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Deadpool & Wolverine è un trionfo irriverente – La Recensione

I due grandi protagonisti di Deadpool & Wolverine
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ATTENZIONE: l’articolo contiene una valanga di spoiler su Deadpool & Wolverine. Seriamente, una valanga

Che dire. In uscita dalla sala sono infinite le cose che ci passano per la testa. Un po’ perché storditi dalle chiacchiere senza fine del mercenario più irriverente del grande schermo. Ma soprattutto perché Deadpool & Wolverine è davvero un gran bel film. Il Gesù della Marvel è sceso tra noi e ha dato la sua benedizione a un universo morente, attivando il suo defibrillatore ricco di parolacce e scorrettezze e dando una bella scossa capace, finalmente, di ridestare la carcassa dell’MCU. Lo attendevamo tantissimo e non siamo rimasti delusi. Deadpool & Wolverine è un gran bel film, dicevamo, e finalmente ci riporta ai tempi in cui i supereroi dominavano con facilità la scena, attirando in sala milioni di fan adoranti.

Il team-up che tutti aspettavamo non ha tradito le nostre aspettative. Due degli eroi più riusciti e amati della Marvel, curiosamente concepiti e sviluppati fuori dall’MCU, suonano la carica, con un film che sicuramente può avere una portata enorme per il futuro, ma che è soprattutto un bellissimo regalo per il presente. Per una volta, infatti, possiamo finalmente parlare di un film Marvel senza pensare troppo al contesto esterno. Soffermandoci sulla bellezza contingente di quanto visto. Una sensazione che mancava da un po’. Da Guardiani della Galassia 3 sicuramente, e prima solo da Spider-Man: No Way Home (su cui torneremo più avanti). Una bellissima boccata d’aria fresca, che ci fa assaporare al meglio uno dei film dell’anno.

Deadpool & Wolverine: il team-up che tutti aspettavamo

Partiamo ovviamente dal punto focale del film. L’hype intorno a Deadpool & Wolverine era alle stelle e la ragione principale stava, ovviamente, nell’incontro tra queste due superstar. Ce lo immaginavamo, ma vederlo ha un sapore speciale: i due personaggi, insieme, funzionano alla grande. L’irriverenza logorroica di Wade insieme alla tagliente sfuggevolezza di Logan. Deadpool e Wolverine sembrano nati per formare un team-up. Così come le loro due controparti “umane”. Così come gli attori che li interpretano. L’intesa tra i due personaggi si costruisce a più livelli e si riversa nel film, conferendogli un valore unico.

Il rapporto tra i due protagonisti caratterizza e orienta la narrazione. Deadpool e Wolverine dominano la scena, senza oscurarsi, ma rafforzandosi a vicenda. Il nuovo film Marvel porta sullo schermo una bellissima abitudine dei fumetti, ovvero i team-up, rendendo questo duo estremamente credibile e funzionale. Il primo grande valore di Deadpool & Wolverine è quindi questo, ma intorno alle due stelle ci sono tantissime altre cose che hanno funzionato, a partire dagli altri personaggi.

Deadpool cerca di convincere Logan a seguirlo per aiutarlo

Lo sfaccettato universo di Deadpool & Wolverine

I precedenti film di Deadpool ci avevano abituato a portare in scena, al fianco del mercenario chiacchierone, moltissimi personaggi. Deadpool & Wolverine non è da meno, e anzi si rivela particolarmente sorprendente sotto questo punto di vista. Una menzione speciale va a Emma Corrin, interprete della interessantissima e spaventosa Cassandra Nova (qui potete approfondire la storia del personaggio). Un villain che funziona, perché riesce a conquistare in poco tempo, costituendo una minaccia credibilissima. Dogpool, le più ambigue e fuori di testa varianti di Deadpool e l’immancabile Peter condiscono la scena, arricchita poi da diversi cameo davvero ben congeniati.

Il più geniale è quello di Chris Evans. Il fu Captain America scherza sul suo passato da Torcia Umana e torna in quelle vesti, aprendo a una sequela di attesi ritorni. Dalla Elektra di Jennifer Garner al Blade di Wesley Snipes, passando per l’amata X-23 di Dafne Keen (l’unica per cui si prospetta un ruolo nel futuro dell’MCU) e l’inedito Gambit di Channing Tatum (il cui film non è mai stato realizzato, come quelli di questa lista). Tutti personaggi “dimenticati”, che hanno avuto quello che meritavano: un finale. Un gioco meta-narrativo che non solo fa impazzire i fan, ma introduce due degli elementi più interessanti del film.

Il commosso e scherzoso omaggio al passato Marvel

Per tutto il tempo, Deadpool & Wolverine si prende gioco del passato della Marvel, ironizzando sull’acquisizione della Fox da parte della Disney e su tutte le questioni sorte relative ai diritti dei personaggi. Al contempo, però, ironizzando sulla valanga di progetti abbandonati, il film li omaggia, regalando un momento davvero emozionante per i fan di lunga data. Alla fine del film, infatti, assistiamo a un lungo filmato che riassume le varie opere firmate Marvel, non appartenenti all’MCU. Dai lavori sui Fantastici 4 alla lunga saga degli X-Men, passando per tante opere meno riuscite, ma che a modo loro hanno fatto la storia della Casa delle Idee.

Dietro la satira c’è il senso, più profondo, del cinema. Il bellissimo omaggio regalatoci dal finale di Deadpool & Wolverine ci ricorda che, nel bene e nel male, qualunque sia poi il risultato, il fine del grande schermo rimane quello di raccontare delle storie. Ciò che rimane, in fondo, oltre ai successi e ai riconoscimenti, sono i ricordi. I legami che i film e i personaggi stringono con gli spettatori. Tutti questi universi abbandonati hanno lasciato un’impronta, anche solamente in un singolo fan. Ed è giusto omaggiarli, dunque, e regalargli un dignitoso e doveroso epilogo. Perché le storie, alla fine, sono ciò che alimenta e anima il cinema e ciò che rimane nel cuore degli spettatori. E quelle storie ci hanno accompagnato per tanti anni, costituendo una parte importante di almeno qualcuno di noi.

Uno dei tantissimi scontri in Deadpool & Wolverine

La meta-narrazione elevata all’ennesima potenza

L’altro elemento caratterizzante di Deadpool & Wolverine è il suo impressionante apparato di riferimenti e citazioni. La meta-narrazione è l’anima primigenia del film. La quarta parete viene sfondata di continuo. La funziona narrativa viene assottigliata dai continui riferimenti extra-testuali. Dai recenti flop dell’MCU all’universo di Mad-Max, fino all’immancabile Blake Lively, tirata in ballo in ben due occasioni. Deadpool ne ha davvero per tutto e tutti e il suo continuo sproloquio orienta e determina il ritmo del film, che viaggia di pari passo a questa continua e irriverente meta-narrazione.

Due parole vanno spese anche sulla clamorosa, anzi scriviamolo in maiuscolo per rendere ancora più il concetto, CLAMOROSA colonna sonora. Da Madonna ai Green Day, passando per Iris dei Goo Goo Dolls: la musica crea un costante contrasto con l’azione, rendendo iconici diversi passaggi del film. Lo scontro in auto sulle note di Grease è un colpo di genio assoluto. Anche in questo campo, poi, fa la sua comparsa la meta-narrazione, con la musica di The Greatest Showman ad accompagnare in scena Wolverine. La colonna sonora è a dir poco trionfale ed estremamente funzionale al tono generale del film. Ci rimarrà a lungo in mente Like a Prayer a suggellare l’eroico sacrificio di Wade e Logan.

La mano del Gesù della Marvel

Wade ci ha scherzato su, eppure questa definizione sembra essere più simile alla realtà di quanto si pensi. Come detto in apertura, Deadpool & Wolverine è una boccata d’aria freschissima, arrivata in un momento fondamentale. Dopo la crisi degli ultimi anni, fattasi nera nel 2023, il 2024 sta dando segnali incoraggianti. Da quel timido raggio di sole che è stato Echo alla folgorazione di X-Men ’97. Ora Deadpool & Wolverine è una vera e propria deflagrazione, su cui però bisogna essere molto cauti.

Da una parte è innegabile che Deadpool & Wolverine sia un film trionfale, che finalmente riporta la Marvel ai fasti di qualche anno fa. Dall’altra, però, ci sembra che questa pellicola ricordi un po’ l’operazione fatta con Spider-Man: No Way Home: il coronamento di un percorso incensato dal fan-service. Deadpool & Wolverine dà agli spettatori esattamente ciò che vogliono e costituisce indubbiamente un punto di snodo cruciale per i due personaggi. Capace di guardare tanto al futuro quanto però al presente. Insomma, siamo davanti a un film davvero importante, ma può davvero essere la svolta per l’MCU? Non possiamo saperlo, e sinceramente al momento non ci interessa molto perché, come detto, Deadpool & Wolverine ci permette, per una volta, di goderci il presente senza troppi patemi per il futuro.

Deadpool coccola Dogpool sotto lo sguardo quantomeno perplesso di Logan

Il trionfo di Deadpool & Wolverine

Mettiamo da parte il futuro dell’MCU, quindi (per approfondire a parte l’argomento, potete dare un’occhiata a questa riflessione). Con un bell’omaggio al passato, Deadpool & Wolverine ci regala un film divertente, emozionante, irriverente e completamente fuori di testa. Tirando le somme, alla luce di tutto ciò che abbiamo analizzato, il film con Ryan Reynolds e Hugh Jackman funziona soprattutto per un motivo: riesce a essere se stesso. Deadpool & Wolverine ha una propria fortissima identità, che poggia sui precedenti capitoli del mercenario, ma anche sulla lunga produzione relativa al mutante. Il film sviluppa un proprio stile, sboccato e sfacciato, e sfoggia con ostinata fierezza la propria anima.

Viene raggiunto un equilibrio impressionante tra le varie componenti. La meta-narrazione, la satira, l’azione e la caratterizzazione dei personaggi. Deadpool & Wolverine riesce, infatti, anche ad emozionarci, mettendo in scena il processo di maturazione dei due eroi protagonisti, che trovano finalmente il giusto posto nel mondo e fanno pace con se stessi e col proprio essere eroi. Il trionfo di Deadpool & Wolverine sta nel suo essere coerente con se stesso. Dall’inizio alla fine. In ogni sua parte. Una cosa che dalle parti della Marvel non si vedeva da un po’.

Celebriamo, dunque, questo bellissimo film che ci ha lasciato davvero tanto. Siamo abbastanza fiduciosi che rivedremo in futuro sia Wade che Logan. D’altronde il mutante deve essere sfruttato fino ai 90 anni di Hugh Jackman. Se così non fosse, però, ci resterà per sempre il dolce ricordo di quanto visto. L’abbiamo detto, d’altronde, no? Ciò che importa sono le storie che vengono raccontate e queste non finiranno nel vuoto, ma resteranno vive nella mente e nel cuore di noi spettatori affezionati.