Cobra Kai è una delle serie tv più apprezzate del momento (qui trovate la nostra recensione). Da quando le due stagioni create da Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald per YouTube Premium nel 2018 sono sbarcate su Netflix a inizio settembre non si fa altro che parlare della serie sequel di The Karate Kid. Tra continue citazioni e riferimenti, vecchi spezzoni dei film e attori originali, Cobra Kai ha conquistato in pochissimo tempo il favore del pubblico, che ora attende con ansia l’arrivo della sua terza stagione.
Ma quali sono gli aspetti che hanno contribuito a rendere così amato questo prodotto di YouTube Premium? Oggi vogliamo analizzare passo dopo passo alcuni elementi chiave che hanno avuto un ruolo essenziale nel successo del sequel di una delle saghe più famose di sempre, a cui ha partecipato anche l’acquisto da parte di Netflix, tra le piattaforme di streaming più utilizzate dal pubblico.
Partiamo dal punto più importante di tutti.
1) L’effetto nostalgia
Il punto più importante di tutti, che ha fatto leva sul pubblico e in particolare sui fan affezionati alla saga cinematografica di The Karate Kid, è stato l’effetto nostalgia. In molte scene di Cobra Kai vengono riproposte situazioni simili a quelle del primo film del 1984. Basti pensare alla sala giochi in cui Daniel da giovane ha portato la sua dolce Ali e in cui Miguel e Sam si recano per la loro prima uscita. E come dimenticare lo storico combattimento tra Daniel e Johnny durante il torneo dell’All Valley? Stavolta sono Robby e Miguel ad affrontarsi e a portare avanti il nome del Miyagy-Do Karate e del Cobra Kai.
Ad accentuare la malinconia e la nostalgia contribuiscono anche gli spezzoni originali del film, usati nella serie come flashback per riportare gli spettatori indietro nel tempo e impedirgli di dimenticare. Senza ombra di dubbio la serie acquistata da Netflix ha anche stimolato a rivedere i film della saga o, per chi non lo avesse mai fatto, a guardarli per la prima volta.