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Come finisce Dark Angel

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Così come queste serie tv cancellate negli ultimi mesi, anche Dark Angel avrebbe meritato una seconda occasione. Per chi ancora non lo sapesse, Dark Angel è un gioiellino dei primi anni 2000, prodotto dal grande James Cameron e trasmesso negli Stati Uniti da Fox dal 2000 al 2002. Qua in Italia invece abbiamo avuto la possibilità di godercelo da gennaio ad agosto del 2003, quando Italia 1 ha iniziato a trasmetterlo in tarda serata. Considerata la sua vita breve e l’assenza sulle piattaforme streaming più note, non c’è da stupirsi se la creazione di Cameron e Charles H. Eglee non sia conosciuta da tutti. Ma ciò non significa che non sia degna di nota. Lo show aveva infatti tutte le carte in regola per diventare un cult alla pari di Buffy (qui troverete 5 serie tv da recuperare se ne siete in astinenza), Roswell o Xena. Tuttavia, pur essendo ambientata in un contesto suggestivo e popolata da personalità ben caratterizzate, la serie fu penalizzata dal cambio di programmazione, che la pose nel famigerato “Death Slot” e sulla strada verso il suo triste destino.

Infatti, la Fox non solo spostò Dark Angel dal martedì al venerdì sera (uno dei peggiori slot per gli ascolti), ma l’accoppiò con Pasadena, una nuova serie tv che più da traino fece da deterrente. Con il passare degli episodi, i ratings e gli ascolti finirono per calare sempre di più, tant’è che a metà della seconda stagione Fox annunciò la cancellazione definitiva dello show. Una notizia che deluse tutti i fan, che però poterono consolarsi con un series finale diretto dallo stesso James Cameron. La serie fantascientifica cyberpunk dell’acclamato regista si concluse dunque con un finale aperto che, per quanto entusiasmante, lasciò molte questioni in sospeso. Se non altro, nonostante la cancellazione, lo show fece da trampolino di lancio per molti dei suoi interpreti: grazie a questa esperienza, Jessica Alba (Max Guevara/X5-452) ha acquisito una grande popolarità, che le ha permesso di avviare la sua carriera cinematografica. Michael Weatherly (Logan Cale/Solo Occhi) ha invece continuato il suo percorso nel mondo della serialità, diventando Anthony DiNozzo in NCIS. Infine, dopo un paio di ruoli minori, Jensen Ackles (Ben/Alec McDowell) ha ottenuto il ruolo di Dean Winchester in Supernatural.

Dal grande potenziale, Dark Angel ci ha salutato prima che potesse davvero spiccare il volo.

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E anche a distanza di anni quel potenziale è innegabile, a partire dalla sua protagonista. Dopo aver contribuito a rendere iconiche Sarah Connor ed Ellen Ripley, Cameron pensò di portare sul piccolo schermo un’altra eroina d’acciaio: stiamo parlando di Max Guevara (conosciuta anche con il nome di X5-452), un supersoldato geneticamente modificato alle prese con una Seattle post-apocalittica. Ribelle, sfacciata e resiliente, durante il suo percorso Max dimostrerà di avere incredibili riflessi, un’intelligenza superiore alla norma e un coraggio ammirabile. Così come la sua storia, anche il contesto in cui si sviluppa è stato fondamentale per mostrare quanto lo show fosse innovativo e avvincente. Dark Angel è infatti ambientata in un futuro distopico non troppo lontano, che ci mostra un mondo sull’orlo della distruzione.

Il futuro immaginato da Cameron non prevede macchine volanti o tecnologie avanzate, ma uno scenario molto più plausibile: dopo un’esplosione nucleare nella ionosfera sopra la costa orientale degli Stati Uniti nel 2009, tutti i sistemi informatici e di comunicazione della nazione vengono azzerati, causando una grande depressione economica che crea un’ulteriore scissione fra poveri e potenti. In una Seattle quasi irriconoscibile, veniamo a conoscenza della desolante realtà del 2019 attraverso gli occhi di Max, corriere per la Jam Pony di giorno e ladra di artefatti preziosi di notte. Ma la nostra protagonista è molto più di quello che sembra: la ragazza è stata infatti creata in laboratorio, vittima degli esperimenti della “Manticore”, un programma volto a creare il soldato perfetto tramite la ricombinazione del DNA umano con quello animale.

Dopo un’infanzia passata in laboratorio, Max e altri X5 (una categoria speciale di supersoldati) riescono a scappare, pur non riuscendo a rimanere insieme durante la loro fuga. Dieci anni dopo, la giovane donna cercherà di ritrovare i suoi fratelli e sorelle nel tentativo di ricostruire la sua famiglia e smascherare definitivamente il Progetto Manticore. Durante la sua missione, Max incontrerà diversi personaggi che, come quello di Jessica Alba, hanno contribuito al successo dello show. Non possiamo non citare Logan Cale (Michael Weatherly), un cyber-giornalista che si nasconde dietro l’identità di Soli Occhi per denunciare le colpe dei potenti e incitare la popolazione a riappropriarsi della propria vita. E come dimenticarsi di Alec McDowell (Jensen Ackles), transgenico sfrontato e dalla dubbia moralità che alla fine dimostrerà di essere un grande alleato e amico. Inoltre, la serie di Fox ha saputo caratterizzare bene anche i personaggi secondari: gli alleati da Cynthia “Original Cindy” McEachin (Valarie Rae Miller) a Joshua (Kevin Durand) e gli antagonisti, in particolare il Colonello Donald Michael Lydecker (John Savage) ed Ames White (Martin Cummins).

Nel corso di due stagioni, Dark Angel ci ha mostrato il coraggio, l’astuzia e l’umorismo dei suoi personaggi. Ma allo stesso tempo, è riuscita a gettare luce anche su diverse tematiche che hanno plasmato l’identità dello show.

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La discriminazione da parte degli umani contrapposta al senso di giustizia e rivalsa dei mutanti. L’accettazione della propria identità e del proprio destino. La ribellione, un motivo da sempre anticipato dal cognome scelto dalla protagonista (che richiama chiaramente Che Guevara). E ultimo ma non meno importante, l’amore, che trova la sua massima espressione attraverso la tenera storia d’amore fra Max e Logan, costantemente in lotta fra i loro sentimenti, i disaccordi e gli ostacoli posti sul loro cammino dai nemici. Tematiche e argomenti che ritroviamo anche nel series finale “Lotta per la libertà”. Andato in onda il 3 maggio 2002 negli Stati Uniti e l’8 ottobre 2003 in Italia, “Freak Nation” (titolo in lingua originale) lascia molte questioni in sospeso, ma lo fa perlomeno dopo aver sviluppato una trama avvincente e mostrato la forza dei suoi personaggi.

Nel finale della seconda stagione, la tensione fra esseri umani e transgenici è alle stelle. Consapevoli della loro esistenza, la popolazione di Seattle è infatti acciecata dal pregiudizio, alimentato da un disagio sociale ed economico che non addolcisce la loro opinione. Nel tentativo di salvare Gem (Erin Karpluk) una mutante incinta Joshua (Kevin Durand) e Mole (Brian Jensen) finiscono per farsi scoprire dalla folla. I due sono così costretti a barricarsi dentro la sede della Jam Pony, prendendo in ostaggio i fattorini presenti. Mentre i nostri eroi, Max (Jessica Alba), Logan (Michael Weatherly) ed Alec (Jensen Ackles) compresi, pensano a come risolvere quella situazione di stallo, la polizia e gli uomini di White (Martin Cummins) circondano l’edificio. Ma se le forze dell’ordine pensano al salvataggio degli ostaggi, l’agente della Manticore e membro fedele del Conclave ha intenzione di uccidere tutti indiscriminatamente pur di arrivare a Max.

Nello scontro finale fra transgenici e la Falange (élite di guerrieri al servizio del Conclave), azione e musica si sposano alla perfezione, risultando in una sequenza dal ritmo incredibile in cui la posta in gioco è estremamente alta. Nonostante fronteggino qualche difficoltà, Max e i suoi compagni alla fine riusciranno a neutralizzare la squadra speciale guidata da Thula (Amy Dumas), per poi fuggire dalla Jam Pony ricorrendo a un intelligente sotterfugio. Purtroppo, il capo della polizia Clemente (Rick Worthy) non ci metterà molto prima di scoprire il loro inganno, tant’è che li raggiungerà quasi immediatamente all’interno di Terminal City, il rifugio dei transgenici di Seattle.

È qui che Dark Angel ci mostra tutto il coraggio e la risolutezza della protagonista.

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Non solo Max riesce a far ritirare pacificamente gli uomini di Clemente, ma anche a unire la sua gente verso un obiettivo comune: una resistenza che possa permettere ai transgenici di vivere liberi, senza la paura di essere scoperti o uccisi. Un futuro in cui potranno camminare a testa alta sotto il calore del sole, fieri di essere ciò che sono. Pur essendo tanto odiati dagli esseri umani, sono proprio quest’ultimi ad averli creati, e dunque ad avere anche una responsabilità nei loro confronti. Dopo anni di esperimenti, torture e discriminazioni, è giunto dunque il momento di far sentire la propria voce e porre fine all’ingiustizia che da sempre colpisce la popolazione transgenica.

Mentre la protagonista si rivolge ai suoi fratelli, gli spettatori vengono pervasi dallo stesso senso di giustizia di Max, un’eroina incredibile che trae la sua forza non tanto dall’invincibilità quanto più dal suo cuore. L’ammirazione negli occhi di Logan ed Alec coronano perfettamente questo momento di leadership, fratellanza e rivincita. Il personaggio di Jessica Alba avrebbe potuto darci ancora tanto, ma perlomeno ci ha salutato con un’ultima azione di coraggio, che non abbiamo potuto che apprezzare. Ed è così che, mentre l’opinione pubblica sembra addolcirsi dopo la testimonianza del spesso detestabile Normal (J.C. MacKenzie), i transgenici innalzano la loro bandiera, un richiamo del loro passato, presente e futuro. Un simbolo della resistenza, del loro desiderio di rivalsa e soprattutto della loro meta finale: la libertà, la giustizia, la luce.

Lo show si chiude inquadrando le mani intrecciate di Max e Logan, pronti ad affrontare una guerra che, ahimé, non vedremo mai.

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A causa della cancellazione, lo show della Fox ha dovuto ricorrere a un finale affrettato, ma ciò non significa che la critica non ne abbia riconosciuto il valore. Difatti, Dark Angel è riuscita a vincere diversi premi: il Canadian Society of Cinematographers Award nel 2001 per miglior regista in una serie televisiva, l’International Monitor Awards nel 2001 per i migliori effetti speciali in una serie. Il talento di Jessica Alba è stato invece premiato con il Saturn Award nel 2000 come migliore attrice televisiva, il TVGuide Award nel 2001 come miglior attrice debuttante dell’anno e il Teen Choice Award nel 2001 come miglior attrice. Nel 2001 è stata poi candidata al Golden Globe come Migliore attrice in una serie televisiva drammatica.

Inoltre, nel 2002 lo scrittore Max Allan Collins ha iniziato a scrivere una trilogia di romanzi ispirati allo show: Dark Angel: Prima dell’alba, Dark Angel: Skin Game e Dark Angel: The Eyes Only Dossier. E forse non lo saprete, ma la serie è stata anche trasformata in un videogioco per Playstation 2 e X-Box, “James Cameron’s Dark Angel“! Dunque, nonostante la breve vita, è chiaro quanto la creazione di Cameron abbia lasciato un segno nel suo pubblico, che ancora oggi rimpiange il fatto di non aver mai ottenuto una terza stagione. D’altronde, al di là degli ascolti, Dark Angel aveva tutto ciò che serviva per poter essere rinnovato: personaggi intriganti, tematiche rilevanti e un contesto stimolante.

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Una storia con così tanto potenziale avrebbe meritato un finale conclusivo più soddisfacente, che potesse esaltare al meglio i valori che lo show ha sempre cercato di trasmettere. Purtroppo, quello che ci è rimasto è un grande senso di dispiacere nel non aver visto concludersi adeguatamente questa promettente serie andata in onda dal 2000 al 2002, che avrebbe potuto dire tanto di più anche solo con un’altra stagione. Se non altro, i romanzi di Collins potranno fornire un epilogo diverso per chi avrà voglia di leggere le sue opere. Per quanto riguarda invece tutti gli altri spettatori, non vi resterà che ricorrere a un bel re-watch e immergervi ancora una volta nelle atmosfere sci-fi di questo meraviglioso gioiellino spesso dimenticato.