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7 attori del cinema che sono stati protagonisti di un’interpretazione memorabile prima dei 20 anni

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Talento: Complesso di doti intellettuali; capacità, bravura, ingegno

Alcuni attori del cinema hanno mostrato il loro talento in tenera età grazie a delle interpretazioni memorabili. Molti di loro hanno conseguito un enorme successo con il passare del tempo, attraverso l’esperienza acquistata sul set. Hanno partecipato a film epici e persino vinto Oscar, ma le loro incredibili capacità artistiche erano sotto gli occhi di tutti da quando avevano vent’anni, o anche meno. L’età non sembra essere l’unità di misura per valutare il talento e molti attori sembrano possedere una capacità innata. Chissà se questi attori avessero dei modelli artistici da seguire con attenzione, da imitare in alcuni passi del film in cui erano protagonisti. Di certo molti di essi, come Leonardo DiCaprio o Christian Bale, sono diventati dei modelli da seguire per le generazioni successive. Esordire in giovane età non è facile e avere dei punti di riferimento potrebbe essere molto produttivo.

Alcuni di questi attori erano alle loro prime esperienze lavorative importanti e non immaginavano che prima o poi sarebbero diventate delle vere e proprie star di Hollywood. Altri invece, come River Phoenix, hanno perso la vita prima del tempo. Un po’ come la stella cadente che porta una scia, River ha lasciato il suo ricordo indelebile grazie a prove fuori dall’ordinario. River Phoenix agli inizi degli anni novanta si impose all’attenzione della critica quale uno degli attori più promettenti della sua generazione, tanto da essere inserito da John Willis nella lista delle “dodici promesse del cinema”. Essere una promessa del cinema non è da tutti, ma il pubblico ha amato alcuni attori dal “giorno 0” come riconoscimento di stima.

Oggi vi presentiamo alcuni attori, come Leonardo DiCaprio o Christian Bale, che sono stati protagonisti di un’interpretazione memorabile prima dei 20 anni:

River Phoenix (Vivere in Fuga)

River Phoenix(640×360)

River Phoenix era il fratello di Joaquin, celebre e bravissimo attore che ha da qualche anno vinto il premio Oscar per la memorabile interpretazione in Joker. Anche River era un attore straordinario tanto da esordire a soli dieci anni in alcuni spot televisivi e serie americane. Raggiunse presto il successo e la fama, dimostrando capacità artistiche magistrali. Era poco più di un ragazzino quando grazie a film internazionali come Stand By Me e Mosquito Coast conseguì la notorietà presso il grande pubblico. A soli 19 anni ottenne la candidatura al Premio Oscar come miglior attore non protagonista grazie alla memorabile interpretazione in Vivere in Fuga. Nel film diretto da Sidney Lumet, River Phoenix presta il volto a Danny Pope, un ragazzino costretto a cambiare spesso identità, casa e città perché i genitori sono ricercati dall’FBI. Arthur e Annie Pope sono in fuga per aver fatto esplodere una quindicina di anni prima, nel 1971, un laboratorio di ricerca universitaria sul napalm, collegato alla guerra del Vietnam. Danny ha un talento straordinario – sa suonare il pianoforte come pochi – e il suo maestro di musica lo convince a fare un’audizione alla Julliard. Ma Danny, a causa dei genitori, non ha un’identità precisa e i suoi documenti sono irreperibili. Il ragazzo è dinanzi a un bivio quando supera la sua audizione: seguire il suo sogno e compromettere i genitori o seguirli in un nuova fuga? River Phoenix ha saputo delineare brillantemente il quadro di un ragazzo innamorato dei suoi sogni ma accecato dal peso della famiglia. La sua prova complessa ha toccato il cuore di ogni appassionato di cinema grazie alla verità con cui si è immedesimato nel personaggio. La sua carriera fu tragicamente stroncata nel 1993, a soli ventitrè anni, ma il suo spirito lucente continua a vivere tra di noi. River Phoenix vive in noi.

Leonardo DiCaprio (Buon Compleanno Mr.Grape)

Leonardo DiCaprio e Johnny Depp in una scena del film (640×360)

Leonardo DiCaprio è uno degli attori più eclettici della storia del cinema. Le sue prove brillanti sono da considerarsi il punto di riferimento per ogni giovane promessa che voglia tentare il successo cinematografico. Da Titanic, a Revenant, passando per The Wolf of Wall Street, fino a Inception, ha saputo lasciare un’impronta indelebile in ogni personaggio che ha interpretato. Probabilmente il suo talento è scoppiato quando era ancora in grembo e lo ha esibito fin da tenera età. In Buon Compleanno Mr.Grape Leonardo aveva solo 19 anni e interpreta il diciottenne Arnie, un ragazzo autistico. A detta dei medici Arnie è vivo per miracolo. Suo padre si è suicidato diciassette anni prima e sua madre è caduta in uno stato di depressione bipolare. Così ad occuparsi di Arnie è suo fratello Gilbert (un fantastico Johnny Depp). Gilbert è molto protettivo nei confronti del fratello e pensa che l’unica legge di vita sia ’non fare del male a Arnie’. La loro vita è scombussolata dall’arrivo di una ragazza per cui Gilbert incomincia a provare dei sentimenti, lasciando da parte il fratellino. Gilbert picchia anche Arnie per il suo rifiuto di lavarsi e inizia a provare dei veri sensi di colpa che lo angosciano. I due vivono la vita come se fossero due gemelli siamesi incapaci di staccarsi l’uno dall’altra. Sullo sfondo di una vita che passa come un treno ad alta velocità, Gilbert e Arnie si amano come se fossero le uniche persone sulla terra. Leonardo DiCaprio ottenne la candidatura agli Oscar e il pubblico apprezzò tantissimo il film grazie all’alchimia che i due attori avevano sul set.

Ethan Hawke (L’attimo fuggente)

Gli indimenticabili esordi d Ethan Hawke in L’Attimo Fuggente (640×360)

Se quella con il giovanissimo Leonardo DiCaprio è una pellicola riscoperta e rivalutata negli anni, ci sono invece dei film che ti segnano in modo particolare. Sono quei film che guardi almeno una volta all’anno per il loro senso di libertà. L’attimo fuggente mi fa ha sempre fatto questo effetto: sognare ad occhi aperti. Non tutti sanno che l’inimitabile Ethan Hawke era Todd Anderson, il ragazzo timido e introverso che insieme agli altri suoi amici rifonda “la sette dei poeti estinti”. Todd è il più grande ammiratore del suo professore, il mitico Keating, per cui prova un incredibile stima. È grazie al professore che Todd riesce a vincere la sua timidezza e a scoprire il grande talento poetico che vive in lui. Quando il suo amico Neal muore, Todd capisce che la vera causa della sua morte è stato il padre. I modi tirannici di quest’ultimo hanno impedito a Neal di essere libero. Todd è il primo a salire sulla cattedra quando il professor Keating entra in classe dopo essere stato espulso e a urlare la mitica frase, diventata un emblema del cinema ’O capitano, mio capitano’. Quel ragazzo timido è salito su una cattedra come se fosse la cima più alta del mondo per ritrovare il suo attimo, quell’attimo fuggente che tante volte aveva rincorso.

Giorgio Cantarini (La vita è bella)

Nel 1997 ha fatto il suo esordio cinematografico con il film premio oscar La vita è bella, nel quale è al fianco di Roberto Benigni. Grazie a questo ruolo vince lo Young Artist Award, risultando il più giovane attore a essere insignito di questo premio, nonché l’unico attore italiano a riceverlo. Nel film interpreta il piccolo Giosuè, figlio di Guido e Dora. Nel 1944 nel pieno degli anni delle leggi razziali Giosuè e Guido vengono catturati dai nazisti e caricati a bordo di un treno per la deportazione in un lager. Per smascherare al figlio gli orrori della realtà, Guido inventa un modo per proteggere il bambino. Guido gli fa credere di essere all’interno di un gioco in cui si dovranno affrontare numerose prove per vincere un carro armato vero. ‘Un carro armato vero’? Questa domanda del bambino risuona nelle nostre orecchie come la più bella melodia da ascoltare nei momenti di sconforto. Giosuè si nasconderà tra i rottami della guerra come se fosse il gioco del nascondino e alla fine, ricongiunto alla madre, esclamerà ’abbiamo vinto’. Giorgio Cantarini ci ha fatto versare milioni di lacrime per la sua prova nei panni di un bambino che affronta la paura attraverso il gioco. Il suo Giosuè è entrato di diritto nella classifica dei bambini più amati della televisione.

Christian Bale (L’impero del sole)

All’età di 13 anni Christian Bale recitava in un film diretto dal grandissimo Steven Spielberg. Per ingannare il tempo Bale sembrava un’attore dalle mille esperienze televisive e invece era una delle sue prime prove sul set. Nel film è un bambino che, separato dai genitori, si ritrova in un campo d’internamento giapponese durante la seconda guerra mondiale. Negli anni precedenti viveva in una casa lussuosa e amava esibirsi in chiesa con il coro di cui faceva parte. Passava il tempo a giocare con gli aeroplani e a immaginarne la grandezza reale. Nel campo d’internamento si rende utile barattando oggetti e servizi in cambio di cibo, riuscendo a soddisfare un po’ tutte le richieste, anche quelle dei militari giapponesi. Jamie si affeziona al medico del campo che gli impartisce lezioni di latino e insieme discutono sul senso della vita e della guerra. Che senso ha essa se porta solo odio e dolore? Intanto il tempo passa e Jamie cresce con la speranza di rivedere i genitori. Nasce con questa straordinaria performance la carriera di quello che forse, insieme a Leonardo DiCaprio, è l’attore più influente della sua generazione.

Daniel Radcliffe (Harry Potter)

Daniel Radcliffe: com’era e com’è (640×360)

Il volto di Daniel Radcliffe ci ricorda quello di Harry Potter, ovunque egli sia, qualsiasi cosa egli stia facendo. Per Daniel potrebbe rappresentare una cosa positiva e negativa allo stesso tempo, ma a noi ricorda familiarità. Perché con Harry Potter è riuscito a creare questo aspetto familiare che lo fa sembrare un nostro fratello, per sempre. Ha iniziato a interpretare il maghetto dal mantello invisibile all’eta di dodici anni, quando probabilmente qualcuno di noi stava giocando alle costruzioni dei lego. Non è facile essere il protagonista di una delle saghe più famose della storia del cinema, come ha ammesso lui stesso di recente, ma Daniel ha messo tutto sé stesso per questa causa. Dalla Pietra Filosofale ai Doni Della Morte lo abbiamo visto crescere sia come attore che come uomo, lo abbiamo visto ’nascere’ a Godric’s Hollow e sconfiggere Voldemort dopo anni di attesa e battaglie. Proprio nella Pietra Filosofale abbiamo ammirato tutto il talento di questo ragazzo che è riuscito a tratteggiare in maniera impeccabile il carattere che la Rowling aveva dato ad Harry nei suoi manoscritti. Timido, introverso e responsabile, Harry ha fatto sognare intere generazioni. Lunga vita a Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto.

Heath Ledger (10 cose che odio di te)

Prima di lasciarci, Ledger ha dato vita a personaggi che sono entrati di diritto nella storia del cinema. Noto per la sua maniacale preparazione e documentazione sui personaggi che si accingeva a interpretare, è stato perfetto nei panni di Joker ne il Cavaliere Oscuro e nelle vesti di Ennis Del Mar nel film i I segreti di Brokeback Mountain. Il bravissimo attore è conosciuto principalmente anche per la sua interpretazione in 10 cose che odio di te, film del 1999 diretto da Gil Junger. La storia è una versione cinematografica in chiave teen della poesia la bisbetica domata di William Shakespeare. La vicenda segue due sorelle che hanno caratteri completamente differenti: una è vanitosa, l’altra irascibile e introversa. Il padre impone una regola alla prima: potrà uscire la sera solo se la seconda farà lo stesso. Ecco che tra tante peripezie, pagano un ragazzo affinché corteggi Kat, così da permettere alla sorella di uscire. Patrick si innamorerà di Kat ma quando quest’ultima scopre la ’trappola’, caccia Patrick dalla sua vita. In realtà anche lei lo ama e i due finiscono per restare insieme. Ledger, in questa versione teen, ci è sembrato ugualmente convincente. Joker o un ragazzo qualunque innamorato, l’attore è stato magistrale in ogni tipo di interpretazione, anche a 19 anni.

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