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Wilson Fisk: la silenziosa e composta perseveranza del male

Wilson Fisk
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La malavita e il crimine hanno assunto varie forme durante il corso dell’esistenza umana. Fin dagli albori il male ha avuto molteplici volti, ognuno di essi spaventoso a modo suo. Dallo spietato e maldestro folle omicida sino all’elegante businessman. La varietà dell’oscurità è spaventosa ed è illeggibile l’influenza che può derivare dall’esposizione ad essa. Ma vi è un principio universale, e indiscutibile, secondo il quale il male più spaventoso, subdolo e spietato è quello che è nascosto sotto un imponente armatura di apparenze e menzogne. Wilson Fisk è l’esasperazione di questo principio perché combina tutti gli aspetti della perfetta mente criminale.

Eleganza, riservatezza, intelligenza, calma, forza e carisma: Ingredienti  esplosivi.

Wilson Fisk

Quella dell’insospettabile e promettente imprenditore è decisamente la maschera più proficua da indossare. Se si vuole nascondere una bestia famelica la cosa giusta è quella di camuffarla e adattarla al mondo circostante. Wilson Fisk deve necessariamente nascondersi dietro l’ego potentissimo di un altolocato membro della società. Il denaro, la fama, il successo e i beni materiali passano in secondo piano nella mente di un despota arrivista.

La scalata al potere nella torbida e malfamata Hell’s Kitchen è implacabile. Tanto da permettere al carismatico criminale di insinuarsi fin nelle ramificazioni più profonde e oscure della politica. Si addentra in quelle lande desolate e malvagie che costituiscono il brutale scenario del lato nascosto della società. Quello abitato da insensibili e terribili individui. Dove ogni scelta comporta una violenta reazione e dove ogni errore si paga con il sangue. Perché raggiungere la vetta in ambito criminale significa stravolgere la propria etica rendendola utile a un solo egoistico scopo.

Wilson Fisk ha scalato la montagna e, tramite una serie di immani inganni, è diventato il rampollo di quella che è la strettissima cerchia di  dittatori del male di Hell’s Kitchen.

Il prezzo da pagare per questo è la soppressione della propria anima. La trasformazione definitiva in carnefice. Ma a differenza dei suoi “colleghi” egli è ancorato ancora un minimo al vecchio mondo e alla sua natura umana. Il legame con il suo scagnozzo fidato Wesley e la relazione con la bella Vanessa costituiscono il tallone d’Achille dell’uomo invincibile. Quel gangster raffinato e di poche parole che sembra essere impenetrabile.

Tali debolezze sono lo strascico delle abitudini della sua vecchia vita. Fisk non è nato così, non sempre è stato un uomo bramoso di potere, ma una volta era un impacciato adolescente goffo e distratto. Quindi, durante il suo percorso di trasformazione, conserva elementi affettivi che preservano lievemente la sua coscienza. Fattori che tuttavia lo rendono vulnerabile e debole.

La parte umana rappresenta la debolezza più evidente di Wilson Fisk.

Wilson Fisk
La vita privata è una chimera per il classico leader criminale perfetto.
E quando l’aura malvagia che aleggia sull’imponente Fisk si unisce alla sua sfera intima, saltano gli ultimi brandelli di umanità. Perdere ciò che lo rendeva felice, ma debole al tempo stesso, consacra definitivamente Wilson Fisk al male. L’ultimo difetto che aveva salta come un petardo, il muro che stava costruendo attorno al suo cuore è terminato e può concentrarsi solo alla scalata. Una scia di sangue infinita nella sua vita, che parte dall’adolescenza fino a caratterizzare tutta la sua esistenza. Ed è netto il cambiamento. È di una brutalità disarmante l’impatto che lo scorrere degli eventi ha su di lui.

Perché proprio la rabbia che deriva dall’essere stato colpito duramente lo guida verso la sconfitta. È la sete di sangue che porta Fisk a cadere nella trappola del nemico. Quella che era stata una bestia pacata e inamovibilie si ricorda di essere umana e si lascia andare alla frenesia della vendetta. Indole che Fisk aveva tenuto in gabbia perché  era al corrente dell’avventatezza animalesca che caratterizzava la sua anima. Ragion per cui l’aveva seppellita. Ragion per cui l’aveva nascosta.

Wilson Fisk

Ma Fisk apprenderà dalla sua sconfitta un’importante lezione: mai perdere la calma, mai sottovalutare la cura che bisogna avere nel seppellire i propri istinti.

Questa nuova consapevolezza, questa nuova idea, gli permetterà di rinascere più forte che mai. Ma stavolta non potrà contare su ingenti ricchezze o sulla sua influenza. Ma solo sul suo cervello e in una nuova definizione di perseveranza. Quella che lo renderà nuovamente il Re. Quella che lo trasformerà in KINGPIN.

In prigione nasce un nuovo Wilson Fisk più subdolo, perseverante, rancoroso e crudele. Hell’s Kitchen deve tremare!

Wilson Fisk

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