“Nelson and Murdock, best damn avocados”
Avete appena terminato un binge watching della Serie Tv Marvel’s Daredevil? Oppure siete impazienti di vedere il team up con Luke Cage, Jessica Jones e Iron Fist e il 18 agosto vi sembra più lontano del solito?
Quale miglior rimedio per ammazzare l’attesa se non con i fumetti da cui è tratta questa magnifica Serie Tv! So che può essere alquanto difficile districarsi tra i vari volumi della Marvel, perciò oggi vi farò da concierge in questo mirabolante mondo supereroistico.
Premetto che cercherò di essere il più precisa possibile su cosa consigliarvi: dalle origini del mito rosso, che risalgono al 1980, fino a volumi che proseguono la storia che avete visto sulla piattaforma streaming e altri must da leggere se volete addentrarvi completamente nel mondo infernale del Diavolo Rosso.
Iniziamo da colui che ha reso Daredevil il personaggio che conosciamo oggi, colui che lo ha fatto scontrare per la prima volta con The Punisher (che approfondirò più avanti nell’articolo) e che ha creato un epico Kingpin nel fumetto “Born Again”: Frank Miller.
La serie di fumetti più apprezzata dai fan, va dal Daredevil #165 fino al Daredevil #190, che inizia nel lontano 1980. Si parla quindi dei fumetti originari, parecchio vecchi. Se poi volete veramente leggere i vecchissimi volumi degli anni ’60 scritti da Stan Lee e Bill Everett, dove DD è molto diverso da quello che conosciamo oggigiorno, vi consiglio il volume raccolta “Daredevil Masterworks Vol. 1”. Scoprirete che il colore originario del costume era il giallo.
Ma continuando con l’autore Miller, abbiamo la storia originaria definitiva ne “L’uomo senza paura” (1993) aiutato da John Romita Jr. (da cui è preso il costume nero della prima stagione). Lo riuscite tranquillamente a trovare sia su Amazon (ristampa del novembre 2016) che nelle fumetterie. Ve lo consiglio sopratutto se siete delle matricole nel reparto fumetti, o se in generale non avete mai approfondito il suo personaggio.
Prima accennavo al volume “Born Again” (ristampato nel 2010 e nel 2016) , storia che è stata per anni il punto di riferimento con cui confrontare gli altri fumetti riguardanti Daredevil. Una storia che ci racconta un Matt Murdock diverso, molto più dark e introspettivo. Una storia veloce ma devastante, che si tramuta con rapidità in un susseguirsi di scene deprimenti. Perché il cattivo in questo volume, Kingpin, ha sferrato un particolare attacco al nostro Daredevil, distruggendolo mentalmente. Una storia che può essere paragonata solo all’immagine fantastica di una fenice che rinasce dalle sue ceneri. E, sotto molti punti di vista, riesce ad insegnarci a non arrendersi di fronte ai problemi (molto vicini alla nostra quotidianità). Un volume complesso, profondo e molto lontano dalle risate inframmezzate alla trama che troviamo nel telefilm, ma che sicuramente saprete apprezzare!
Menzione speciale va al creatore di “Giustizia cieca. Ecco a voi Daredevil: 1″ (2012), Mark Waid e Paolo Rivera, per aver creato su un carta, in maniera molto particolare, la vista che Murdock ha degli spazi intorno a lui.
Passando alla seconda stagione del telefilm, vediamo nuovi personaggi molto importanti come Elektra e The Punisher. La prima fu creata proprio dall’autore Miller e la sua storia è raccontata in modo molto differente nei fumetti rispetto alla trasposizione seriale.
Partendo dal costume che la vede indossare meno nastrini e niente bandana, fino a spiegare il suo accento francese con la scusa che lei sia stata adottata, mentre nei fumetti è originariamente una donna dai connotati greci.
Oltretutto, nei fumetti lei non vuole avere a che fare con Matt Murdock, cosa che nel telefilm è ribaltata con la loro iniziale storiella d’amore e la sua volontà di sedurlo nuovamente. Oltretutto, la connessione di Elektra alla Mano e la concezione del “Black Sky” sono nuove nel panorama Marvel, poichè nei fumetti lei è una semplice ereditiera che si è trasformata in un ninja pericoloso. Inoltre la sua esistenza nei fumetti è veramente breve, si parla di lei dal n. 168 di Daredevil fino al n.181, dove viene uccisa da un cattivo diverso rispetto alla Serie Tv.
Ovviamente è della Marvel che parliamo, un personaggio non può semplicemente morire. Infatti qualcuno la resusciterà (non vi dico chi solo per evitare spoiler) e nei fumetti prenderà una strada diversa da quella di DD, per trovare il suo posto nel mondo. Il personaggio di Elektra avrà quindi un suo fumetto a partire dal 1996, Elektra Vol. 1, e comparirà in altre testate Marvel quali Wolverine (dal n. 100 al 106, oppure Wolverine Vol. 3 dal n. 20 al 27), Spiderman, Thunderbolts, New Avengers, Agents of S.H.I.E.L.D e molti altri.
Arriviamo infine a uno dei personaggi che ha riscosso notevole successo (meritatissimo) grazie alla seconda stagione di Marvel’s Daredevil: The Punisher (qui trovate le ultime news sulla sua Serie Tv).
A differenza della Serie, nel fumetto Frank Castle è uno stoico meditabondo, che parla poco e che molto spesso ci lascia sapere qualcosa su di lui grazie alle nuvolette di pensiero. È ovvio quindi che nel telefilm questo suo lato molto riservato è stato un po’ stravolto, perché sarebbe stato difficile inserire delle nuvole di pensiero sullo schermo. È anche vero però che scene come quella in cui si siede a tavolo con Karen sono veramente più uniche che rare, ergo nel fumetto non troverete tutto ciò.
Ma ci sono molte altre scene della Serie Tv che sono dei veri omaggi ai fumetti, come questa qui
Ve la ricordate?
Nei fumetti accade in maniera molto diversa, lasciando il lettore con la pelle d’oca! Questa scena è reperibile in Italia nell’albo n.1 di The Punisher (anno 2009) della Garth Ennis Collection, che sarebbe l’autore.
La più grande differenza sta nella morte della famiglia di Castle: nei fumetti ci sono diverse motivazioni, ma tutte sono viste come atti di violenze randomici. Mentre nella Serie Tv ci viene data una spiegazione più profonda, che dà molto più senso alla figura del Punitore della Serie Tv. La disonesta procuratrice Samantha Reyes diede l’ordine di iniziare la rappresaglia di una gang in un parco, mentre c’erano ancora civili sul campo. Questo atto di violenza è molto importante per il vigilante della Serie Tv, perchè lo rende un’antitesi vicina ma diversa alla tipologia di vigilante che è Matt Murdock. Se quest’ultimo si muove sempre con delle motivazioni legate al sistema legale (ricordiamoci sempre che è un avvocato, ergo crede nelle regole e ha fede nel sistema), Frank Castle è la sua controparte, poiché è qualcuno che vede il sistema come un fallimento nel regolare la giustizia.
Un importante fumetto che “continua” la sua storia dopo la Serie potrebbe interessarvi se volete conoscere il personaggio dall’alba della sua nascita, è “Il Cerchio di sangue” di Steven Grant, Mary Jo Duffy, Mike Zeck e Mike Vosburg. La storia inizia da dove si era interrotto il team-up con Devil, con il Punitore in prigione a Ryker’s Island, ma pronto a riprendere la sua crociata contro il crimine; qui ritroviamo anche ritroviamo il personaggio di Kingpin.
Se invece cercate una storia molto cruda e realistica del nostro Punitore, vi consiglio La Loggia degli Assassini di Mary Jo Duffy, Jorge Zaffino e Julie Michel. È un volume meno noto nel panorama Marvel, ma ve lo cito per un motivo (forse banale, forse no): l’assassina giapponese Reiko, una delle donne più memorabili della saga di Castle.
Fun Fact riguardante il Punitore: nel ’94 due autori, Dixon e Romita Jr., si incontrarono e diedero vita ad uno dei crossover più particolari, quello tra Batman e The Punisher!
Molti sono i fumetti riguardanti il Punitore e al momento vi sono ristampe suddivise in 5 diverse linee: dal 100% Max, al Marvel Gold,Marvel Graphic Novel, la Gart-Ennis Collection e la Rucka & Cecchetto collection, tutte rivolte alle storie del Punitore. Spero di esservi stata d’aiuto, ma sopratutto di avervi invogliato a leggere ciò da cui nascono questi personaggi, mentre siete in attesa delle nuove stagioni delle Serie Tv!
Ne avete già letti alcuni? Ne avete altri da consigliare? Fatemelo sapere nei commenti!