Dark è una delle serie tv di cui si è maggiormente parlato in questi ultimi mesi. La sua terza e ultima stagione ha fatto calare il sipario sulle vicende di Jonas e di tutti gli abitanti di Winden (forse). Inoltre, la serie tv tedesca targata Netflix è riuscita a concludere tutte le vicende senza lasciare troppo spazio a interpretazioni e buchi di trama. Un finale quasi perfetto che ha reso Dark una delle migliori produzioni televisive mai apparse sul piccolo schermo. Il successo è stato globale, critica e fan sono rimasti estasiati. Ma quale è il segreto di Dark? In un articolo (lo trovate qui) proviamo a rispondere a questa domanda e tra i vari punti abbiamo citato quello dell’effetto sorpresa.
Dark è permeata da tensione continua e continui colpi di scena. In questo nostro articolo abbiamo provato a trovare i 5 momenti in cui tutti gli spettatori della serie sono rimasti a bocca aperta, fissando la televisione in cerca di spiegazioni. La prima stagione è quella che ha scioccato il mondo intero, ma questa top five contiene anche episodi delle altre due. Non stiamo a spoilerarvi altro, armatevi di coraggio e iniziate questa lettura. E se leggendo rivivrete quei momenti, non sentitevi soli e abbandonati: noi vi siamo vicini.
Ecco la classifica dei 5 colpi di scena più geniali di Dark
5) Adam è il Jonas del futuro
Partiamo con un momento che ha devastato milioni di fan. Nella seconda stagione di Dark veniamo a conoscenza, insieme allo stesso protagonista Jonas, che Adam non è altro che la versione anziana del ragazzino. Quello che rende incredibilmente magico il momento è il come viene spiegata la correlazione. All’inizio della seconda stagione abbiamo visto Jonas rischiare di morire impiccato e questo fatto ha lasciato profonde cicatrici sul collo del ragazzo.
Non avremmo mai pensato che la camicia con il collo alto e spesso di Adam servisse a nascondere quei segni diventati ormai vecchi e raggrinziti. Quando, chiedendo a Jonas se davvero non avesse ancora capito chi fosse il vecchio davanti a lui, Adam sbottona e allarga il colletto, non possiamo che rimanere attoniti e basiti, colpiti silenziosamente da un pugno che fa rumoreggiare il nostro stomaco. Uno shock.
4) Katharina del presente viene uccisa da sua madre nel passato
Dalla seconda stagione proseguiamo cronologicamente fino ad arrivare alla terza, quella in cui tutto si conclude. E a concludersi è anche la vita di Katharina, che per uno stupido gioco del destino muore e nello stesso tempo vive. Quella del presente soccombe sotto i colpi di una pietra impugnata da sua madre, aggredita dalla stessa figlia adulta sulla strada verso casa. Quella del passato invece, ancora adolescente, attende nella dimora la sua omicida. Un black out temporale che spegne la corrente del nostro cervello.
A rendere tutto drammaticamente più grottesco e simultaneamente geniale ci si mette pure la catenina di San Cristoforo. Quel medaglione che fa il giro di tutte le epoche di Winden e torna, inesorabilmente, a inabissarsi nella sabbia del lago della cittadina di Winden. Quel lago in cui, secondo le parole del figlio della stessa Katharina, Magnus, esiste una leggenda che racconta di un cadavere di donna che ogni tanto riemerge dalle acqua per spaventare gli avventori. Quel cadavere è proprio quello di sua madre.
3) L’esistenza di un terzo mondo in Dark
Sale sul gradino più basso del podio quella rivelazione epifanica che districa l’incredibile matassa di Dark. Nel groviglio inestricabile dello spazio, del tempo e dell’inevitabile ripetersi di eventi ciclici, la scoperta dell’esistenza di un terzo mondo è una sorta di illuminazione religiosa che converte i protagonisti della serie tv e gli spettatori seduti sul divano. Il colpo di scena è geniale: due mondi interconnessi devono per forza di cose essere creati da una unica origine.
Così come i tre sconosciuti di età diverse sono stati creati dal frutto dell’amore, i due mondi di Adam e Eva nascono dallo stesso sentimento di amore. La triquetra, il simbolo del tempo ciclico, non sta più a indicare i 33 anni che intercorrono tra le varie epoche, anzi, non ha mai indicato questo. Sciocchi noi e sciocchi i protagonisti della serie a illudersi di questa verità. La realtà dei fatti è che l’unico mondo che deve esistere è quello di cui nessuno, eccetto Claudia, conosceva l’esistenza. Una rivelazione che scioglie tutti i nodi di Dark.
2) Charlotte è la figlia di sua figlia
Si ferma a pochi centimetri dal gradino più altro del podio uno dei colpi di scena più commoventi della serie tv targata Netflix. Quando scopriamo la storia di Charlotte e scopriamo la verità sulle sue origini il nostro cuore si spezza in mille frantumi e lo stomaco si strige in una morsa di dolore. Il passato, il presente e il futuro della detective sono tremendamente angoscianti, ma ancora più terribile sono gli stessi tre momenti vissuti da sua figlia, che allo stesso tempo è sua madre. Questo fatto, che ci viene svelato alla fine della seconda stagione, chiude il cerchio della storia di Charlotte iniziata nel momento in cui il perfido (fino a quel momento) Noah, gli rivela di essere suo padre.
La trovata geniale degli autori, in questo caso, è quello di farci scoprire a passi piccolissimi il passato della donna. Ma ancora più sorprendente è il fatto che chi ha ideato la serie ci illude che alcuni personaggi, come Noah (che è presente in questa classifica dei migliori personaggi), siano malvagi, quando in realtà sono costretti a compiere azioni cattive per giungere al bene. Un bene chiamato Charlotte.
1) Mikkel è il padre di Jonas, lo shock primordiale di Dark
Chi, tra voi lettori, non ha pensato che in prima posizione si sarebbe piazzato il colpo di scena più grande di tutta la serie tv tedesca? Mikkel, il piccolo fratello di Martha, la ragazza amata da Jonas, è il padre dello stesso Jonas. Una rivelazione incredibile che ha lasciato di stucco milioni di spettatori. Questo passaggio è il momento topico di tutta Dark, quello in cui la serie si rivela per quella che realmente è, quello in cui tutto esplode. La scoperta di Jonas è la miccia che infiamma l’universo della serie tv tedesca. Da lì in poi nulla sarà come prima, la causa e l’effetto si mescolano e diventano indistinguibili.
Il passato, il presente e il futuro si fondono in una cosa sola. Insomma, la storia di Mikkel/Michael è la forza motrice che sposta il tempo nel mondo di Jonas. É il colpo di scena che sposta totalmente gli equilibri nella produzione tedesca, quello che segna l’inizio e allo stesso tempo la fine di tutto il mondo di Dark.