Vai al contenuto
Home » Cobra Kai

Cobra Kai 6 Parte 1: L’inizio della fine – La Recensione della prima parte di stagione

Cobra Kai 6
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Dai tempi della prima diffusione della prima stagione di Cobra Kai su YouTube sono passati sei anni. Anni in cui lo show, passato poi a Netflix, non ha fatto altro che sorprendere il pubblico con la sua capacità di riportare in vita lo spirito della saga di Karate Kid e di raccontare nuove epiche storie. Con un equilibrio perfetto tra nostalgia e novità, la serie ha saputo infatti conquistare immediatamente una vasta schiera di fan. Dopo cinque stagioni di successo, eccoci arrivati vicini alla fine con Cobra Kai 6 (qui trovate le nostre aspettative), divisa per l’occasione in tre parti, a segnale di come questa serie sia considerata dalla piattaforma un vero e proprio evento, che si prepara a concludere l’epico viaggio iniziato da Johnny Lawrence nel 2018. Questa prima parte di Cobra Kai 6 ci avrà dunque convinto?

Attenzione: seguiranno spoiler ingenti su tutti i primi cinque episodi di Cobra Kai 6

Dove eravamo rimasti?

Alla fine della quinta stagione di Cobra Kai, il confronto tra i dojo era culminato in uno scontro epico. Daniel LaRusso, Johnny Lawrence, Chozen e Mike, dopo dei duri scontri, erano riusciti a sconfiggere Terry Silver e a farlo arrestare per le sue attività illecite, mentre John Kreese, che era stato incastrato dal nuovo capo del Cobra Kai, era riuscito a fuggire di prigione. La stagione aveva visto significativi sviluppi nei personaggi: Robbie Keene e Miguel Diaz avevano iniziato a superare le loro rivalità diventando quasi fratelli e Tory Nichols era passata dalla parte dei “buoni”.

La fusione dei dojo di Miyagi-Do e Eagle Fang pareva essere riuscita e, finalmente, il malvagio Cobra Kai sembrava essere stato sconfitto. Tuttavia, grandi novità sono alle porte: una fra tutte l’imminente partecipazione del dojo di Daniel e Johnny al prestigioso torneo internazionale Sekai Taikai, ma anche l’evasione di Kreese che, oramai libero, pare pronto a causare nuovi guai.

Ed è così che Cobra Kai 6 ha inizio.

Con un idilliaco inizio che ci racconta la pace dopo la tempesta. La vita dei protagonisti dopo la sconfitta di Silver e del suo Cobra Kai. Una calma inusuale, un ritorno a una quotidianità tranquilla che richiama fortemente, proprio per volere dei suoi stessi autori, degli elementi tipici della prima stagione, lontani da complotti e lotte all’ultimo sangue, in cui i protagonisti vivono felici e soddisfatti (quasi tutti).

Questo parallelo crea una sensazione di ciclicità e di unitarietà, come se la serie stesse cercando di chiudere un cerchio narrativo iniziato tanti anni fa. Anzi, per qualcuno, le cose vanno ancora meglio: Johnny sta vivendo il suo sogno di essere un buon padre e di stare con la donna che ama, preparandosi ad accogliere il bambino che nascerà di lì a poco. Robby finalmente può contare su una famiglia di cui fidarsi e di una ragazza che lo ama. Tory sembra aver trovato un po’ di serenità. Le faide epocali vengono archiviate…

Ha inizio una nuova epoca di armonia e tranquillità.

cobra kai 6

Proprio per questo, sapevamo che non sarebbe mai potuta durare. Dopotutto, Cobra Kai ci piace proprio per la sua verve, per il suo bisogno di creare contrasti, per l’adrenalina, per i suoi epici combattimenti… E dobbiamo dire che, nonostante ci troviamo ancora agli inizi della finale season, Cobra Kai ha già iniziato a carburare, confermando quello che è il suo classico stile. Una serie da non prendere troppo sul serio ma che può regalare ancora tanto. Tanto intrattenimento, svago ed emozioni.

Certo, la serie non manca di difetti, soprattutto dal punto di vista della scrittura. Tuttavia, se c’è una cosa che, dopo una pluriennale esperienza con il suo peculiare stile abbiamo compreso, questa è che Cobra Kai o si ama anche e soprattutto per le sue ingenuità o non potrà mai piacere. Il discorso è questo: conosciamo la sua formula, conosciamo i suoi temi ricorrenti, conosciamo i suoi personaggi e i loro caratteri. Inutile prendersela troppo con la serie per i buchi di trama, le incongruenze e le esagerazioni.

Cobra Kai è sempre stata così: botte ben coreografate, personaggi al centro e una buona alternanza tra introspezione e humor.

Con questo vogliamo dire che in Cobra Kai 6 tutto ci deve andare bene? Assolutamente no. Ancor più che in altre stagioni, alcuni spunti di trama, oltre a non convincere troppo lo spettatore, sfidano ogni tipo di logica. Da questo punto di vista, a spiccare è sicuramente la storyline di Kreese, una trama che fa acqua da tutte le parti. Come fa un uomo evaso di prigione e ricercato a prendere una serie di voli internazionali che vanno dagli USA alla Corea? Com’è possibile che un uomo del genere possa presentarsi senza problemi al torneo Sekai Taikai, un evento trasmesso in tv? Anche le sequenze ambientate in Corea che vedono l’ex sensei di Johnny affrontare il fondatore del Cobra Kai e vivere avventure nella giungla sono poco credibili e a tratti trash.

Tra gli altri difetti imputabili allo show troviamo poi l’eccessiva rapidità che porta a redenzioni/cambiamenti in negativo troppo repentini. Non manca poi una certa ripetitività in merito ad alcune dinamiche: gli eterni dissapori tra Johnny e Daniel, le redenzioni e le cadute…

Nonostante ciò, mentiremmo se dicessimo di non esserci goduti queste cinque puntate, quasi dispiacendoci, una volta arrivati alla fine, di dover aspettare ancora qualche mese prima di scoprire cosa accadrà in seguito.

Perché la formula vincente della serie continua anche in Cobra Kai 6.

I combattimenti, coreografati con maestria, rimangono uno dei punti di forza di Cobra Kai 6, così come lo era stato per le stagioni precedenti. La serie continua infatti a stupire con scontri avvincenti e ben orchestrati, che mantengono alta l’adrenalina e l’attenzione dello spettatore. Ogni combattimento è una fusione perfetta di tecnica ed emozione, capace di trasmettere la passione e l’intensità dei protagonisti. A incorniciarli e a renderli ancora più entusiasmanti, troviamo poi una colonna sonora non da poco, che include anche pezzi dalla portata epica e che contribuisce a creare un’atmosfera avvincente e coinvolgente, accentuando i momenti chiave della narrazione. Scontri che non hanno ancora il peso di quelli di un torneo, ma che si rivelano un elemento essenziale per la serie anche in questa prima parte di Cobra Kai 6.

Non mancano neppure momenti più introspettivi e drammatici.

Impossibile non citare la traumatica morte della madre di Tory e il suo conseguente crollo o lo sconvolgimento di Daniel di fronte al turbolento passato di un a quanto pare non così candido Maestro Miyagi.

Cobra Kai 6
Johnny e i suoi figli in Cobra Kai 6

A spiccare su tutto, invece, oltre agli ispirati combattimenti di karate, è invece lo sviluppo dei personaggi, ognuno ben caratterizzato e definito, simpatico, perfino chi in passato è stato considerato un nemico da battere. Inutile dire che le nostre simpatie corrano subito al personaggio di Johnny Lawrence, protagonista morale delle serie. In Cobra Kai 6 assistiamo come mai prima d’ora alla crescita del personaggio, un uomo sempre più maturo e consapevole, ma che non rinuncia mai a quel suo lato più “cafone” che ci ha fatto da sempre innamorare di lui, delle sue citazioni ai film action, della sua simpatia e della sua arroganza. Johnny rimane un eroe imperfetto, un uomo che lotta con le vecchie abitudini e la foga interiore ma che, allo stesso tempo, cerca di fare del suo meglio per le persone a cui tiene.

Insomma, un personaggio con cui è facile empatizzare.

Ma non è finita qui: oltre ai soliti giovani prodigi Sam, Miguel, Robby e Tory, tanti sono i personaggi che cercano la ribalta, dagli amici Dimitri e Falco, alla determinata Devon, fino ai rivali storici Anthony e Kenny. Con la scelta dei rappresentanti e dei capitani del dojo al torneo, siamo ora curiosi di sapere chi riuscirà a trionfare!

Insomma, la prima parte della sesta stagione di Cobra Kai 6 si rivela essere più che promettente, un antipasto che prepara la tavola prima del grande banchetto. La serie rimane godibile e coinvolgente, riuscendo a bilanciare nostalgia e nuovi sviluppi in maniera efficace. L’attesa per la seconda parte della stagione è quindi alta. Cosa succederà a Barcellona? Quali strategie metteranno in atto i sensei per respingere Kreese questa volta? Chi riuscirà a vincere il torneo? Qui trovate le nostre predizioni. L’appuntamento va a novembre per Cobra Kai 6 parte 2.

E ora, quando esce la seconda parte di Cobra Kai 6?