Vai al contenuto
Home » Cobra Kai

Ma non sarebbe stato meglio distribuire settimanalmente l’ultima stagione di Cobra Kai?

Cobra Kai 6
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Se dovessimo pensare a una serie tv a cui, pur con i propri alti e bassi, è davvero difficile voler del male, questa è Cobra Kai. Lo show di Netflix che dai tempi del debutto nel 2018 su YouTube, è diventato un vero e proprio fenomeno globale è infatti davvero intrattenente. La serie, ambientata 34 anni dopo gli eventi del film Karate Kid del 1984 e segue le vite di Johnny Lawrence (interpretato da William Zabka) e Daniel LaRusso (interpretato da Ralph Macchio), riprendendo la loro rivalità storica. La serie offre una nuova prospettiva sui personaggi, esaminando le conseguenze delle loro azioni nel corso degli anni e introducendo nuove generazioni di studenti di karate.

Attraverso un sapiente mix di azione, dramma e commedia, Cobra Kai ha riportato in auge la passione per il karate e per i film anni ’80, coinvolgendo sia i nostalgici del franchise originale sia nuove generazioni di spettatori. Una serie amatissima e tra le più longeve della piattaforma rossonera con all’attivo 5 stagioni complete e la sesta in svolgimento.

La particolarità? A differenza delle precedenti, che prevedevano il rilascio completo degli episodi così da favorire il cosiddetto Binge Watching (abbuffata seriale), all’ultima stagione di Cobra Kai è stata prescritta una sorte diversa.

Cobra Kai 6

Con l’obiettivo di rendere il suo epico finale un vero e proprio evento, Netflix ha deciso di distribuire le sue puntate in tre tranche. Tre appuntamenti sparsi nel periodo di un anno così da aumentare l’hype e le aspettative del pubblico.

Scelta saggia e lungimirante o poco furba?

Se l’antica faida tra i sostenitori del rilascio settimanale e quelli del “tutto e ora” è un discorso ancora aperto. Diverso è il caso che contrappone al primo metodo quello di distribuire una serie in blocchi, tecnica già sperimentata da Netflix in passato, ma con strutture diverse. A parer nostro, tra le due correnti di pensiero non c’è proprio partita. D’altra parte, i risultati parlano chiaro: seppur Netflix non abbia ancora condiviso i dati relativi alle visualizzazioni che la prima parte della sesta stagione di Cobra Kai (qui la nostra recensione) ha ricevuto, la scarsa attenzione che la serie ha ricevuto nel dibattito social e nella classifica dei prodotti più visti parla chiaro.

La decisione di trasmettere a luglio solo i primi cinque episodi della stagione, una sorta di antipasto di quella che sarà la portata principale, non è stata delle migliori. A poche settimane dal suo rilascio su Netflix, infatti, il dibattito sembra già esaurito. Nessuno parla più della serie, nonostante il cliffhanger con cui questa prima parte si è conclusa. Anche se i fan più accaniti non vedono l’ora di sapere cosa succederà ai protagonisti della serie, temiamo che tantissimi spettatori, da qui a novembre, dimenticheranno parte del proprio entusiasmo.

Perché riteniamo che una distribuzione settimanale avrebbe permesso alla serie di ottenere maggiore successo?

Sin dai tempi in cui le serie tv si guardavano solo in tv, questo genere di approccio ha permesso di generare nel pubblico una progressiva e crescente attesa tra gli episodi, mantenendo alto l’interesse del pubblico e stimolando discussioni settimanali sui social media e tra i fan. Provate anche solo a pensare al successo di serie come House of The Dragon, in cui l’attesa settimanale tra un episodio e l’altro contribuisce a generare teorie, analisi e discussioni tra gli spettatori. Immaginate allora la tensione e le speculazioni che sarebbero sorte se il pubblico avesse avuto una settimana per digerire ogni episodio di Cobra Kai, specialmente nei momenti più intensi, come tra gli scontri per eleggere i rappresentanti del Miyagi-Do.

Johnny Lawrence in Cobra Kai.

Con un episodio rilasciato ogni settimana, gli spettatori avrebbero avuto il tempo di analizzare e discutere ogni dettaglio. Un elemento che favorirebbe un maggiore approfondimento degli archi narrativi e dei personaggi.

Una distribuzione settimanale avrebbe inoltre mantenuto Cobra Kai al centro dell’attenzione per un periodo di tempo più lungo. Una permanenza sui nostri schermi che avrebbe esteso così la sua rilevanza mediatica e mantenendo vivo l’interesse del pubblico. Questo sarebbe stato particolarmente utile per creare aspettativa tra i fan circa il suo epico finale.
La scelta di suddividere la stagione in tre parti, soluzione ibrida tra rilascio settimanale e binge-watching, non si è rivelata ideale per diversi motivi.

Prima di tutto, separare la stagione in tre blocchi così temporalmente distanti tra loro non ha fatto altro che spezzare la fluidità della narrazione. Interrompere la tensione crescente in modo così netto, con attese di mesi interi per la seconda e terza parte, corre il rischio di nuocere al ritmo della serie. Le prime cinque puntate della sesta stagione, ad esempio, le prime cinque puntate della sesta stagione non sono così memorabili da giustificare una pausa prima di proseguire con il resto della storia. La ripresa della stagione a novembre, dopo una pausa, potrebbe risultare a dir poco disorientante per lo spettatore. Il pubblico potrebbe infatti non ricordare tutti i dettagli degli episodi precedenti.

Dividere la sesta stagione di Cobra Kai in tre parti potrebbe portare alla lunga lo spettatore e creare aspettative sproporzionate per ogni blocco di episodi, soprattutto per la parte finale.

Il pubblico potrebbe aspettarsi infatti che ogni parte sia sempre più esplosiva, epica e adrenalinica e rivelarsi meno indulgente del solito qualora l’hype non venisse ripagato. Il rischio vero e proprio è che, nonostante gli sforzi, il risultato finale non soddisfi pienamente le aspettative, lasciando i fan delusi.

cobra kai 6

A parer nostro, quindi, una distribuzione settimanale sarebbe stata una scelta migliore per l’ultima stagione di Cobra Kai, garantendo una chiusura degna a una serie che ha saputo riportare in vita un classico del cinema e che merita di essere celebrata nel miglior modo possibile. Sperando che la scelta di Netflix non vada a penalizzare troppo il responso in merito alle ultime due parti dello show, l’appuntamento va a novembre, periodo in cui potremo vedere la prima parte dell’attesissimo torneo del Sekai-Tekai.

E a proposito di rilascio in blocco, Quando esce la seconda parte di Cobra Kai 6?