7) Sequestered
Torniamo di nuovo all’interno del genere crime con Sequestered, una Serie Tv americana andata in onda su Crakle nel 2014. Il prodotto riuscì a ricevere due candidature come miglior serie drammatica e come miglior performance d’insieme (drammatico), ma neanche queste riuscirono a salvarla dal quasi anonimato.
Sequestered si divide tra mistero, cospirazione e suspense. La trama segue la storia di un processo ai danni di Malcolm Miller, un uomo accusato di aver rapito e ucciso il figlio del governatore. Durante il processo la giuria viene sequestrata in un hotel in cui dovrà decidere il destino di Miller, ma le cose cominciano a farsi sempre più complicate: l’avvocato difensore del protagonista comincia a comprendere che dietro questo processo si nasconda una cospirazione, mentre l’unica persona che crede nella sua innocenza viene minacciata. Da questo momento le cose diventeranno ancora più oscure. Ed è così che Sequestered diventa a tutti gli effetti una serie brutalmente ignorata che dimostra quanto una trama interessante non basti per suscitare curiosità. Il telespettatore, a volte, attende i grossi numeri di ascolto, le grosse pubblicità, un numero indefinito di cavie che diano un buon giudizio al prodotto. Ma Sequestered lo è. Guardare questa serie, infatti, significa stare con l’acqua alla gola per tutto il tempo, scegliere da che parte stare, addentrarsi all’interno di un processo che mette a dura prova la parola e il senso della giustizia, e il tutto senza mai forzare la mano o cadere nei soliti cliché del genere.
Tra suspense, rapporti umani e forti misteri, Sequestered si impone come uno dei migliori crime dal triste destino, uno di quelli che potrebbe fare la differenza nella vostra lista di serie da guardare.
8) Vicious
Se avete amato il racconto dell’anzianità narrato all’interno della serie con Micheal Douglas The Kominsky Method, allora amerete anche Vicious. Di origine britannica e andata in onda dal 2013 al 2016 – ma le stagioni sono solo due – la serie racconta la storia di una coppia omosessuale che convive da cinquant’anni. I due protagonisti – interpretati da due magistrali Ian McKellen e Derek Jacobi – sono l’opposto dell’altro e queste differenze sono, per ogni episodio, motivo di screzi ed equivoci. La sit-com riesce a restituire a entrambi i personaggi una forte personalità capace di farci prevedere le loro azioni. Sappiamo già che Freddie – un attore con una carriera mai davvero decollata – farà innervosire Stuart con la sua arroganza, così come sappiamo che quest’ultimo sarà in grado di mantenere un certo tipo di ordine per il bene di entrambi. Siamo coscienti di chi sia la parte razionale e di chi quella irrazionale, di chi sia più affidabile e di chi meno. Insomma, quando Freddie esclama «Benvenuto nella famiglia!» noi ci sentiamo davvero così, e basterebbe dare una possibilità a questa grande sit-com per allargare ancora di più la cerchia. Vicious non esclude nessuno, proprio come la casa in cui la coppia vede l’andare e venire perenne di amici e parenti. Tra una puntata e un’altra, così, conosciamo le loro varie amicizie e i loro rapporti con il mondo esterno, imparando a conoscere un po’ di più anche sul loro passato.
Vicious non ha nulla da invidiare al resto delle più che note sit-com, e per capirlo basta davvero un solo episodio. Vi va di far parte della famiglia?