Attenzione! Il seguente articolo su Eli Moskowitz (Falco) contiene spoiler sull’ultima stagione di Cobra Kai
Quando abbiamo iniziato a seguire Cobra Kai sapevamo bene che ciò che avremmo visto non sarebbe stato semplicemente il ricordo del mantra che ha accompagnato tutti noi da bambini o adolescenti, ossia il famoso: “metti la cera, togli la cera”. Sapevamo già che non avremmo semplicemente riascoltato gli insegnamenti del Maestro Miyagi o rivisto il nostro caro Daniel San. Siamo partiti già pronti a conoscere nuove personalità a cui affezionarci, per cui tifare o persino – in alcuni casi – da odiare. Eli Moskowitz, che nel corso delle stagioni di Cobra Kai è diventato “Falco”, è sicuramente uno di quei personaggi che non hanno nulla a che vedere col vecchio Karate Kid, ma di cui abbiamo a dir poco amato l’evoluzione che abbiamo seguito passo per passo. Ma andiamo per gradi.
Ciò che ci piace particolarmente di Cobra Kai è che non ama dipingere i personaggi esclusivamente di bianco o di nero. Tutti, dai Sensei, agli allievi, ai personaggi secondari, hanno un loro spessore e una storia che ci viene raccontata più o meno nel dettaglio. Nonostante spesso li vediamo prendere decisioni discutibili, tutto in un modo o nell’altro ci viene spiegato e ci aiuta a comprendere meglio le azioni che compiono. Allo stesso modo, ogni singolo personaggio che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle quattro stagioni della serie ha avuto una propria evoluzione: Eli Moskowitz, ovviamente, è uno di questi.
Durante i primi episodi della serie, Eli (interpretato da Jacob Bertrand) ci viene descritto come un ragazzino sostanzialmente insicuro, costantemente preso di mira dai bulli a causa di un problema al labbro per cui viene appunto soprannominato “Labbro” e che non riesce a reagire alle prese in giro, vivendo in uno stato di continua ansia. Quando vede il suo amico Miguel iniziare a praticare arti marziali e avere dei risultati considerevoli, tuttavia, decide di mettersi in gioco a sua volta e di iscriversi al Cobra Kai. Qui, però, dopo essere stato nuovamente preso in giro proprio dal Sensei Lawrence, decide una volta per tutte di dare una svolta alla propria vita. Quando torna al dojo, infatti, sembra essere un’altra persona: sulla sua testa padroneggia una pettinatura alla mohicana, decide di voler essere chiamato Falco e passa dall’essere un ragazzino di poche parole a diventare quasi più temibile dei bulli che fino a quel momento gli avevano rovinato la vita.
È stato questo il momento in cui – dobbiamo ammetterlo – lo abbiamo odiato un po’, nonostante da una parte riuscissimo a capire le sue motivazioni. Dopo essere stato bullizzato per tutta la vita, avendo imparato un po’ di karate Falco acquisisce finalmente sicurezza e pensa (almeno inizialmente) di essere praticamente invincibile: durante il torneo, quando arriva a colpire con forza Robby alle spalle finendo per farsi squalificare, non gli importa del risultato perché è comunque convinto di aver vinto, nonostante tutto. Il Cobra Kai e gli insegnamenti – alquanto discutibili – di Kreese, inoltre, non hanno fatto altro che far accrescere in Eli Moskowitz l’idea di dover vincere a ogni costo e di dover sempre colpire per primi, colpire forte, senza pietà. L’apice del cambiamento di Falco viene raggiunto nel momento in cui arriva addirittura a minacciare, picchiare e rompere il braccio al suo ex migliore amico Demetri: quest’ultimo, prima di “perdere le speranze”, aveva più volte cercato di far riemergere – invano – il vecchio Eli.
Paradossalmente, è proprio nel momento in cui Falco raggiunge il fondo che capisce realmente di detestare ciò che è diventato. Inoltre, vedere i suoi ex bulli Kyler e Brucks entrare a far parte del Cobra Kai, ha fatto riaffiorare in lui vecchi ricordi che con molta probabilità aveva ormai rimosso. Alla fine della terza stagione, durante la rissa a casa LaRusso, mentre i suoi compagni di dojo prendono Demetri per “dargli ciò che si merita”, Eli sembra improvvisamente tornare in sé. Inaspettatamente, con sorpresa sia da parte del suo vecchio amico che da noi spettatori, si rivolta contro gli altri ragazzi del Cobra Kai e aiuta Demetri a liberarsi di loro.
Durante la quarta stagione, rilasciata da Netflix soltanto qualche giorno fa, lo abbiamo visto tentare di riambientarsi con un po’ di fatica. Viene visto infatti come una sorta di “traditore” sia dai membri attuali del Cobra Kai, che ha abbandonato per aiutare il suo amico, sia dagli allievi del Miyagi-Do che dagli Eagle Fang. L’unico che, nonostante tutto ciò che ha dovuto subire, ha dimostrato di volergli stare accanto sempre e comunque è proprio Demetri. Quando i ragazzi del Cobra Kai lo colgono di sorpresa nello studio del suo tatuatore e gli tagliano la cresta che lo caratterizza, Falco sembra perdere tutte le proprie certezze. Si rinchiude a casa giocando al computer, deciso a non voler più sentir parlare di karate. È appunto Demetri che, andando a trovarlo, lo spinge a riprendere in mano la propria vita: gli spiega che non è una pettinatura a caratterizzarlo e neanche il suo nome. Può essere Eli oppure Falco, poco importa: sarà sempre e comunque il suo migliore amico. Le sue parole lo porteranno a non nascondersi nuovamente come ha già fatto per molti anni della sua vita, ma a reagire ancora una volta. E a vincere il torneo dell’All Valley, riscattandosi una volta per tutte le l’espulsione avvenuta a causa del suo temperamento troppo aggressivo avuto nelle scorse stagioni.
Aspettavamo da un po’ la redenzione del nostro Falco che, finalmente, alla fine di questa stagione ce l’ha fatta. Eli Moskowitz è, senza troppi giri di parole, il prodotto della paura, dei maltrattamenti e della convinzione che non bisogna mai mostrarsi deboli. Ma è allo stesso tempo il risultato di ciò che si ottiene quando, in un modo o nell’altro, c’è sempre qualcuno che non ti abbandona: quanti avrebbero agito come Demetri? Chi sarebbe rimasto accanto a un ragazzo che, per mostrarsi forte agli occhi degli altri, ha finito per spezzare un braccio a chi era – un tempo – il suo migliore amico?
Eli ha fatto capolino più volte nel corso della serie (quando ha mostrato interesse con Demetri per Doctor Who, per esempio, o quando la sua ansia di essere preso in giro tornava a galla), ma è soltanto in quest’ultima stagione che è tornato una volta per tutte, lasciando da parte Falco. O, per meglio dire, convivendo con lui. Perché è proprio questa la consapevolezza che il personaggio in questione riesce finalmente a raggiungere: non è importante il suo nome, né il suo aspetto. Lui è e sarà sempre sia Eli Moskowitz che Falco e non è necessario che rinneghi nessuna delle “due personalità”: è importante che faccia tesoro degli insegnamenti offerti dai suoi Sensei, ma è anche importante che ricordi quanto era brutto essere costantemente preso di mira dai bulli. Soltanto questo lo porterà a essere una persona più matura e adulta, esattamente com’è accaduto in questa stagione di Cobra Kai che lo ha sicuramente fatto salire sul podio dei migliori personaggi della serie.