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L’intelligenza è sicuramente un valore fondamentale che contraddistingue l’essere umano. Per quanto possa portarci verso vette conoscitive che possono sembrare impossibili, ci può condannare anche ad una condizione di infelicità e tormento, portando il nostro sguardo verso orizzonti impossibili da scorgere nel mondo reale. Spencer Reid è un genio infelice, condannato dalla sua stessa intelligenza ad essere quasi estraneo nei contesti sociali in cui si trova, nonostante la sua capacità di comprensione e interpretazione decisamente superiori alla media.

Reid (interpretato da un bravissimo Matthew Grey Gubler) è un ragazzo plurilaureato, un ragazzo prodigio. Ma ha alle spalle una vita familiare segnata dalla schizofrenia della madre e dall’abbandono del padre, che lo hanno inevitabilmente influenzato per tutta la sua vita, condannandolo ad una perenne condizione di solitudine. Nonostante la sua squadra sia a tutti gli effetti la sua famiglia, per Reid è sempre stato chiaro, fin da piccolo, che nessuno lo avrebbe potuto comprendere, o amare. La sua genialità e la sua infelicità sembrano non lasciare spazio a nient’altro. Il lavoro e la sua sete di conoscenza non possono essere condivisi, perfino i suoi interessi extra lavorativi sono attività che esegue in solitaria: giochi di abilità, lettura, partecipazione a convegni sulla psicologia criminale.

In Criminal Minds, Spencer Reid è il personaggio che ha decisamente sofferto più di tutti.

Spencer Reid (640×360)

L’infelicità che porta addosso è sempre stata un vortice che lo avvolgeva, spingendolo in tutte le situazioni limite in cui si trovava verso un abisso sempre più profondo. Ed è questa sua consapevolezza a sentirsi strano rispetto a chi lo circonda e a sentirsi costantemente fuori luogo, che lo porta a provare un’empatia totalizzante verso alcuni S.I. con cui entra in contatto. La sua incredibile sensibilità è anche la sua debolezza più grande: riesce ad identificarsi molte volte con alcuni soggetti che hanno un passato o delle esperienze simili alle sue, come lui incompresi e non capiti. E questa abilità di essere in grado di empatizzare con i più efferati criminali lo porta più volte a dubitare della sua sanità mentale, spaventato di poter ereditare la schizofrenia dalla madre.

La sua più grande paura è, infatti, perdere tutto ciò che per lui davvero conta: la sua intelligenza.

Spencer Reid ha dedicato la sua intera esistenza alla scienza e alla conoscenza per poter trovare una cura alla malattia della madre, per poter lasciare un segno nel mondo, e per studiare in modo ravvicinato la cosa più affascinante e imprevedibile che esiste al mondo: l’essere umano. Per questo motivo ha deciso di entrare all’F.B.I., e per questo motivo non ha mai veramente considerato la possibilità che qualcuno potesse amarlo, o capirlo veramente. L’abbandono e successivamente la morte del suo mentore, Jason Gideon, è uno degli eventi traumatici che lo portano a realizzare, forse per la prima volta, quanto siano importanti i rapporti umani che si creano con esseri a te affini.

La morte di Maeve lo costringerà in una gabbia di incertezze e disillusioni da cui ne uscirà rotto, spezzato, vuoto. Per la prima volta aveva dimenticato le statistiche, i libri di psicologia, le intuizioni scientifiche, lasciando emergere una parte di lui profonda e misteriosa, quella dell’amore verso qualcuno: Maeve è stata l’unica persona ad averlo fatto sentire pienamente compreso. Spencer non riuscirà più ad immaginare di trovare qualcuno che lo possa amare e capire a quel modo, non in un modo così spontaneo. Ha sempre vissuto come se dovesse dimostrare per forza di cose, sempre, di essere il migliore, pensando che in questo modo nessuno lo avrebbe mai più abbandonato.

Spencer Reid (640×360)

Perché l’amore trascende lo spazio ed il tempo, ed essendo un sentimento non può essere studiato, analizzato, sezionato: e tutto ciò che non capiamo, che non riusciamo a comprendere, ci spaventa, come spaventa Spencer.

J.J. alla fine della quattordicesima stagione gli confessa che lo ha sempre amato, che è stato il suo primo amore. Ma un amore fraterno e viscerale come quello tra i due non poteva trasformarsi in qualcosa di più profondo, JJ è rimasta l’unica persona a non averlo ancora abbandonato, e Spencer non potrebbe mai rischiare di perdere anche lei. Ha già sofferto tanto, troppo. Il dolore, i dubbi, le incertezze che lo hanno accompagnato per 15 stagioni lo hanno portato più volte sull’orlo del baratro, aiutato solamente dalle due cose sicure della sua vita: la sua spiccata e geniale mente analitica, e JJ.

Spencer Reid è sopravvissuto a sparatorie, abbandoni, torture, prigionia. Sopravvive costantemente grazie alla sua dimensione intellettiva, e rincorre strenuamente l’ossessione del sapere, anche se questo lo ha portato molte volte a situazioni limite.

Sopravvive, ogni volta, al vortice di infelicità che lo ha condannato il suo essere un genio, portandolo a voler guardare ossessivamente verso un abisso che, per amor di conoscenza, non riesce ad evitare.