpa per aver anche minimamente empatizzato col folle titano.
Joker
Siamo di fronte all’esatto contrario di Thanos. Non c’è alcun briciolo di raziocinio, né un disegno logico, nulla di tutto ciò nei contorti piani di Joker. È caos per il caos stesso. In realtà Joker segue una coerenza tutta sua, ma agli occhi esterni è praticamente illeggibile. Il pagliaccio di Gotham è il simbolo dell’anarchia e in quanto tale esercita un fascino incontrollabile. È la personificazione della libertà sfrenata, della possibilità di sovvertire qualsiasi ordine costituito e di agire secondo piani tutti propri. Tentazioni che si presentano spesso agli uomini e che non possono non affascinare.
Inoltre, a contribuire al successo del personaggio ci sono state le leggendarie interpretazioni di Jack Nicholson e di Heath Ledger, capaci di dare vita a versioni iconiche e amatissime di Joker nei film di Batman. Il pagliaccio racchiude in sé un mix di elementi capaci di attrarre in maniera incontrollata, al contempo le sue azioni spietate e ciniche danno vita a un senso di repulsione che forma una dicotomia insita nel carattere del personaggio.
Darth Vader e i villain che ho amato follemente: Alex DeLarge
La violenza al cinema ha il volto di Alex DeLarge. In quel capolavoro che è Arancia meccanica di Stanley Kubrick, Alex è il leader degli spietati drughi, il gruppetto di ragazzi che passa le sue giornate andando in giro a esercitare “l’amata Ultraviolenza.” La loro è cattiveria pura, fine a se stessa, che crea un senso di repulsione per tutto il film. Eppure, col passare dei minuti si finisce per cedere al fascino del suo personaggio, non a caso rimasto iconico nella storia del cinema.
L’attenzione dalla violenza di Alex si sposta su quella del governo e il drugo diventa quasi una vittima degli eventi, nonostante il suo carattere spietato continui a manifestarsi. Alex DeLarge suscita sensazioni molto controverse agli spettatori, perché la sua violenza immotivata respinge, ma all’odio per lui si sostituisce quello per il governo, concetto molto ben radicato che simboleggia la lotta al potere costituito. In questo modo si finisce per amare Alex, odiandoci però al ricordo di tutta la sua cattiveria gratuita.
Hans Landa
Solo Christoph Waltz poteva essere in grado di farci amare un nazista. Spietato, cinico, malvagio, il colonnello Hans Landa è un concentrato di tutti i caratteri negativi del regime vigente allora in Germania, eppure sul grande schermo esercita un fascino innegabile. È il mattatore assoluto di un film capolavoro come Bastardi senza gloria, ci regala una delle sequenze d’apertura più riuscite dell’intera storia del cinema, quando massacra tutta la famiglia della giovane ebrea Shosanna Dreyfus.
Qui i sensi di colpa per l’ammirazione provata per l’ufficiale nazista abbondano. Per tutto il film sappiamo che non è un semplice cattivo, ma incarna il male puro. Ci sforziamo di odiarlo, ma non ci riusciamo proprio. Hans Landa mette a dura prova gli spettatori, inscena un duro conflitto tra la ragione e la passione, mentre imperversa con la sua cattiveria senza alcun limite.
Darth Vader e i villain che ho amato follemente: Jack Torrance
Secondo personaggio presente in questa lista interpretato da Jack Nicholson, che si candida quindi all’inutilissimo premio di “miglior attore capace di farmi amare follemente un inquietante villain”. Nato dalla penna di Stephen King e inscenato al cinema nello Shining di Stanley Kubrick, Jack Torrance è un personaggio da brividi. Nicholson incarna alla perfezione lo scrittore in difficoltà, che mostra presto il proprio carattere folle e si lascia conquistare dalla furia omicida ispiratagli dal sinistro Overlook Hotel.
La scena in cui sfonda la porta del bagno armato di ascia alla ricerca della moglie Wendy è una delle più iconiche della storia del cinema ed è il ritratto perfetto di un villain diabolico e squilibrato, ma dannatamente affascinante.
Loki
Il villain più controverso che ci sia, almeno nella storia recente del cinema. Costantemente in bilico tra le parti, pronto a cambiare sponda in qualsiasi momento e a perseguire solo ed esclusivamente i suoi interessi. Loki è un po’ un cattivo atipico, perché in diverse occasioni ha anche combattuto al fianco dei buoni nell’universo Marvel e forse proprio questa incapacità di definirlo è l’ingrediente segreto del suo fascino, oltre alla magnetica interpretazione di Tom Hiddleston naturalmente.
Loki è un personaggio a dir poco ambiguo, non a caso è il dio dell’inganno. Tradisce chiunque senza scrupoli, fidarsi di lui è praticamente impossibile, ma anche non farlo risulta difficile, per via del suo fascino che finisce sempre per procurargli una chance di redenzione.
Darth Vader e i villain che ho amato follemente: lo Zingaro
Chiudiamo con un villain italiano, forse uno dei personaggi più riusciti dell’intera produzione nostrana degli ultimi anni. Lo chiamavano Jeeg Robot è un unicum nel panorama italiano, un film sperimentale che prende il fortunatissimo filone dei supereroi e lo attualizza nel contesto romano. Un’operazione rischiosa, ma riuscita alla grande.
Buona parte del successo del film lo si deve a uno straordinario Luca Marinelli, capace di vestire i panni di un villain molto affascinante come lo Zingaro. Visibilmente squilibrato, assetato di potere e cinico all’inverosimile, lo Zingaro si presenta come fosse una diva della televisione, un personaggio scenografico ed esibizionista, capace di tenere incollati allo schermo gli spettatori. Inoltre, non si può non amare qualcuno capace di regalare una performance come quella dello Zingaro con l’immortale Un’emozione da poco di Anna Oxa.