Bologna, la vecchia signora dai fianchi un po’ molli, conquistata con poca grazia e tanto umorismo da un uomo sincero nella sua semplicità. Cogli… Coliandro si chiama, quest’uomo dalle maniere poco ortodosse. A causa dell’innegabile bigottismo mischiato con un’assoluta sensibilità, il suo fascino risulta essere sempre l’elemento fondamentale che invita a guardare la serie. L’ispettore che calca le periferie della grassa e dell’umana già un poco Romagna e in odor di Toscana, si sposta attraverso i vicoli e le stradine di una città umile. Con lui riusciamo inevitabilmente a scoprire e riscoprire una Bologna stupenda e inesplorata.
Ormai così tanto amata che molte delle visite fatte in questi anni sono state influenzate dalla forza narrativa attribuita al capolavoro dei Manetti Bros. A confermarlo è una ricerca di StageUp e Ipsos in cui emerge con forza l’impatto fondamentale della serie sul turismo del capoluogo emiliano. Rai2 diventa il baluardo di uno dei programmi seriali più seguiti in Italia, con in media 11 milioni di spettatori. Di cui il 29% non ha mai visto la città, la vede anzi per la prima volta proprio nelle scene dell’Ispettore Coliandro. Quasi 4,2 milioni di telespettatori (il 38%) in base alla ricerca, ha mostrato interesse a visitare Bologna dopo averne guardato una puntata.
Insomma, dopo Don Matteo, Coliandro è la serie della Rai che più riceve consensi dal pubblico. A breve potremmo quasi aspettarci una sorta di inverosimile crossover.
Altra prova del legame indissolubile e impossibile da spezzare, tra Coliandro e la Bologna arrogante e papale, è la fedeltà dimostrata da Antonio e Marco Manetti. All’invito di spostare le riprese a Bari, i fratelli hanno rinnovato invece la dichiarazione d’amore alla città emiliana:
‘Finchè Coliandro si farà, si farà qui.’
Non è un caso che Guccini, Dalla o anche Bersani abbiano cantato Bologna come città d’oro, Coliandro non fa altro che trasporre visivamente versi di queste poesie richiamando turisti da tutta la penisola. Nel mentre le riprese per la nuova stagione sono già iniziate, in effetti non manca molto a rivedere l’Ispettore Coliandro all’opera. Ci rivediamo tutti nel 2019, magari in Via Zamboni.