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Lettera di Daniel LaRusso al Maestro Miyagi

karate kid
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Sia che siate fan storici dei film di Karate Kid degli anni ’80 sia che li abbiate recuperati da poco per godervi al meglio Cobra Kai e cogliere ogni citazione al passato, siamo sicuri che mai e poi mai scorderete la colossale figura del saggio e buon Maestro Miyagi, mentore del giovane Daniel LaRusso il quale, oltre a ricevere insegnamenti sul karate, grazie a lui stato in grado di dare una svolta alla propria vita. Anche se non avete mai visto nella vostra vita nessuna delle pellicole della saga, tuttavia, siamo però piuttosto certi che abbiate comunque imparato a conoscere questo splendido uomo e aver appreso la sua filosofia di vita, non solo grazie ai flashback, ma anche grazie ai ricordi di Daniel LaRusso. Per omaggiare questo splendido rapporto abbiamo deciso di provare a immaginarci cosa l’allievo avrebbe potuto scrivere al maestro per ringraziarlo del tempo trascorso insieme e per le lezioni di vita apprese.

Vi lasciamo alla lettura di questa nostra immaginaria lettera da parte di Daniel LaRusso al Maestro Miyagi. Attenzione, potreste imbattervi in spoiler sui film di Karate Kid e Cobra Kai.

Daniel LaRusso e il Maestro Miyagi (640×360)

Cerco di parlarti il più spesso possibile, sai? Al dojo, davanti alla tua tomba, mentre cerco di meditare e ritrovare il mio equilibrio, eppure mi pare che solo scrivendo, calcando sul foglio l’inchiostro della penna, le mie parole non si perdano nel vento. Hai vissuto una vita piena, sei sempre stato presente per me e ancora ti sento vicino: avverto la tua presenza ogni volta che mi ritrovo a studiare la determinazione di mia figlia, quando mi fermo a respirare profondamente e sento la tua voce calma che mi tranquillizza e mi dà forza. Eppure… Eppure, mi manchi in maniera così profonda che a volte mi chiedo com’è possibile che sia riuscito ad andare avanti dopo la tua morte. Lo so, lo so che non approveresti, che la vita va avanti e che ogni cosa, ogni vita fa il suo corso e segue un preciso flusso, che non hai rimpianti e che sei soddisfatto di tutto quel che è stato. Ti ho sempre ammirato per questo, ma anche invidiato a volte, questo perché per quanto io mi sforzi di seguire la via che tu mi hai insegnato e di renderti orgoglioso, io non sono come te e molto spesso sbaglio.

Nonostante i tuoi sforzi, Maestro, sono e rimango una testa calda e perdo la testa molto più spesso di quanto io voglia ammetterlo. So di avertene già parlato, ma soprattutto di recente, direi che ho combinato dei bei guai che hanno complicato non di poco le cose con il mio lavoro e la mia famiglia: pur di cercare di fermare chi stava riportando in auge un tipo di karate basato sulla violenza ho finito io stesso per perdere la rotta in più occasione e ho finito per prenderle di santa ragione. Forse è meglio che tu non mi abbia visto mentre, come un cane rabbioso cercavo di riprendermi la mia rivincita prima con Kreese e poi con Silver, ma sono anche piuttosto certo che probabilmente saresti stato fiero di me per come ho cercato di sistemare la situazione, o magari lo spero soltanto. Vorrei tanto che tu fossi qui, a guidarmi e a dirmi cosa fare nei momenti in cui mi sento più perso, a continuare a darmi l’esempio mentre cerco di formare e portare avanti il tuo spirito insegnando a questa scalmanata ma determinata nuova generazione che sta riportando alla ribalta il karate in tutta la Valley.

better call saul
Daniel La Russo (640×360)

Quante ne sono successe in questi anni…

Quanti allievi ho visto crescere e maturare, perdersi nella rabbia dell’adolescenza per poi ritornare sulla retta via! Molte volte mi sono ritrovato a sognare a come la mia vita sarebbe stata più quieta e tranquilla se Johnny Lawrence non si fosse mai messo in testa di rifondare il Cobra Kai, ma mi rendo conto che probabilmente sarebbe stata anche molto più noiosa. Non sai quante volte ho provato a immaginare a come avresti gestito la situazione, a come, probabilmente grazie alla tua saggezza, ci saremmo risparmiati tanti grattacapi e saremmo riusciti meglio a gestire le situazioni, a come mi avresti aiutato a parlare con Sam, a ispirare i nostri allievi e a farli innamorare del karate proprio come tu hai fatto con me. Quanto sarebbe bello averti ancora qui con noi… Sono piuttosto certo che Silver e Kreese, vedendoti al mio fianco avrebbero abbassato non di poco la cresta, memori della lezione che gli rifilasti quella volta, ma sono altrettanto certo che avresti evitato uno scontro diretto, se fosse stato possibile.

Daniel LaRusso
Johnny Lawrence e Daniel LaRusso (640×360)

Come sarebbe stato bello sentirti ancora una volta sentirti pronunciare quelle perle di saggezza che mi porto dietro ancora oggi, vedere la tua reazione mentre faccio applicare le tue lezioni a quegli allievi tanto impazienti come me a quel tempo… Sappi che nemmeno loro all’inizio sembravano poi molto contenti di mettere e togliere la cera o di dedicarsi alla pittura degli esterni!

Ma se ho iniziato a scriverti questa lettera, non è solo per rievocare in maniera nostalgica i tempi andati, ma soprattutto per ringraziarti di tutto, per avermi insegnato non solo a combattere, ma per avermi mostrato come essere un uomo, io che un padre non lo avevo mai avuto davvero, a come sapermela cavare, a insegnarmi così tante lezioni di vita da averne ormai perso il conto. Non voglio nemmeno provare a immaginare dove sarei ora se tu non avessi fatto di me il tuo allievo e non mi avessi mostrato cosa conta davvero nella vita. Probabilmente mi sognerei di gestire una mia attività, ma soprattutto di avere una famiglia splendida come quella che mi ritrovo ad avere. Non so se quando eri ancora con noi hai mai davvero realizzato quanto tu sia stato fondamentale per me e di quanto tu continua a esserlo tuttora, ispirandomi costantemente a essere un uomo migliore, ma vorrei che in qualche modo tu possa comprenderlo

Sono stato fortunato ad averti, Maestro Miyagi.

Con tutto il mio affetto,

il tuo Daniel-San.

Ps. Augura a me e a Johnny buona fortuna per il prossimo torneo, contro il Cobra Kai di Silver, ne avremo davvero bisogno.

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