9) Rectify, una serie tv da vedere che è un vero capolavoro
Rectify non la conosce praticamente nessuno dalle nostre parti, e di questo – forse mai come in questo caso – ci si può solo dispiacere. Esistono due tipi di Serie Tv: quelle di cui puoi fare a meno, e quelle di cui non puoi fare a meno. Ecco: Rectify rientra senza dubbio in questa seconda categoria. Siamo di fronte a una storia esistenzialista, una storia che indaga all’interno dell’animo di un uomo accusato di aver commesso un crimine che in realtà non ha mai compiuto nei confronti della sua Hannah, la fidanzata a cui è stata strappata via la vita. Chi ha fatto questo ad Hannah non vive dentro una cella, non vive 19 lunghissimi anni all’interno di quattro mura che sembrano essersi rimpicciolite sempre di più, anno dopo anno. Daniel Holden, invece, sì. Ma il punto fondamentale di questa storia, in realtà, si concentra sulla fine di questi lunghissimi 19 anni. Il protagonista, infatti, ha scontato la sua pena per intero e adesso, all’età di 40 anni, può ufficialmente tornare alla libertà. Ma cosa è la libertà, dopo tutto quello che gli è successo? Non c’è desiderio di quest’ultima nel suo sguardo, così come non sembra esserci l’entusiasmo di chi può tornare alla normalità. Anche in questo caso siamo costretti a chiederci che cosa rappresenti la normalità: chi stabilisce che – dopo una vicenda del genere – ci possa essere un vero ritorno alla libertà? Questi anni di traumi e drammi non verranno mai più restituiti, e il protagonista ne è ben consapevole. Nel nostro articolo su Rectify, dicevamo questo: “Rectify è una serie triste, pesante e che non punta mai a piacersi o piacerti: vuole solo indurti a riflettere su quanto tanti dei problemi che ti poni siano banali, con una terapia d’urto a tratti estrema: cosa succederebbe se la tua vita piombasse nell’oblio senza motivo, come è successo a Daniel Holden?”
Una delle serie esistenzialiste migliori di sempre: provare per credere. Trovate quel capolavoro di Rectify su Rakuten TV.