Il 27 giugno è stata rilasciata la terza ed ultima stagione di Dark su Netflix (2017-2020). A distanza di quasi un anno, tutti i telespettatori hanno sperato che venisse sciolto ogni dubbio. Si sa, Dark è una Serie Tv molto complessa e l’ultimo della seconda stagione (2019) ha instillato maggiori dubbi. L’entrata in scena della Martha proveniente da un altro mondo ha suscitato dubbi e preoccupazioni. La paura più comune era quella che potesse finire in caciara. Fortunatamente, la terza stagione ha superato le aspettative. Ma alla fine, Dark è riuscita a rispondere ai nostri dubbi? La maggior parte sono stati spiegati mentre alcuni dettagli sono rimasti irrisolti. In questo articolo analizzeremo la stagione finale di una delle migliori Serie Tv di tutti i tempi.
La serie
La serie Netflix è stata ideata, girata e scritta da Baran bo Odar e Jantje Friese. Le vicende si concentrano nel 2019 a Winden, una cittadina tedesca. Dopo la scomparsa di Erik Obendorf, gli abitanti sono in allerta: i membri più anziani iniziano a ricordare eventi simili verificatesi negli anni ’80. Una sera, Mikkel Nielsen scompare nei boschi. Nello stesso giorno, appare un uomo misterioso. La sparizione farà riemergere alcuni misteri e legami tra le famiglie di Winden.
Il cast principale di Dark
Jonas Kanwhald – Louis Hofmann
Michael Kahnwald – Sebastian Rudolph
Hannah Kahnwald – Maja Schone
Martha Nielsen – Lisa Vicari
Magnus Nielsen – Moritz Jahn
Mikkel Nielsen – Daan Lennard Liebrenz
Ulrich Nielsen – Oliver Masucci
Katharina Nielsen – Jordis Triebel
Claudia Tiedemann – Julika Jenkins
Regina Tiedemann – Deborah Kaufmann
Aleksander Tiedemann – Peter Benedict
Bartosz Tiedemann – Paul Lux
Franziska Doppler – Gina Alice Stiebitz
Elisabeth Doppler – Carlotta von Falkenhayn
Peter Doppler – Stephan Kampwirth
Charlotte Doppler – Karoline Eichhorn
Tannhaus – Christian Seyer
Noah – Mark Waschke
Il ciclo completo
Parlare del ciclo completo in Dark è molto complicato. Partiamo dalla seconda stagione, esattamente nel momento in cui viene nominato per la prima volta da Adam il ciclo temporale. Gli spettatori avevano più o meno compreso che ci fosse un loop temporale e pensavano di assistere ad un rovescio della medaglia. Invece, nella terza stagione viene confermato che non è cambiato nulla. Jonas catapultato nel 2054 diventa lo Straniero mentre quest’ultimo diventerà Adam. Martha dell’altra dimensione sarà destinata a diventare Eva per poi scagliarsi contro Jonas. Tutto si ripeterà, com’è sempre stato. Adam ed Eva mantengono il corso degli eventi affinché tutto avvenga in un ciclo. Le ragioni per le quali lottano, sembrano differenti. Eva vuole custodire il corso degli eventi per salvaguardare il nodo. Anche Adam condivide i piani ma non il fine: il suo scopo è quello di distruggere entrambi i mondi. Per lui non vi è altra via d’uscita per mettere fine al ciclo.
Il miglior modo per spiegare il loop è far riferimento all’infinito, simbolo che si vede più volte nella terza stagione. Eva spiega questo passaggio alla Martha dell’altro mondo, spiegandole che i due versanti indicano due scenari: nel primo Jonas sopravvive all’Apocalisse, rifugiandosi nel seminterrato. Crescendo diventerà prima lo Straniero e poi Adam. Nel secondo, viene salvato da Martha, portato nell’altra dimensione per poi essere ucciso da un’altra versione di Martha. Si arriva ad un altro aspetto del nodo: la preservazione. Tutti i cittadini delle due Winden sono spinti a preservare il nodo del loop temporale. Pensateci: tutte le azioni che compiono li portano a replicare e rivivere lo stesso schema. Ed è questo sistema a far andare avanti i due mondi. Se nessuno di loro compie le azioni alle quali abbiamo assistito, il nodo non esisterebbe. Non possono nemmeno smettere: come si potrebbero creare il flusso degli eventi e l’albero genealogico? Il viaggio nel tempo è il mezzo per far coesistere i due universi. D’altronde se così non fosse, non sarebbero mai nati alcuni di loro. Ma quando nasce il ciclo? In realtà, i fan di Dark conoscono il dogma della serie ovvero l’assenza di una cronologia. Ma se vogliamo fare riferimenti convenzionali per aiutarci a comprendere meglio, potremmo concentrarci nella prima stagione. Non è stato l’inizio del ciclo ma della presa di coscienza di Jonas. E chi altro se non il capostipite di Winden? Il ragazzo ha sempre avuto la sensazione di vivere in un perenne deja vù. Dopo il suicidio del padre e la sparizione di Mikkel, inizia la sua ricerca. Ma per ogni universo, c’è un creatore: Tannhaus. Ed è proprio qui che arriviamo all’origine dei due mondi.
Il nostro modo di pensare è governato dal dualismo. Claudia lo ha capito ed è riuscita ad intuire la falla nel Matrix. L’amore per sua figlia Regina, l’ha spinta oltre il dualismo fino ad arrivare alla soluzione: ci deve essere qualcosa di più grande. Viene da chiedersi come ci sia riuscita dato che il ciclo temporale comporta anche alla ripetizione delle azioni. Tuttavia, man mano che si sommano i loop, i personaggi possono acquisire esperienza. Non sappiamo quanto tempo Claudia abbia impiegato ma alla fine ha sfruttato una conoscenza di Eva. Quest’ultima ha scoperto un corridoio temporale che collega i mondi. Non ha mai saputo dell’esistenza del mondo d’origine ma ha potuto controllare il mondo di Adam. Claudia è entrata e finalmente, ha esplorato il mondo d’origine scoprendo che Tannhaus è il creatore. Nel 1986, l’uomo ha perso in un tragico incidente suo figlio Marek, la nuora e la nipotina Charlotte. Il dolore per la perdita, lo ha spinto a costruire una macchina del tempo per riportare indietro i suoi cari. Qualcosa però è andato storto: durante l’avvio della macchina si è creata una scissione generando così i due mondi. Due Winden legate da un nodo temporale, destinato a ripetersi all’infinito. Inoltre, la divisione ha portato con sé dei frammenti della Winden originaria.
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Il finale di Dark
Abbiamo già anticipato gli elementi dell’ultimo episodio. Dopo che Adam cerca di uccidere il figlio che ha in grembo Martha (era convinto che fosse lui l’origine), si accorge che non è cambiato nulla. In quel momento appare Claudia, pronta a spiegargli l’origine. L’unica soluzione è quella di attraversare il corridoio temporale, andare nel mondo d’origine ed impedire l’incidente. Ovviamente, tutto ciò ha un caro prezzo: l’eliminazione immediata delle due dimensioni. Claudia gli consegna la macchina del tempo proveniente dal mondo di Eva per recuperare Jonas e indirizzarlo verso l’ultima missione. Adam torna indietro nel momento in cui sta avvenendo l’Apocalisse: Jonas è ancora in casa disperato per la morte di Martha e intento a trovare una via di fuga. Appena entra Adam, la sua versione più giovane si scaglia contro di lui ma l’uomo riesce a portarlo con sé nel mondo parallelo. Mentre si nascondono, Adam da le ultime istruzioni a Jonas. Il ragazzo accetta le condizioni, dato che aveva maturato già da tempo l’impossibilità di condurre esistenze simili. Non c’è un modo indolore e semplice: l’unico è proprio quello di cancellare le due dimensioni. Ma per poter adempiere al suo compito, Jonas deve portare con sé Martha. Il ragazzo riesce a prenderla prima che venga bloccata da Magnus e Franziska. Dopo averle spiegato tutto, la ragazza comprende le conseguenze del loro compito.
È molto interessante notare i dettagli di come la coppia abbia reagito alla notizia, in linea con le loro versioni più anziane. Infatti Adam e Jonas sono pronti: sanno che è l’unico modo per salvare defintivamente tutti e lo accettano. Martha invece impiega qualche attimo in più per processare, così come Eva. Vorrebbero che ci fosse un altro modo anche se purtroppo conoscono già la risposta. I due giovani riescono a convincere Marek a non attraversare il ponte e, mentre la famiglia Tannhaus ritorna a casa, Martha si interroga se qualcuno si ricorderà di loro. Mentre suonano le note di “What a Wonderful World“, Jonas e Martha si dissolvono insieme alle loro versioni più anziane e tutti i personaggi. Finalmente, possono trovare la pace tanto agognata.
I veri protagonisti di Dark
Gli ultimi minuti del finale di Dark sono essenziali per comprendere come il mondo d’origine abbia lasciato delle tracce nei mondi paralleli. Infatti, subito dopo la disgregazione dei mondi, nella dimensione originaria si vedono alcuni personaggi che stanno cenando insieme: Peter, Regina, Katharina e Hannah la quale aspetta un bambino ed è la compagna di Woller. Attraverso una fotografia si vede qual’è il padre di Regina: Bernd Doppler. Questa è una delle dimostrazioni che i produttori non hanno tralasciato nulla. La mancanza di informazioni di alcune parentele erano dei segnali di un quadro più grande: non era possibile trasferire tutti i legami di Winden nei due mondi paralleli. Presumibilmente, Katharina e Regina sono single: nel mondo d’origine non è mai esistito Ulrich (a causa dell’albero genealogico) e senza di lui, Regina non ha potuto incontrare Aleksander.
Il mondo d’origine è la base dei mondi di Adam ed Eva ma allo stesso tempo, i mondi creati hanno lasciato tracce. Durante la cena infatti, in seguito ad un blackout Hannah inizia a raccontare di un sogno nel quale avveniva l’Apocalisse. Quando la luce torna, le viene chiesto come intende chiamare il nascituro. La donna guarda un’impermeabile giallo appoggiato sulla poltrona davanti a sé e, quasi istintivamente, risponde: “mi è sempre piaciuto il nome Jonas“.
L’addio al cast e progetti futuri
L’addio al cast non è stato semplice. I produttori sapevano fin dall’inizio che la serie Netflix sarebbe durata per tre stagioni. Ma lasciare andare una propria creazione non è facile: Baran bo Odar si è regalato un momento in più per poter dire addio al set. Prima che venisse smantellata la grotta di Winden ha scattato diverse fotografie per poterne avere un ricordo. In un’intervista rilasciata per The Cuteway, Lisa Vicari ha ammesso che l’ultimo giorno di riprese è stato davvero commovente. Non sappiamo di preciso quando potremmo rivederli in panni diversi. Louis Hofmann però ha dichiarato di essere stato scritturato per un film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dark si è conclusa con un finale di tutto rispetto. Non c’era soluzione migliore per poter terminare la serie: le loro esistenze si sarebbero ripetute all’infinito, in un ciclo di sofferenza e dolore. La serie è un perfetto connubio tra fantascienza e filosofia ancora tutta da scoprire. Una cosa è certa: Dark rimarrà nella nostra memoria per molto tempo.