Ehm… Dov’è finito Class? Perché quella di sabato non era una puntata di Class, vero? No, dai, ditemi che è uno scherzo e che la vera puntata non è ancora uscita! Cioè, esattamente cos’era quella cosa che ho visto?
L’hype con cui la puntata precedente (1×06) ci aveva lasciati era altissimo: Miss Quill aveva rinchiuso i ragazzi in punizione per andare a togliersi l’Arn dalla testa ed essere finalmente libera. Ed era tornata con un’enorme cicatrice sull’occhio, i capelli più lunghi e la pistola in mano, più badass che mai. Aveva persino salvato Charlie dalla prigione che lo voleva ‘assumere’ come nuovo prigioniero.
Non lo so cosa mi aspettassi, ma di certo non il festival della banalità. Perché non è stato altri che questo. Cominciamo dall’inizio. Vediamo la ripresa della scena in cui Miss Quill rinchiude Charlie nell’aula per scontare la punizione e poi la seguiamo dalla Preside. Bene, questa è stata l’unica scena buona di tutto l’episodio.
Perché poi onestamente cosa abbiamo? La Preside che usa una sorta di macchina del tempo più grande all’interno (che però non è una Tardis) che non sa manovrare perché è una principiante che non ha la più pallida idea di cosa stia facendo e che ha avuto il comando dell’operazione solo perché si è offerta volontaria. Insomma, come sprecare un personaggio potenzialmente figo e intrigante.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Perché Miss Quill e la Preside sono accompagnate nel viaggio da un altro guerriero, un Law, un mutaforma bloccato mentre si trasformava. Anche lui ha perso tutto il suo popolo, ecc. ecc. Insomma, una Miss Quill 2 la vendetta, versione maschile.
L’organizzazione per cui lavora la Preside ha mandato entrambi in missione perché il Law può eseguire l’operazione. Naturalmente devono stare attenti perché l’Arn legge i pensieri di Miss Quill e cercherà di ucciderla nel momento in cui capirà che la missione può effettivamente riuscire. (Il perché non cerchi di ucciderla già quando la vede intraprendere quel viaggio folle rimane un mistero!)
Ovviamente il Law e Miss Quill non si sopportano, ma durante le peripezie imparano a conoscersi e a stimarsi, si aiutano a vicenda, si coprono le spalle… E Miss Quill inizia a credere che possono farcerla per cui sente l’Arn ribellarsi dentro la sua testa… Ancora una volta, perché non l’ha uccisa seduta stante?
Comunque, la Preside decide che non possono più aspettare, che ormai hanno preso tutto quello che serve per l’operazione. Ed ecco che ci ritroviamo alla Coal Hill, dove il Law inizia a operarla. È una cosa velocissima: le infila il dito in un occhio, vediamo spuntare la testolina della creatura, c’è un momento di panico in cui sembra che l’Arn stia vincendo, ma niente paura, il Law riesce a salvare non solo la situazione, strappandole di dosso l’Arn e uccidendolo, ma anche a restituirle l’occhio e la metà del viso praticamente spappolato.
E cosa fa Miss Quill per ringraziarlo? Se lo porta a letto. Che sarebbe pure andato bene, ma tutto quel coinvolgimento emotivo da dove è uscito? A momenti sembra innamorata! Ma perché? Ma quando??
Ma ovviamente non poteva finire qui. Perché ecco arrivare la Preside a comunicare che non solo alla Coal ma dentro l’Armadio delle anime. E che solo uno dei due può tornare indietro. Ed ecco le deboli proteste di Miss Quill e del Law sul fatto che si sono appena salvati la vita, che non si farebbero mai del male… Peccato che la Preside fa scoprire al Law che sua nipote è viva, si trova sulla Terra e lo sta aspettando. L’uomo non resiste e attacca la Quill. Il combattimento è un po’ fiacco e quando Miss Quill può ucciderlo, lo lascia andare. Ah, questa sarebbe la razza guerriera e implacabile di cui lei fa parte! Ma dai! Sai che lui ti ucciderà, uccidilo!
E infatti il Law non perde tempo. Prende la pistola della Quill e gliela punta contro. Ma quando spara, è il Law a morire, perché la Preside ha manomesso la pistola. Insomma, tutto già visto, tutto già usato. Onestamente in questa scena mi sembra di star guardando il duello finale di Harry Potter con Harry che risponde all’Avada Kadavra con un Expelliarmus (ma vabbè, il figliolo non è mai stato nemmeno preso in considerazione per essere un Corvonero perché non è mai stato troppo sveglio).
Per non parlare di come si allungano i capelli di Miss Quill. Prima di mollarli lì a cercare di uccidersi a vicenda, la Preside ha detto loro che il tempo lì scorre diversamente e che la mattina dopo avrebbero potuto scoprirsi invecchiati. Quindi era logico supporre che i ragazzi ci avessero messo un po’ a decidere di combattersi. E invece no. Il combattimento avviene in un lampo e dopo con rabbia Miss Quill tocca una delle anime e questo le provoca una cresciuta improvvisa dei capelli. Una scena più nonsense di questa credo di non averla mai vista.
Poi, grazie al cielo, Miss Quill torna alla Coal Hill, quella vera, e va a salvare Charlie. E riecco la nostra Miss Quill, quella badass, la guerriera implacabile, la guerra stessa.
Insomma, questa puntata è un no assoluto. L’unica nota positiva è l’interpretazione della Kelly che è stata impeccabile, sia pur con questo copione.