1) Prima stagione
Ogni inizio ha una fine, ogni fine un inizio. Questa potrebbe essere la frase che riassume tutta la storia di Dark, anche se in realtà oltre al bianco e al nero, alla luce e all’ombra, alla vita e alla morte, c’è altro. Una terza via che porta a una specie di paradiso. Ma quello di cui vogliamo parlarvi questa volta è l’inizio, perché in prima posizione si piazza la stagione iniziale di Dark. Quella che ci ha sorpreso, arrivando su Netflix in punta di piedi. Quella che ci ha preso a schiaffi con la sua feroce mitezza, con quei salti temporali che in realtà sono piccoli passi in confronto a come poi la storia si è sviluppata e conclusa. L’inizio di tutto, o almeno, l’inizio di Dark come serie.
C’è un fattore determinante che rende la prima stagione di Dark migliore delle successive: l’amore del pubblico. Siete, siamo, sono stati tutti così colpiti da questo esordio che risulta difficile dimenticarlo. L’uomo ha una innata dose di nostalgia dentro di sé che lo porta a rimpiangere costantemente il passato (nel caso di Dark verrebbe da chiedersi “Quale passato?”) e questo vale anche per le serie tv. La prima stagione è come il primo amore, non si scorda e non ce ne vogliamo dimenticare, perché è stata quella scintilla che ci ha fatto innamorare della seconda parte e ci ha fatto sposare la terza. Insomma, oltre i meriti di attori e autori (qui parliamo di loro), oltre la fotografia stupenda, la regia impeccabile e oltre tutto c’è l’amore. E come abbiamo visto proprio in Dark, l’amore è una forza che move il sole e l’altre stelle.