Da quando Dark è arrivata su Netflix nel lontano 2017, le cose per il mondo delle Serie Tv si sono presto fatte ancora più affascinanti. Il paradosso del tempo, unito a quello dei sentimenti umani, ci ha permesso di assistere a una storia in cui i personaggi agivano cercando di realizzare i loro obiettivi senza prestare troppa attenzione a cosa fosse giusto e cosa invece non lo fosse. Ogni loro azione era trainata dalla volontà di agire sempre secondo il loro unico volere emotivo, e questo è forse uno degli aspetti più affascinanti di questa grande produzione Netflix. Intensa come forse poche altre Serie Tv, Dark è diventata un successo mondiale anche grazie ad altre grandi caratteristiche rintracciabili nelle interpretazioni, nella logica in perfetto equilibrio con la parte più irrazionale della serie, e anche grazie alla colonna sonora. I momenti musicali di Dark hanno infatti contribuito a rendere le scene della serie ancora più intense, vulnerabili, fragili tanto quanto i protagonisti.
Di esempi in questo senso ne abbiamo diversi, ma di certo – tra questi – ne spiccano 5 che non possiamo non considerare come i migliori in assoluto. Ecco di quali stiamo parlando
1) My Body Is a Cage – 2×08
Cominciamo il viaggio nelle migliori scene musicali di Dark partendo dall’ottava e ultima puntata della seconda stagione. Attraverso la voce di Peter Gabriel nella canzone My Body is a Cage, Dark racconta il momento in cui i barili della centrale nucleare vengono aperti e l’Apocalisse del 2019 comincia a concretizzarsi. Le scene che vengono proposte dalla serie riescono a restituirci la paura e la tensione dei protagonisti, ma anche la loro consapevolezza di essere – davanti a tutto questo – troppo piccoli. Si sentono completamente fuori posto e, forse per la prima volta, avvertono il peso di ciò contro cui stanno lottando. Apprendendo la sua potenza, guardano ciò che accade intorno a loro quasi inermi e con una sola certezza: dopo quel momento niente sarà più lo stesso. My Body is a Cage è una canzone lenta, quasi sussurrata, che sembra fermare per un istante tutto quello che si sta concretizzando. Gli eventi che si susseguono durante quei due minuti sono quasi soffocanti, e la voce calma di Peter Gabriel restituisce esattamente questa sensazione, come se niente si potesse più muovere. D’altronde, il titolo della canzone, significa proprio questo: il mio corpo è una gabbia. La stessa sensazione che provano ora i protagonisti.
My body is a cage
That keeps me from dancing with the one I love
But my mind holds the key
2) A Quiet Life – 1×010
Anche in questo caso la musica appare un elemento fondamentale per il viaggio attraverso la storia di Dark. Mentre tutto sprofonda e le prime verità cominciano a venir tirate fuori, Dark racconta il finale della prima stagione utilizzando una canzone che invoca insistentemente il potere del tempo e che, con altrettanta insistenza, urla a gran voce la voglia di ottenere, finalmente, una vita tranquilla. Jonas ha scoperto chi sia in realtà Noah, scopre dell’esistenza di altre sue versioni, e scopre altri dettagli riguardanti la morte del padre. Tutto è confuso e disordinato, e la partita è oramai in corsa. La fine e il principio in Dark coincidono, e lo stesso avviene nel finale di questa prima stagione che chiude il primo ciclo di episodi ma, al tempo stesso, dà il via a una lotta contro il tempo che non rispamierà nessun personaggio di Dark.
But heaven lies as usual
I repented but in vain
It tries to cheat me out of my good aim
Take away what I never really got
My quiet life
No quiet life for me
3) Familiar – 1×03
La terza puntata della prima stagione di Dark è estremamente importante perché, per la prima volta, ci consente di vedere nel passato dei protagonisti, della centrale nucleare. Il primo stralcio di verità viene qui messo in primo piano permettendoci di vivere nell’epoca in cui il gruppo di adolescenti non era composto da Jonas o Martha, ma da Katharina, Hannah, Ulrich e così via per il resto degli attuali adulti. La scena musicale in questione ci permette di unire i primi punti raccontandoci le origini di alcuni dei legami più controversi del presente. Ieri e oggi così si fondono dandoci modo di scrutare i perché, i come e soprattutto i quando che hanno portato i protagonisti a essere ciò che sono. Almeno fino a quel momento.
We took a walk to the summit at night, you and I
To burn a hole in the old grip of the familiar true to life
And the dark was opening wide, do or die
Under a mask of vermillion ruling eyes
4) Melody X – 2×03
Se questa fosse una classifica, la scena musicale con la canzone di Bonaparte Melody X avrebbe, se non il primo, almeno il secondo posto. Nel dettaglio, siamo nel terzo episodio della seconda stagione e Ulrich è rinchiuso in una cella in cui i ricordi e lo squilibrio mentale cominciano a opprimerlo senza tregua, mentre Egon Tiedemann viene sovrastato dalla rabbia di non capire come il killer dei bambini potesse conoscere una canzone dieci anni prima della sua pubblicazione. In questo preciso istante i personaggi di Dark arrivano all’esasperazione. Sanno di far parte di qualcosa di enorme, troppo grande da gestire. Non possono muoversi in nessun modo perché, come nel caso di Ulrich, fanno parte di un gioco che sembra averli completamente messi all’angolo con tutte le loro fragilità . In questo senso la canzone Melody X riesce per l’ennesima volta a creare quel connubio perfetto tra colonna sonora e la scena d’appartenenza. La canzone parla infatti di come sia importante resistere nonostante tutto, di quanto sia necessario riuscire a tener botta, anche quando tutto cade a pezzi.
Every day is like the same old song
Until everything right goes wrong
You keep the light on
You keep the light on
You keep the night light on5) What A Wonderful World – 3×08
Concludiamo adesso con una perla, la cover di una canzone meravigliosa che mette un punto alla storia di Dark con un finale sublime e magnetico. I punti sono oramai stati uniti, e ma questo raggiungimento porta un sapore dolce amaro che prevede l’addio dei due protagonisti della storia. Jonas e Martha sono frutto di un paradosso, l’errore di un sistema che ha distrutto Winden. Attraverso le note di What A Wonderful World i due personaggi, insieme ad Adam ed Eva, scompaiono dalle scene distruggendosi in modo delicato, quasi come a rispettare la natura del tempo. Dark giunge così alla fine attraverso una scena emotivamente struggente che restituisce, ancora una volta, l’intensità di questa enorme produzione.
I see skies of blue
And clouds of white
The bright blessed day
The dark sacred night
And I think to myself
What a wonderful world